24 Ottobre 2017, 10.30
Valsabbia
Referendum

Quale autonomia?

di Cesare Fumana

Il risultato scontato del referendum, che ha comunque destato l'interesse di meno del 40% dei lombardi, anche per la carica propagandistica dell’iniziativa voluta dalla giunta regionale, lascia aperta la questione delle autonomie locali


Il risultato del referendum
sull’autonomia regionale è un dato sicuramente significativo, ma che non può essere letto come una piena vittoria, anche alla luce del risultato dell’analogo referendum in Veneto, dove il quorum del 50% dei voltanti è stato ampiamente superato.

Questa chiamata al voto voluta dalla Lega Nord ha trovato gli alleati tiepidi e le opposizioni contrarie, non nel merito, per il quale erano tutti praticamente d’accordo, ma per la mossa propagandistica (a spese dei contribuenti e delle imprese lombarde) a pochi mesi dalle elezioni regionali e nazionali.

Alcuni osservatori hanno parlato di conti interni alla Lega, dei governatori Maroni e Zaia, per riportare in auge il tema autonomista, contro la svolta nazionalista impressa dal loro segretario Salvini.

La scelta dei tempi è stata criticata in particolare all’opposizione dal Pd, d’accordo sulla richiesta di maggior autonomia, ma da sempre critico sul referendum (in particolare sui suoi costi): “Non serve indire un referendum per sapere che la stragrande maggioranza dei cittadini lombardi sono favorevoli a una maggiore autonomia”, ha detto ad ogni incontro il consigliere regionale valsabbino Gian Antonio Girelli.

Il presidente Maroni intende aprire subito una trattativa col Governo, ma su quali materie ancora non è dato saperlo. Appurato che non può essere il tema fiscale, quali competenze la nostra Regione intende gestire autonomamente e in che modo?

L’istruzione? La viabilità? L’ambiente? Quali della 24 materie concorrenti previste dal titolo V della Costituzione la Regione Lombardia vuole prendersi in carico? Prima del referendum nessuno ne ha parlato.

Da qui l’appello da parte dei sindaci lombardi perché prima della trattava col Governo vengano ascoltati i territori, perché con la perdita di competenze delle Province si è registrato un accentramento di potere regionale che ha ben poco a vedere con la valorizzazione delle autonomie e dei territori.



Commenti:
ID73874 - 24/10/2017 12:48:01 - (Dioniso) - Articolo 118 Costituzione!

L'articolo "assai critico" verso il referendum di Regione Lombardia di Cesare Fumana, dimentica quasi completamente un principio costituzionale fondamentale: il principio di sussidiariet. Il quale, caro Fumana, stabilisce che si dovrebbe SEMPRE partire dal basso nella attribuzione delle tante competenze e non il contrario, quasi a far pensare che titolare sia lo Stato e che gli altri attori siano solo eventuali comparse. I manuali di diritto amministrativo, e non la propaganda di questo o quel partito, cos definiscono il citato principio: "In generale, il principio di sussidiariet attiene ai rapporti tra i diversi livelli territoriali di potere e comporta che, da un lato, lo svolgimento di funzioni pubbliche debba essere svolto al livello pi vicino ai cittadini e, dallaltro, che tali funzioni vengano attratte dal livello territorialmente superiore SOLO laddove questo sia in grado di SVOLGERE MEGLIO di quello di livello inferiore" La voce del popolo sovrano era dunque necessaria!

ID73875 - 24/10/2017 12:51:06 - (Dioniso) - Articolo 118 Costituzione

Necessaria per ricordare e ribadire ad alta voce che l'accentramento statale, (che, quando mai gestisce MEGLIO?), un metodo da superare e migliorare attraverso un sano ritorno alla RESPONSABILITA' POLITICA pi vicina possibile ai CITTADINI sovrani. E questo un valore per tutte le forze politiche, Lega, PD, ecc.

ID73879 - 25/10/2017 06:24:42 - (bernardofreddi) -

Il guaio nasce quando le forze politiche mettono il cappello su questioni che dovrebbero essere di comune interesse: lo ha fatto stavolta la Lega sull'autonomia, lo fa la destra sull'immigrazione e la sicurezza, lo fa certa sinistra ogni 25 aprile.

ID73880 - 25/10/2017 08:42:17 - (ulisse46) - Ancora con sto Girelli???

Perche' questo continua a lamentarsi dei costi del referendum se sono stati i PD a non volerlo fare con le amministrative a costo zero? Pessimi! Avrebbero dovuto pagarlo di tasca loro invece di rompere gli zebedei. Non serviva? Infatti abbiamo visto DelBono in citta' che fino a sabato ha snobbato il voto e ieri era gia' pronto ad attivarsi. E c'e' ancora qualche ignorante (dal termine ignaro) che vota PD. Bravi!

ID73887 - 25/10/2017 14:02:12 - (brogio) -

E bravo il nostro Ulisse! Ignoriamo pure. Ignoriamo che la lega in Regione ha fatto da portaborse a Formigoni per quindici anni (tanti quanti ne sta assommando di condanne) e che in valsabbia ha mantenuto ai vertici per un decennio un presidente eticamente irreprensibile.

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