Taglio del nastro per il nuovo Centro acquatico

Una struttura dalla valenza sovracomunale e finanziata in gran parte attraverso i cosiddetti Patti Territoriali anno 2003 dell’era Dellai & Amistadi e dell’allora sindaco Efrem Ferrari. È costata qualcosa come 4 milioni di euro o poco più, di cui il 56 per cento a carico del comune di Condino e a realizzarla è stata l’impresa Ediltione.

Si tratta del Centro Acquatico (area ex GRA) inaugurato sabato, con una vasca da nuoto di 25 metri, dotata di quattro corsie omologate FIN 263 mq. Poi una seconda vasca polifunzionale, comprendente idromassaggio, Wirpoll e River 106 mq.
Da aggiungere un acquascivolo lungo 50 metri, piscina ricreativa, gruppo piscine baby con cascate e giochi d’acqua di 3 mq, sdraio a bordo vasche, zona riservata per cibi e bevande, soppalco relax e Snak bar.

Il presidente vicario del’ente Bim del Chiese, Luca Mezzi, ha esaltato la Cittadella di Condino. Lo ha fatto ieri l’altro in occasione della cerimonia inaugurale di questa struttura considerata il top per la zona. Il professionista di Storo riconosce il lavoro svolto a riguardo dal suo predecessore Giorgio Butterini (tra l’altro anche sindaco di Condino e ora presidente della Comunità di valle), di Efrem Ferrari e Adelino Amistadi, rispettivamente sindaco e presidente dello stesso Bim ai tempi dei Patti territoriali.

Mezzi, parlando a braccio, dopo aver salutato e ringraziato i colleghi e tutti i presenti, ha aggiunto: “Stiamo vivendo un periodo storico nel quale le amministrazioni pubbliche locali e la Provincia sempre più spesso rispondono alle richieste di servizi ai cittadini con necessità di "spending review", taglio delle spese e dei servizi”.

Sul centro Acqua Club di Condino il facente funzioni è esplicito: “Il centro rappresenta un esempio di come le opere pubbliche e servizi ai cittadini possano ancora essere realizzate quand'esse, a differenza di tanti casi del passato di inutili cattedrali del deserto, non siano solo contenitori ma posseggano un valido contenuto nell'interesse della nostra intera comunità”.

Circa il ruolo del Bim il presidente vicario è altrettanto chiaro: “Posso confermare che nel futuro l'ente non mancherà di portare, come da sempre nel suo spirito, il suo sostegno economico nella realizzazione di opere che presenteranno i connotati di sovracomunalità, sostenibilità e convergenza di interesse da parte di tutti i comuni consorziati nel Bim”.

Mezzi, che di professione fa l’ingegnere, riconosce il lavoro e l’impegno delle istituzioni, ma non solo, tanto che dà subito atto alle amministrazioni locali della loro lungimiranza per come sono state in grado di attivare, a contorno della progettazione, tutte quelle sinergie positive che il territorio offre per rendere quest'opera, oltre che bella e funzionale, anche quanto più possibile efficiente in termini di sostenibilità.

“Mi riferisco in primo luogo all'accordo stretto con la Cartiera di Carmignano la quale garantirà, attraverso una rete di teleriscaldamento, la fornitura a titolo completamente gratuito di tutta l'energia termica necessaria, abbattendo di fatto una delle maggiori voci di spesa che caratterizzano questo tipo di impianti e rendendo questa importante opera pubblica un esempio virtuoso di sostenibilità economica e ambientale”.

Fra gli intervenuti anche il consigliere provinciale Mario Tonina (di assessori provinciali non c’era traccia) e del reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli, che al momento della benedizione ha detto: “Invochiamo lo sguardo benevolo a Dio affinchè quanti usufruiscono e a quanti vi lavorano (quindici persone) non abbia mai a succedere nulla”. Ad allietare la cerimonia intervenuto il corpo bandistico “Giuseppe Verdi”.

Foto di:Gianpietro Lunardi

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