Il Corpus Domini, ieri e oggi

Fu istituito nella seconda metà del XIV secolo in Belgio per ricordare la reale presenza di Cristo nell'Eucarestia, che alcuni filosofi contestavano essere solo simbolica.

Più tardi, Papa Urbano IV, ad Orvieto, estese la solennità a tutta la Chiesa.
Si celebra nel giovedì della settimana o delle due settimane dopo la Pentecoste, a seconda della tradizione.

Nonostante le numerose varianti di commemorazione, una fa da comune denominatore: la processione.
Durante la processione, l'ostia viene benedetta ed esposta per la pubblica adorazione  in un ostensorio, una sorta di baldacchino.

In passato l'avvento della processione era per le donne e le ragazze un'occasione per riunirsi e organizzare le decorazioni delle strade che sarebbero state percorse.
Oggi, per la maggiore, vanno perlopiù festoni, catenelle di nastri di carta, ornamenti ritagliati.
Una volta, invece, si prediligevano le composizioni floreali, con molto verde e fiori freschi. Inoltre, era tipico allestire degli altarini nelle vie, per ricordare il momento dell'eucarestia.

Gli altari si costituivano con tovaglie, centrini e merletti ricamati a mano, un'ottima vetrina per sfoggiare l'abilità delle donne di casa.
Tappetti, tendaggi e archi di fiori incorniciavano l'altare, che esponeva santini e candele.
In passato inoltre, era usanza addobbare i balconi con le tovaglie e i copriletto più belli, che però non dovevano appartenere al corredo delle ragazze nubili: pare fosse segno di sventura.