In calo i piccoli esercizi

Negli ultimi due-tre anni nell'ambito della “Pieve” molte attività se ne sono andate oppure hanno chiuso. Qualcuno pensa che tale fenomeno sia in buona parte da attribuire alla nuova variante stradale, il cui transito in galleria avrebbe messo fuori gioco l'intera Piazza di Creto.

L'ultima in ordine di tempo ad apprestarsi a fare trasloco è la Ferrari Calzature, il cui punto vendita - attualmente dislocato in Via Fiera numero 2 - a settembre approderà a Storo.

La scelta in questo caso sembra essere dettata da una piazza più vasta e maggiormente popolata.
A coabitare con Ferrari dentro l'area della stessa coop di Via Garibaldi 264, nel mezzo di Storo, “Soluzioni – Arredo” facente riferimento a Paolo Miloni. “L'abbinata è conveniente per entrambi: dovremmo riscontrare un riduzione di spese e sperare in un maggiore giro d'affari” aggiungono sia Ferrari che lo stesso designer Miloni.

È stato nel 2011 quando l'eterno ragazzo condinese (Ferrari) aveva rilevato la mitica bottega della Famiglia Colò, per poi sei anni dopo trasferirsi poco distante dove un tempo operava il noto orologiaio Zulberti, che a sua volta aveva ereditato la passione e le capacità del nonno e poi aveva chiuso bottega.

Prima ancora a cambiare destinazione era stato l'Ottica Oliana, trasferitasi a Condino, e la Pasticceria Marini, accasatasi a Ponte Caffaro, come anche la Cartoleria fondata dal compianto Gino Ghezzi, che da qualche tempo ha cessato l'attività.

Non molto tempo fa anche la rivendita Scuri aveva chiuso, demandando la vendita di quotidiani e riviste prima a Silvietto Scaia che però non c'è più, e successivamente al sottostante Bar Posta, gestito dalle sorelle Butterini, figlie del compianto Fiorino.

Contrariamente a questa tendenza di andarsene ci sono altre attività che invece continuano a crescere e fare scuola. Le Casa di Moda e il Mobilificio Taffelli, Zini Confezioni e i bar-ristoranti Posta, Borel e il collinare San Sebastian della famiglia Mazzacchi, ai quali si devono aggiungere gli alimentari Baldracchi, di Strada, e il popolare Walter Scaia, di Prezzo, che pur non godendo di segnaletiche cubitali continuano ad attirare gente, non solo della zona, ma anche da fuori.

“I riferimenti ultimi – chiosa un amministratore comunale di una volta – sono realtà con alle spalle esperienza, qualità, un nome e che finora stanno confermando di non conoscere crisi”.

In foto: Marco Ferrari davanti al suo negozio

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