Ricchi e poveri in Valsabbia

Le classifiche basate sulle medie possono trovare il tempo che trovano, ma sono un indicatore significativo di un fenomeno quantificabile. Suscitano comunque sempre una certa curiosità, soprattutto quando si parla, come in questo caso, di dichiarazione dei redditi.

Da qualche anno il Ministero dell’Economia diffonde online i redditi degli italiani, ma per salvaguardarne la privacy vengono solamente forniti dati accorpati per Comuni. La media è calcolata in base all’imponibile delle addizionali Irpef e sul numero effettivo dei contribuenti. L’ultima classifica diffusa è quella relativa all’anno 2008, riferita ai redditi del 2007.

Non desta grosse sorprese la classifica stilata considerando solamente i 25 Comuni valsabbini.
In testa c’è Odolo, con un reddito medio di 25.943 euro per i 1.098 dichiaranti, seguito da Roè Volciano (24.105) e da Barghe (22.776), piazzati rispettivamente al 7°, 17° e 32° posto nella classifica dei 206 comuni della provincia bresciana.
Con Preseglie al 4° posto (22.094) sono questi i quattro Comuni che risultano sopra la media provinciale, che ammonta a 22.422 euro.

La classifica prosegue poi con il 5° posto di Sabbio Chiese (21.472), il 6° di Vestone (21.335), al 7° Agnosine (21.313), all’8° Casto (21.146), al 9° Gavardo (20.941). La top ten si chiude con Vallio Terme (20.789).
Nella fascia sopra i 20mila euro ci sono poi i contribuenti di Provaglio V.S. (20.770), Villanuova s/C. (20.597), Bione (20.252) e Paitone (20.089), rispettivamente dall’11esima alla 14esima posizione.

Nella fascia dei 19mila euro, dal 15° al 18° posto, altri quattro paesi: Idro (19.964), Vobarno (19.761), Bagolino (19.180) e Serle (19.180); in quella dei 18mila euro, altri sei: Mura (18.986), Pertica Bassa (18.858), Anfo (18.711), Pertica Alta (18.476), Lavenone (18.280) e Treviso Bresciano (18.224). Fanalino di coda, con 17.052 euro di media per i 209 contribuenti, Capovalle.

Come detto, sorprese non ce ne sono: nelle top ten compaiono i paesi con più insediamenti produttivi e attività commerciali, mentre nel fondo della classifica i Comuni più piccoli e di montagna.

Fonte Giornale di Brescia

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