Finanziamenti privati per arte e cultura: ora c'è l'Art Bonus

L’Art Bonus è una misura agevolativa sotto forma di credito di imposta introdotta dal D.L. n. 83/2014 per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura. La legge di stabilità 2016 lo ha reso permanente fissando una agevolazione fiscale al 65%.

Colui che come persona fisica o giuridica effettua una donazione a favore di interventi che riguardano il patrimonio di proprietà pubblica potrà godere di un regime fiscale agevolato.

Tra gli interventi per cui è applicabile il credito di imposta: 1) manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; 2) sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione; 3) realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo; 4) realizzazione di interventi di restauro, protezione e manutenzione di beni culturali pubblici qualora vi siano soggetti concessionari o affidatari del bene stesso.

I soggetti che possono ricevere erogazioni da privati sulle quali può essere applicato il credito d’imposta agevolato sono le Regioni, i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le altre amministrazioni dello Stato ma anche enti o istituzioni pubbliche che senza scopo di lucro svolgono esclusivamente attività nello spettacolo (esempio: Teatri comunali) e istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, ecc.).

Interessante notare che tale strumento è applicabile anche a beni pubblici non gestiti direttamente dall’Ente pubblico. Esso quindi può avere, indirettamente, delle ricadute positive anche sui soggetti di terzo settore come cooperative, associazioni e fondazioni che svolgano il ruolo di concessionari o affidatari di un bene oggetto di manutenzione, protezione o restauro.