Quando la Valle Sabbia diventerà un unico Comune? Potrebbe essere questa la strada per uscire dalla marginalità che sta spingendo la nostra valle sempre più in periferia
Non essendoci una chiara normativa dietro, il rischio è di avere un Unione di comuni ma senza la normativa che regola i trasferimenti dalla Regione alla Unione, con la probabile conclusione di dover pietire, peggio di oggi, i fondi spettanti al nuovo soggetto amministrativo (l'unione appunto). Non si capisce cmq come mai siano sempre i comuni messi sul banco degli imputati con l'accusa di essere causa di duplicazione di costi e funzioni. Comunità Montane e Province (NO, NON SONO STATE ABOLITE!!!) sono forse enti virtuosi? Una parola sulla medicalizzata. In Vallesabbia si pagano le tasse come a Milano o Brescia per avere in cambio servizi dallo Stato. Atrimenti si dica che ci si deve arrangiare..non paghiamo le tasse dovute x quel servizio e con quei soldi si paga la medicalizzata. La medicalizzata è merce di scambio per qualcosa..i ns sindaci (se se ne rendono conto) dovrebbero andare a tirare il cravattino di qualcuno a Milano
I miei complimenti a Ferroni per l'articolo. Il mio suggerimento:Conca d'oro: unione di Agnosine, Bione, Odolo e Preseglie.Zona Vestone: Vestone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Treviso Bresciano e magari anche Casto e Mura.Zona Sabbio Chiese: Sabbio Chiese, Provaglio VS e Barghe.Zona lago d'Idro, la più complicata: Idro, Anfo e Bagolino.Sarebbe un buon inizio.
I miei complimenti a Ferroni per l'articolo. Il mio suggerimento:Conca d'oro: unione di Agnosine, Bione, Odolo e Preseglie.Zona Vestone: Vestone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Treviso Bresciano e magari anche Casto e Mura.Zona Sabbio Chiese: Sabbio Chiese, Provaglio VS e Barghe.Zona lago d'Idro, la più complicata: Idro, Anfo e Bagolino.Sarebbe un buon inizio.
Sono oltre 40 anni che si parla di fusione di comuni. La Comunita' Montana aveva tra le sue finalita': la promozione delle unioni di Comuni, nonche' la fusione di tutti o in parte dei Comuni associati. Non si e' fatto nulla in questa direzione nemmeno quando l'istituzione dei distretti scolastici ha reso piu' alto il dibattito in quel senso, e nemmeno in seguito. Piu' che il campanilismo ha prevalso la difesa dei cadreghini dei vari amministratori, sempre concordi nella difesa dello "status quo" e nemici di ogni cambiamento. Pronti ad addossare le colpe della loro ignavia ai cittadini a cui non hanno mai chiesto il loro parere.
Oltre al campanilismo aggiungiamo il poltronismo a discapito del territorio .... Complimenti per l'articolo condivido anche se la vedo dura assai ...
il problema delle periferie è che ci sarà sempre una periferia di qualcosa, quindi vedo meglio pure io delle fusione per zone, come scritto da zine, non penso sia questione di poltrone, ma la voglia di dar voce ai propri territori che sono poco abitati ma particolarmente estesi.i tempi in alcune zone potrebbero essere maturi. Forza sindaci siate audaci...
Che non sia un problema di poltrone. Me lo auguro con tutto il cuore. Visto che ora c'è in ballo un banale problema del ambulanza vediamo come rispondono i politici della valle ..,. O meglio ... Cosa sono disposti a fare, in merito, se lottare giocandosi la Cadrega oppure lasciando fare al fato .... Il problema della valle è che abia o un sacco di fenomeni .... Ma senza attributi .... Si vede che devono sempre se render conto a qualcuno....
Che non sia un problema di poltrone. Me lo auguro con tutto il cuore. Visto che ora c'è in ballo un banale problema del ambulanza vediamo come rispondono i politici della valle ..,. O meglio ... Cosa sono disposti a fare, in merito, se lottare giocandosi la Cadrega oppure lasciando fare al fato .... Il problema della valle è che abbiamo un sacco di fenomeni .... Di lunga data .... Ma senza attributi .... Si vede che devono sempre se render conto a qualcuno.... Ovviamente mi sbaglio !
le argomentazioni del sig.Ferroni. Io non credo che l'ostacolo sia il cosidetto campanilismo da parte degli abitanti ma piuttosto un problema di ignavia da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Il popolo é sempre un metro più avanti dei suoi leader, ricordiamolo. Luigi Melzani
Non facciamo passare l'idea che lo spreco sia nei comuni....Lo spreco sta a Roma nei ministeri nei poltronifici statali...Non credo sia fattibile comunque unire comuni tanto diversi come Bagolino e Idro o Lavenone.....Il fatto è che di soldi non ce ne sono più e non ci saranno finchè i soldi del Nord andranno a tappare i buchi fatti dal dopoguerra ad oggi da politici criminali che regalavano pensioni e privilegi ai soliti parassiti!!!!
