La Memoria di Cimego

Non è stato da meno il sindaco di Cimego Carlo Bertini che a sua volta ha aggiunto: «Nonostante gli eventi del passato l’uomo continua ancora con guerre, violenze, morte e distruzioni».

Libardi, con un po’ di magone, ha anche aggiunto che «nonostante la nostra Provincia si sia prodigata nell’opera di sensibilizzazione, senza risparmiarsi anche a livello finanziario e malgrado le difficoltà di questo periodo con eventi e manifestazioni per ricordare il centenario della Grande Guerra, sento di dover esprimere il mio rammarico nel conoscere che all’esame di maturità della scuola superiore meno del 5 per cento della popolazione scolastica ha scelto come tema storico la differenza tra il 1914 e il 2014».

Il paese di Cimego ieri era tutto un tricolore.
Banda cittadina, associazione d’arma e istituzioni erano ben rappresentate. Poi sono stati eseguiti anche gli inni nazionali italiano e tedesco.
C’erano i sindaci di Bondo e Castel Condino, vale a dire Giuseppe Bonenti e Maurizio Tarolli. Poi il vice presidente della Associazione nazionale dei Granatieri Ettore Fontana e il presidente dei Fanti di Pergine Angelo Piva nonché il maresciallo comandante di stazione di Condino Giovanni Granieri.

Alle 15 dalla contrada Quartinago sino alla chiesa il corteo.
E proprio nelle adiacenze della parrocchiale che si è svolta la cerimonia davanti al monumento che ricorda tutti i Caduti. Per la circostanza a parlare è stato il frate Cappuccino padre Fedele Bertolini che ha impartito la benedizione e ha parlato di pietosa memoria. Ad organizzare e gestire il tutto il Gruppo Culturale “Quatar Sorele“ unitamente all’amministrazione comunale.

Per l’occasione all’interno dell’abitato erano state collocate delle gigantografie di come si era ridotto il paese (gennaio 1916) a seguito bombardamenti incendiari provenienti dal Forte Cariola.
Gigantografie eloquenti che ripropongono l'immagine di come Cimego e il circondario risultavano ridotti le cui immagini, rigorosamente in bianco e nero, rimarranno a sua volta esposte per tutti i cinque anni della ricorrenza della Grande Guerra, vale a dire fino al 2018“ ha detto il primo cittadino di Cimego.

Non da meno anche quella interessante mostra fotografica allestita al teatro – auditorium.
«Immagini – ricordano Marco Zulberti presidente del Gruppo culturale Le Quatar Sorele ma anche lo stesso sindaco Bertini – che aiutano ad immaginare quanta desolazione e dolore abbia provato la gente dell’epoca. Testimonianze storiche di eventi bellici che sembrano lontani nel tempo ma che invece sono drammaticamente attuali in altre parti del mondo».

Più tardi è seguito un convegno nel quale oltre allo storico Giovanni Poletti e l’assessore alla cultura del comune di Cimego Efrem Bertini, sono intervenuti lo stesso Marco Zulberti e l’attore Alfonso Masi.
Quindi nel piazzale antistante il comune è toccata ai polentèr de Stor.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche