04 Settembre 2014, 09.00
Valsabbia
Il contributo dei lettori

Cronache marziane 2

di Savia Ivi Riman

Gentilissimo Direttore, torno a chiederLe ospitalità su queste pagine non ancora contaminate dalla Sindrome del Pianeta Rosso, quella che induce i bipedi umani della Terra ad agire come marziani


...marziani che nell'immaginario collettivo sono verdi, pur provenendo da un pianeta che, appunto, è rosso, e ci manca soltanto il terzo colore bianco per riprodurre i colori del made in Italy, che della sindrome suddetta pare stiano vieppiù simboleggiando i sintomi.
Poveri marziani, quelli veri, autoctoni, sempre che ce ne siano mai stati sul suolo di Marte, in ogni caso tenendosi ben nascosti alla vista dei fratelli di sistema solare, che non contenti di distruggere il loro pianeta, stanno pensando di andare a far danni su quello degli altri.

Sventurati, si diceva,
se malauguratamente per loro l'emigrazione auspicata nella precedente lettera per i marziani di casa nostra (quelli che hanno due braccia e due gambe e non sono verdi ma sembrano non appartenere al genere umano che, si dice, possieda il lume della ragione) si verificasse!

Ma vengo al primo tema di queste nuove Cronache Marziane, quelle tutte tricolori, anche se il tale simbolo meriterebbe un rispetto e un decoro non più di moda oggi in questa landa moralmente desolata che è divenuto il nostro Paese.
E adeguerò il mio stile narrativo ad una più vasta platea di lettori, affinché la portata deviante della Sindrome del Pianeta Rosso sia resa con maggior efficacia ed incisività, moderando il sarcasmo più corrosivo, ché già l'argomento di per sé ne stilla a sufficienza.

E' notizia di questi giorni l'ultima estorsione intentata dal sistema fiscale (ricordate, lettori di Vallesabbianews, che dietro formule, norme, sigle ci stanno sempre marziani non-verdi) ai danni di sottoscrittori e destinatari di fondi per opere sociali altamente meritorie.
Ricorderete, purtroppo, il terremoto dell'Emilia, verificatosi due anni fa, e ricorderete quanta solidarietà come sempre ha saputo esprimere la gente verso quelle popolazioni tanto duramente colpite; ebbene, sulla raccolta di denaro destinato ad un progetto (già realizzato!) di ricostruzione di un complesso scolastico all'avanguardia in uno dei paesi segnati dal sisma, ben 3 milioni di euro, il fisco ha richiesto quella che non ho difficoltà a definire una tangente del 10%, corrispondente a 300.000 euro !! (Sottoscrizione Corriere della Sera e Tg La7 – Notizia del Tg La7 del 26/8/2014, pervenuta anche su Marte pur con qualche ritardo, si sa, la distanza.)

Ricapitoliamo per i duri di comprendonio: i paesi crollano, le attività produttive si fermano, la popolazione non ha più casa, lavoro, mezzi per ricostruire e ricominciare a vivere, i comuni sono strozzati dalla crisi economica e da altre vessazioni innominabili, il denaro pubblico scarseggia o non c'è; scatta la solidarietà dei cittadini comuni (tra cui i marziani-non verdi non sono compresi), che interviene a tappare i buchi di un sistema allo sfascio.

Te la costruisco io gratis la scuola, dicono allo Stato, e lo Stato per questo favore da 3 milioni di euro che riceve, non dovuto, chiede anche un pizzo da 300.000 euro, lo chiama IVA, ma è un pizzo, che costerà a quella scuola ricostruita, gratis, un pezzo di qualche servizio che non potrà più attuare grazie allo Stato, che glielo dovrebbe invece garantire con i suoi fondi.

In sintesi: voi umani di tutti colori se fate della beneficienza, cioè sborsate di tasca vostra del denaro, il fisco preleverà il 10% di quella somma destinata ad opere sociali, culturali, umanitarie.
E non siete contenti? Vi fa già un cospicuo sconto, dato che l'IVA è al 22%; del resto l'etica pubblica impone la mano leggera su temi socialmente sensibili, anziché chiederti 660.000 euro te ne chiede soltanto 300.000, con una riduzione di ben il 50% sulla tangente che normalmente ti chiederebbe.

Caro Direttore, la mia mano invece pesante nel definire estorsione, tangente, pizzo l'immonda pretesa di un fisco che non intercetta gli evasori seriali e stritola i contribuenti onesti, non La induca a credere che io non sia a favore di un sistema fiscale equo; equo, appunto, non indecente e immorale.
Il significato quindi di queste mie dichiarazioni? Chiamare le cose con il loro nome e mandare i marziani non-verdi su Marte, o anche un po' più in là nel sistema solare, dove sia difficile tornare su questa Terra che ha già pagato abbastanza lo scotto dell'ignoranza e dell'opportunismo.

E cari Lettori di Vallesabbianews, il clima di Marte, da cui avevo redatto le mie prime Cronache Marziane, non mi si addiceva, molto più freddo di quello valsabbino, che già è poco confacente alla mia artrosi senile, con il rischio inoltre di veder arrivare una nave spaziale carica di marziani non-verdi e di ritrovarmeli tra i piedi anche lì; così sono ritornata sulla Terra, giusto in tempo per questo confronto con il made in Italy.

Ma anche in tempo per apprendere con immenso gaudio con quanta sollecitudine il sistema socio-sanitario lombardo abbia già applicato il rivoluzionario metodo del To Care (quello della volta scorsa, che vuol dire prendersi cura, che in inglese fa più effetto anche se non si capisce un tubo): come la Redazione del nostro giornale ci ha riferito il 26 agosto scorso, gli ambulatori del distretto sanitario di Desenzano resteranno aperti anche la sera e il sabato!!

L'Asl (ricordate che ora la nostra salute non è più nelle mani aride di un'azienda, ma in quelle amorevoli di un'agenzia) ha scoperto infatti che gli utenti, clienti, o destinatari delle prestazioni sanitarie (chiamateli come volete, sempre gente che necessita di cure è), a volte hanno bisogno di accedere ai servizi anche la sera, o il sabato, magari quando non devono perdere ore di lavoro, per esempio, oppure quando potrebbero evitare ore in coda, o lunghe liste di attesa.

E ci vuole un'attitudine specialissima e una mente molto aperta da parte dei marziani non-verdi per comprendere la realtà e i bisogni elementari degli umani, di qualunque colore essi siano; è incontestabile quindi che tra essi alberghino doti insospettabili che consentono il compimento di atti veramente innovativi, come l'apertura degli ambulatori il sabato e la sera.
Del resto l'illuminazione che ha squarciato il buio della ragione organizzativa dell'Agenzia, è giunta dopo lunghi studi e ricerche, dopo meditate sperimentazioni di altre Agenzie consorelle, con un parto intellettuale indolore, che ha lasciato i superstiti neuroni cerebrali quasi incolumi e pronti per altre ardite innovazioni del To Care.

Cari Lettori, che ahimè qualche volta siete anche utenti, clienti, o destinatari delle prestazioni sanitarie, non inneggiate alla svolta epocale nella razionalizzazione di questi servizi, siate cauti nell'esprimere il vostro tripudio: si tratta di un progetto di quattro mesi, per verificare se chi ha bisogno di andare dal medico il sabato aspetterà invece il lunedì, oppure il mattino seguente invece che la sera quando l'ambulatorio è aperto (non si sa mai che anche tra i pazienti ci siano dei marziani non verdi).

Già, perchè sarebbe come se io, o voi, che in inverno soffriamo il freddo dopo lunghe meditazioni e consultazioni tra congeneri freddolosi pensassimo: “Ho progettato di accendere la stufa per scaldarmi, ma soltanto in dicembre, poi in gennaio verificherò se ho ancora freddo e se devo continuare a metterci dentro la legna.”
E' così che si fanno i progetti per soddisfare i nostri bisogni, perchè non si sa mai, con il riscaldamento globale del  clima magari in gennaio a Vestone si potrà fare il bagno nel Chiese.

Sempre affezionatissima Sua Savia Ivi Riman




Commenti:
ID49147 - 04/09/2014 18:02:05 - (Leretico) - L'ironia

Cara signora Riman, la sua intelligente ironia è una risposta troppo elevata all'insipienza dei decisori a cui lei si rivolge. Anche se è triste ammetterlo, anche se è altrettanto divertente leggerlo, la sua pertinente critica non fa altro che enfatizzare ciò che ormai è chiarissimo nella mente mia, e spero di molti. Siamo in mano a persone che per scopi hanno tutt'altro che il bene degli "utenti". Gli espedienti "rettorici" che via via escogitano, dagli inglesismi un tanto al chilo, alle ipotiposi peregrine quando non insultanti la media intelligenza, non fanno altro che confermare il classico finale del "cornuto e mazziato" che nostro malgrado ci tocca subire. E badi che questi signori non sono degli stupidi, ma prendono noi come tali. Lo fanno con tale strafottenza perché sanno di poter arrivare sempre e comunque a ciò che vogliono, sfidando il senso di decenza senza alcuna remora. So che non si consolerà con quanto qui le

ID49148 - 04/09/2014 18:02:34 - (Leretico) - continua

scrivo, ma almeno saprà di non essere sola.

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