24 Settembre 2015, 14.33
Pillole di storia

Il Re Sole, 300 anni dopo

di Mirella Prandelli

Sono passati esattamente 300 anni dalla morte di Luigi XIV di Borbone. Forse quest'ultimo nome non è molto familiare, ma il sovrano che lo porta, sì: conosciuto da tutti come il Re Sole, Luigi XIV portò alla Francia splendore, ricchezza e benessere.


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Un monarca assoluto, che governò Francia e Navarra per circa 70 anni, uno dei regni più lunghi della storia Europea. Al suo primo giorno da re aveva meno di cinque anni: fino alla morte, nel settembre del 1715.

Un personaggio particolare, la cui nascita presagì subito qualcosa di straordinario: il bimbo nacque dopo più di vent'anni di matrimonio senza che la regina Anna d'Austria avesse partorito figli. Certamente autoritario e dispotico, il Re Sole viene tuttavia ricordato per aver riportato la Francia al centro dell'economia europea.

Tra le altre cose, Luigi XIV salvò la nazione dalla bancarotta, fece pubblicare il primo codice civile nazionale unificato, rinnovò l'esercito e, soprattutto, viene ricordato come patrono delle arti. Fu mecenate di noti artisti e pittori, tra i quali si annovera Molière, creo diverse accademie, tra cui quella delle scienze reali, ampliò il palazzo del Louvre e fece costruire il complesso de "Les Invalides", la cui cappella è considerata un capolavoro del classicismo.

Una routine molto serrata quella del Re: dalla sveglia alle 8.00 del mattino, passando per la  caccia nel parco, il pranzo, le udienze e persino la toilette; tutto era rigorosamente fatto in pubblico, per il pubblico, per il quale assistere a tale spettacolo era considerato un vero e proprio privilegio.

Tra le sue attività maggiori, vi era quella di organizzare feste e ricevimenti. I suoi balli potevano durare settimane, giorno e notte. Gioco d'azzardo, champagne, maschere, giochi, commedie, fuochi d'artificio: tutto era meraviglioso e splendente come il Re Sole, chiamato così, pare, per lo splendore del suo regno e perché tutto ruotava attorno alla sua figura.

C'è chi dice che il nome derivi dal suo stemma, che raffigura un sole splendente o addirittura, che al primo ballo in maschera venne vestito proprio a sole. Un'altra teoria asserisce che essendo nato ben ventitré anni dopo il matrimonio dei genitori, venne soprannominato Re Dorado. In ogni caso, si tratta del sovrano che disse "Lo Stato sono io".




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