Social Work, servizio in crescita

Un servizio in crescita, sia in termini quantitativi sia qualitativi, quello di Social Work, il servizio di assistenza al lavoro di Vallesabbia Solidale, società che fa capo alla Comunità montana e ai 27 comuni del Distretto sanitario 12.

Negli anni della crisi, che ha colpito duro anche nel territorio della Valle Sabbia, Social Work ha ampliato lo spettro di servizi offerti: non solo assistenza per l’inserimento di persone disabili nelle aziende, servizio per il quale era nata nel 2008, ma per far fronte alla perdita del posto di lavoro di numerose persone sono stati avviati percorsi di formazione e riqualificazione professionale.

«Negli ultimi due anni – spiega Andrea Pasini, direttore di Valle Sabbia Solidale – c’è stato un ripensamento del servizio per far fronte alle nuove richieste che ci giungevano dal territorio, in particolare dai Comuni, con i quali principalmente ci interfacciamo».

Ad occuparsi di questo servizio sono due operatori a tempo pieno, Silvia Scalfi e Simone Susio, e uno part-time, Lucia Felici, ai quali si affianca una consulente libera professionista, Evelina Amolini, per i rapporti con le aziende.

«Nel 2014, ad esempio – riferisce Silvia Scalfi –, abbiamo attivato un corso presso il Cfp di Villanuova per quindici uomini disoccupati, quasi tutti ex muratori rimasti senza lavoro per la crisi dell’edilizia. Un corso CNC, per la gestione di macchine a controllo numerico. Dopo il corso, sono stati attivati stage di tre mesi in aziende, che ha portato a cinque assunzioni».

«Quest’anno – prosegue – abbiamo organizzato invece un corso per 17 donne come cameriere ai piani per alberghi. Dieci hanno poi proseguito con un tirocinio di un mese in strutture del Garda, e per alcune si è aperta un’opportunità occupazionale».

Va sottolineato che questi corsi sono completamenti gratuiti e per i tirocini è previsto una sorta di rimborso spese, di circa 300 euro; i fondi sono messi a disposizione (sia per i corsi, sia per i tirocini) dal Distretto 12 e attivando la Dote Unica Lavoro di Regione Lombardia.
Il tirocinio risulta uno strumento molto utile sia per i lavoratori, per misurarsi con un impiego, sia per i datori di lavoro, per testare il personale.

Nel 2015 sono stati ben 67 i tirocini attivati da Social Work in aziende del territorio, e nella prima metà del 2016 sono già 43.
Le assunzioni post tirocinio nel 2015 sono state 44: 23 di persone disabili e 21 per altri, tutte persone segnalate dai Servizi sociali dei Comuni. Lo scorso anno sono state ben 212 le persone segnalate dai Comuni a Social Work; quest’anno finora 66.
Per le aziende che assumono queste persone sono previsti anche degli incentivi.

Per ogni persona segnalata si avvia un percorso specifico, con un colloquio per capire le abilità e per individuare l’impiego più adatto o il percorso formativo da intraprendere.
Inoltre, nel corso dei tirocini, il lavoratore viene monitorato dagli operatori di Social Work, per seguire l’andamento dell’inserimento nel mondo del lavoro.

«Le aziende con le quale ci siamo interfacciati – afferma Andrea Pasini – hanno apprezzato il servizio offerto da Social Work: anche la sensibilità nei confronti di persone svantaggiate è cresciuta negli ultimi anni. Ci sono però ancora molte aziende che non ci conoscono e non conoscono i nostri servizi. Siamo un ente accreditato da Regione Lombardia per i servizi al lavoro e offriamo consulenza gratuita alle aziende per l’attivazione di incentivi alle assunzioni, che consentono pure un risparmio economico alle aziende e di generare occupazione».

Oltre alle segnalazioni dei Comuni, anche i cittadini disoccupati o alla ricerca di una prima occupazione possono rivolgersi a Social Work: sul portale www.vallesabbiasolidale.it, nella pagina specifica, c’è la possibilità di iscriversi al database, inserendo i propri dati. Un archivio che è a disposizione delle aziende che cercano personale.

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