19 Agosto 2014, 07.00
Valsabbia
Punti di vista

Biologico ed Ecologico, due truffe lessicali

di Aldo Vaglia

Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano  polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico


Confondere l’ecologico con il non inquinante, e il biologico con: il sano, il puro, il buono, il pulito, il naturale, è un modo per camuffare il discorso dietro ideologie e non capire di cosa si parla.
È fare di tutta l’erba un fascio; è dare delle ragioni politiche a chi sulla lotta alla scienza, all’industria, al lavoro, fa una guerra “romantica” che prende le sue legittimazioni dalla “natura benigna” contrapposta alla “società cattiva”, saltando a pie pari 200 anni di storia.

Vallesabbianews dà spazio a questo dibattito
, che è fondamentale per capire che futuro riserveremo a chi viene dopo di noi; e giustamente nel suo equilibrio pluralistico pubblica i pro e i contro delle scelte che vengono fatte.
Dalla lettura di articoli e commenti scaturisce però la difficoltà che “l’opinione pubblica” incontra ad uscire dal “politichese” ed orientarsi in una dimensione che prenda la scientificità come fondamento.

Non è una questione di cattiva volontà
, ma è la mistificazione che politica e informazione compiono quotidianamente, non si sa se per incompetenza o malafede, o per una deliberata volontà di oscurare le questioni sotto false propagande.
Sta di fatto che la confusione regna totale ed ogni giorno s’inventa qualche comitato per la lotta contro “l’ordigno fine del mondo” senza distinguere un petardo da una bomba atomica.

Sulla stessa confusione di termini si giocano anche le parole “naturale e artificiale”, come se dopo “l’uomo agricoltore” possa ancora avere senso questa distinzione; e così al biologico viene risposto con il termine biotecnologico, invece di usare OGM, perché ciò che salverà veramente il mondo dalla fame, è denigrato dall’un percento di buon gustai, che sulle mode e l’ignoranza si arricchiscono.
Un fine stratagemma per esaltare quei prodotti, che necessitano di quantità industriali di antiparassitari e concimi (seppure naturali), le cui scarse produzioni metterebbero in ginocchio l’umanità se diventassero l’unico modo di coltivare.

La scienza va conosciuta e dominata, tra i compiti della politica ci dovrebbe essere anche questo; non può però essere demonizzata da dilettanti, che hanno il momentaneo potere o di maggioranza per governare, o di opposizione per porre dei veti; la conoscenza necessita di studio e senso critico.

L’uso delle parole appropriate è indispensabile per non incorrere in facili demagogie.
E così non si fa intendere che ecologico è il contrario di inquinante e biologico il sano dell’agricoltura che non usa concimi chimici.
Richiamarsi poi a principi di democrazia diretta ogni qualvolta si voglia contestare un’opera, senza la necessarie controdeduzioni scientifiche, è sempre un’operazione di dubbia correttezza. 
Sull’onda populista è facile ottenere  risultati. Una sinistra cosciente e responsabile ha sempre visto con sospetto il ricorso alla piazza su certe questioni. La costituzione ha vietato quelle di ordine economico.

Riserve e risorse sono  termini più consoni per una discussione su costi e benefici, mettendo sempre al centro la salute dei cittadini, ma senza nemmeno dimenticarsi che produce più “effetto serra” un allevamento  di bestiame che un pozzo di petrolio.



Commenti:
ID48710 - 19/08/2014 07:33:09 - (Dru) - Aldo il neopositivista

"La scienza ha valore ed è comunicabile solo in quanto si esprime e si determina nel linguaggio. L'uso corretto di questo è dunque da un lato, condizione imprescindibile per la costruzione del sapere umano, e da un altro lato consente di rilevare che l'esistenza della maggior parte delle proposizioni filosofiche è dovuta al fatto che in esse non vengono rispettate le leggi (ndr.esperienza) secondo le quali il linguaggio deve essere costruito."

ID48715 - 19/08/2014 10:38:29 - (Giacomino) - Grazie Aldo

per questo articolo.

ID48718 - 19/08/2014 12:32:20 - (il grigio) - Il sonno della ragione

Oggi finiscono le risorse rinnovabili del pianeta ... l'85% della popolazione mondiale vive in paesi che richiedono alla natura più di quanto i loro ecosistemi nazionali riescano a dare. Che decisioni prendere?