Il senso di questa lettera è molto chiaro e credo di una lucidità importante. Non si può pensare il futuro della nostra valle in un'ottica chiusa al mondo, pena l'isolamento e il declino destinati alla periferia. Non quindi solo una questione di risorse, anche se determinanti. E' una questione di visibilità, di identità, di coordinata rappresentazione dei propri interessi. La frammentazione politica è debolezza, l'unione è la forza. Quale futuro potrà mai avere la Vallesabbia senza l'ausilio di questa forza? nessuno. Superare i campanilismi non è facile, perché è molto più semplice inneggiare al giardinetto e alla sicurezza di quest'ultimo, che spaziare nel campo aperto di ciò che è nuovo. E' necessario quindi il coraggio e la visione, la determinazione e l'intelligenza rivolta al futuro. La valle non è più quella di dieci anni fa, nemmeno quella di cinque. Spero che almeno
gli amministratori e i dirigenti attuali lo abbiano capito.
L'unione o aggregazione, che è l'atto di aggregare, significa (è la) virtù politica, è così nell'immaginario collettivo e nel senso comune e nella coscienza scientifica e filosofica,è questo il principio della politica, ma è ancora vero? Frattanto definiamo la virtù. Virtuoso è colui che è alleato con la potenza massima in verità: virtù deriva da "vir" o forza e la forza è tradizionalmente la forza o di cambiare o di trattenere il cambiamento per come le cose stanno. Oggi il significato di virtuoso per il senso comune ha un connotato diverso, quasi mieloso, spesso il virtuoso è colui che se ne sta accovacciato in un angolo contrapposto alla vera potenza, ma perché ? Perché ciò che va trattenuto o ciò che va cambiato non è di per sé trattenibile o cambiabile. Questo "ciò" è il processo storico in cui la realtà si cala e che
riduce l'uomo virtuoso in uomo mieloso e lo dispone in quell'angolo così accovacciato.Il processo storico delle cose (degli enti dicono i filosofi), l'azione della storia sulle cose, non ammette che un unico principio, il principio della produzione, o generazione e distruzione, che è il processo dell'entificazione del nulla, anche la storia in questo è epistemica, cioè metastorica, ma come processo delle cose, è invece molto fisica come libertà delle stesse di essere come di non essere. Quest'ultimo lato della storia, che si contrappone alle filosofie della storia che a questo lato della storia devono pagare pegno, è la coerenza della potenza, se la potenza è libertà che le cose siano e non siano.
In parole povere, questa potenza ha ridotto l'uomo virtuoso in uomo mieloso: l'uomo forte in quanto stante sul divenire storico (l'uomo epistemico), in uomo debole in quanto opponente a questo divenire (l'uomo che si rifa ancora all'episteme). In questa coscienza storica, quell'uomo che si faceva virtuoso, credendo di dominare la potenza tramite le leggi, tutte le leggi, anche quelle politiche, ma anche quelle morali o la stessa definizione qui data di politica (ogni definizione di una cosa è il tentativo di ingabbiare questa cosa nella definizione, fin tanto che la definizione può sulla cosa),"diventa" uomo mieloso. La forza, nel processo storico è la libertà dell'ente nell'unione e nella separazione dall'essere quello che è, quando è e quello che non è, quando non è.
Per quanto dice la Storia, è sbagliato soffermarsi sulla definizione, o azione di definire qualcosa, se si vuole essere potenti, in quanto la potenza è la libertà dalla determinazione, azione di determinare qualcosa (in scienza l'indeterminazione ? per riflettere). In questo caso, nella contingenza dello scritto proposto da Federico, molto intelligente, non è significativo cercare di capire se è meglio l'unione o la separazione, ma di constatare se ciò che è è o non è, e quindi se l'attuale produce ciò che vogliamo dall'attuale o altrimenti provare un altro attuale (sperimentazione)
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ID50945 - 19/10/2014 08:51:45 - (agogo) - lettera Sig. Ferroni
Concordo pienamente con quanto scrive il Sig. Federico pero' ho paura che la gente sia ancora troppo campanilista. Ci vorrebbero dei politici illuminati che si diano questo obbiettivo e cerchino di realizzarlo.