Da alcuni anni sono sulle tracce di Telesio Interlandi, come lo fu a suo tempo Leonardo Sciascia. Il caso del questore Manlio Candrilli
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per la puntuale ricostruzione storica.Due piccole osservazioni. La prima riguarda l'inizio del soggiorno degli Interlandi a Desenzano databile dall'ultima settimana di settembre 1943 in quanto all'alba del 26 luglio ovvero "quando i romani erano ancora dubbiosi se il peggio dovesse ancora venire o era già passato", Telesio Interlandi venne arrestato e condotto nel carcere di forte Boccea dove venne liberato dai paracadutisti tedeschi il 12 settembre. La seconda riguarda la pena di morte che non mi risulta fosse stata abrogata subito dopo la fine delle ostilità. Doveva rimanere in vigore ancora per un anno per i reati più gravi, ma fu poi prorogata fino all'entrata in vigore della Costituzione (01 gennaio 1948) che la aboliva definitivamente. Le ultime esecuzioni risalgono alla primavera del 1947.
Le tue considerazioni sul Questore della RSI, Manlio Candrilli, sono condivisibili come il tuo stupore nel consultare i fascicoli relativi alle deportazioni degli ebrei presso l'Archivio di Stato. Vorrei spendere altre due parole sulla vicenda di Alfredo Russo, vecchio cantante lirico e membro del civico teatro di Merano che per sfuggire alle leggi razziali naziste si era rifugiato nel 1939 a Gardone Riviera che sarebbe poi diventata la tana del lupo ove erano concentrati gli apparati di potere della RSI. Dal campo di concentramento di Fossoli (Carpi), insieme ad altri ebrei, tra cui Primo Levi, Guido e Alberto Dalla Volta citati nel libro "Se questo è un uomo", il 22 febbraio 1944 venne tradotto ad Aushwitz. Dopo quattro giorni di stenti aggravati dall'artrite deformante, appena arrivato a destinazione, venne mandato immediatamente alle camere a gas ed ai forni crematori.
E' quanto meno azzardato sostenere, come fanno alcuni storici locali, secondo i quali la RSI dava la caccia agli ebrei per sottrarli alla deportazione (e quindi alla soluzione finale) per mandarli in campi di lavoro. Peccato che la cattura riguardasse anche vecchi inabili e bambini che, come dice Levi nel suo libro che ho citato, "non uno era vivo due giorni dopo l'arrivo ad Auschwitz. Ho letto anche che Candrilli sarebbe un angelo del Paradiso. Gli angeli sono quelli che sono nel vento semplicemente per quel che erano e non per quello che hanno fatto.
Manerba in Giallo Pronti via. E' per questa sera il primo dei due appuntamenti coi "Venerd del mistero", a Palazzo Minerva con "Il giallo di Sciascia"
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Tonino Zana racconta Sciascia, Paroli e Interlandi L'appuntamento con il romanzo che Sciascia non riuscito a scrivere per le 20 e 30 di questo venerd sera nella sala Minerva a Manerba del Garda. Serata da intenditori
A Idro come in Sicilia, l'eredità di Sciascia Si concluso marted, con un intervento del giornalista Valter Vecellio, il progetto dell'associazione Amici di Sciascia al Perlasca di Idro, imperniato su "Il giorno della civetta"
Tutti noi abbiamo familiarità con l'attesa. Solitamente non la vediamo di buon occhio e, se fosse possibile accorciare i tempi per ottenere una determinata cosa, immagino che nessuno di noi si tirerebbe indietro. Ma l'attesa non potrebbe avere anche degli aspetti positivi?
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ID79337 - 25/01/2019 08:55:15 - (Iva) - SONO D'ACCORDO
SONO D'ACCORDO CON CHI SCRIVE CHE NON SI PUO' RIABILITARE IN QUANTO NON SI PUO' CONFONDERE I MARTIRI CON GLI AGUZZINI CHE IMPARTISCONO ORDINI DI MORTE SENZA PIETA'