ID48719 - 19/08/2014 12:35:45 - (Leretico) - Le parole sono importanti

Questo è il luogo dove numerose volte abbiamo ribadito che le parole sono importanti. E come sia altrettanto importante smascherare la manipolazione che certa politica e certo associazionismo ideologizzato tentano di fare. La risposta della scienza è il tentativo di fare chiarezza dove altri intendono fare oscurità, premiante oscurità. Se anche si accettasse che la scienza come fede, si dovrebbe sempre riconoscere che il metodo che essa si è dato per fare affermazioni, per produrre conclusioni, è votato al rigore, al rispetto dei canoni di razionalità e chiarezza, al rispetto della logica. Cosa che non si può dire di chi fa dell'irrazionalità, della paura e dell'ignoranza i mezzi per far passare i propri egoistici intendimenti.

ID48727 - 19/08/2014 22:23:17 - (Aldo Vaglia) - per il grigio

Le risorse non finiscono, sono male utilizzate. In Italia ci si lamenta della disoccupazione e le risorse vengono utilizzate per l'un per cento della popolazione. Cio' che da' profitto ai pochi privilegiati viene finanziato, le produzioni di base sono tutte da buttare. Si e' buttata la chimica il tessile, la meccanica soffre, per ultimo si e' buttata l'automobile e l'edilizia. In prima linea nel gioco allo sfascio una pseudo sinistra diventata per imbecillita' od interesse paladina di questo modo di pensare e prima nemica di chi lavora. Il made in Italy, compreso il cibo e il turismo e' tutto giocato su questo modo di pensare. Con le eccellenze mangiano solo banche, ladri, ricchi o arricchiti con la corruzione e la politica (tutti uguali e sodali). L'ecologismo politico non e' nient'altro che un favore alle rendite e ai garantiti dallo stato, contro chi lavora. Buttare il bambino con l'acqua sporca e' cio' che fanno quelli che con la scusa del consumo di territorio e

ID48728 - 19/08/2014 22:36:10 - (Aldo Vaglia) -

dell'inquinamento hanno distrutto i maggiori produttori del Pil ed espulso dal settore produttivo milioni di lavoratori. Macchine all'idrogeno non sono inquinanti, tutti i finanziamenti all'automobile invece di essere finalizzati alla famiglia Agnelli e C (sempre eccellenze) potevano andare alla ricerca. Idem per tutte le leggi truffa sui risparmi energetici nell'edilizia, che potevano invece essere finalizzate al recupero del patrimonio edilizio urbano uno dei piu' degradati d'Europa. Un ecologismo populista e non scientifico puo' solo fare il bene di chi vuole conservare e non serve al "bene comune"

ID48729 - 19/08/2014 22:55:43 - (Aldo Vaglia) -

Il problema e' sempre un problema di cultura, una civilta' come quella dei Maya spari' per la monocoltura del mais. Se non vogliamo fare la fine dei Maya e' alla diversita' che ci dobbiamo appellare. E' alla ricerca di soluzione alternative alle attuali che dobbiamo credere. Solo con un po' di iniziativa e di coraggio si puo' ritornare ad essere una civilta' con una prospettiva. Vivere di rendita non e' piu' possibile e speriamo che quando l'avranno capita i nuovi rivoluzionari non sia troppo tardi. L'energia e' cio' che ci permette di vivere stiamo attenti a farne una questione politica, potremmo rimanere al freddo e morire di fame.

ID48730 - 19/08/2014 23:04:14 - (il grigio) - Grazie

Sintetico e chiaro. Non riesco a scrivere come te, ma condivido le tue riflessioni. Grazie per la risposta.

ID48824 - 23/08/2014 18:28:22 - (astrolabio) -

Succede sempre più spesso che i temi riguardanti ecologia risorse rinnovabili,sistemi di risparmio energetico vengano strumentalizzati in termini politici, con contrapposizioni non utili al raggiungimento di un positivo obbiettivo.E' evidente che il tema è complesso,gli interessi di chi cerca solo profitto dal cosidetto mondo dell'ecologia sono enormi."Vendere" per ecologico ciò che non è.Alterare equilibri socio economici mondiali per produrre combustibile "ecologico" affamando vaste aree del mondo .........Ragioniamo senza condizionamenti politici,altrimenti il solito mondo degli affaristi avrà vita facile per imbrogliare tutti.

ID48825 - 23/08/2014 18:31:21 - (astrolabio) -

Le considerazioni di Aldo Vaglia sono di ottimo livello.Le condivido totalmente.

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