Le feste popolari valsabbine

Le Decennali della Madonna di Sabbio Chiese e di Provaglio V.S., il Carnevale di Bagolino, il Palio degli Asini di Mura, le Sante Quarantore di Roè Volciano, la festa della Madonna della Rocca di Vobarno, il Carnevale di Livemmo, le ricorrenze patronali dedicate ai santi evangelizzatori, sono solo alcune delle festività popolari che si tengono in Valle Sabbia e le cui origini sono collocate in un passato talvolta recente talvolta molto lontano.

L’aumento del numero dei partecipanti a manifestazioni di questo tipo registratosi negli ultimi anni è un dato in controtendenza rispetto alla previsioni formulate alcuni decenni fa.
Molti osservatori avevano previsto, con l’avanzare della modernizzazione, il relegamento di questi tipi di eventi a un ruolo marginale all’interno di una vita sociale sempre più atomizzata e slegata dal territorio.

Una visione che intendeva la modernità solo come abbandono della tradizione, considerava questi appuntamenti come espressione di un mondo contadino arretrato e ormai superato, retaggio di tempi segnati da povertà, fatica, da economie di sussistenza e da forme di religiosità popolare ormai lasciate completamente alla spalle. In questo quadro, il destino delle feste popolari sarebbe stato quello di scomparire o comunque di riscuotere un interesse limitato da parte di una popolazione sempre più benestante, individualista, mobile e secolarizzata.

Evidentemente tutto ciò non è accaduto e molte sagre popolari sono sopravvissute, altre, proprio di recente, sono state riscoperte dopo un periodo di oblio.
Le feste popolari hanno saputo reggere alla sfida dei tempi per la loro capacità di rimanere uguali a sé stesse in alcuni tratti fondamentali e, al contempo, di trovare originali sintesi tra la tradizione e la rivisitazione di forme e contenuti.

Oggi le feste popolari possono essere considerate tra i pochi momenti di riferimento rimasti in grado di esprimere e rinforzare l’identità locale.
Esse potenziano i legami col territorio associando le valenze simboliche del passato ad elementi di attualità che parlano al/di presente.

Una delle novità degli ultimi anni è l’attenzione verso le stesse feste popolari valsabbine di crescenti quote di pubblico non locale cioè proveniente da altri territori.
Sembra stia emergendo una nuova funzione di tali feste che non è più  e solo quella di fare un “servizio” alla comunità locale me è anche quella di essere occasione per intercettare bisogni diffusi di convivialità, cultura e tipicità di cui sono portatori, ad esempio, nuovi turisti e visitatori che cercano prima di tutto delle esperienze.

In quanto tali, le feste popolari non sono “solo” un momento per fare memoria del passato ma anche uno strumento per incrementare, oggi, il valore territoriale in senso sociale (rafforzamento dei legami tra le persone), culturale (ricoperta dell’identità locale) ed economico (opportunità per lo sviluppo di un turismo di nicchia).

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