Biblioteche: sostegno alla rete
Le biblioteche valsabbine fanno parte del sistema bibliotecario coordinato del Nord Est Bresciano: in tutto 43 Comuni con un patrimonio impressionante e non solo di libri.
Il presidente del sistema è il sindaco di Preseglie, Stefano Gaburri, che nei mesi scorsi ha chiesto il sostegno di tutti quanti perchè il coordinamento fra queste realtà e quelle del resto della Provincia, considerato un'eccellenza a livello nazionale, possa continuare ad essere operativo, anche dopo il forte ridimensionamento chiesto alle Province.
I Comuni stanno rispondendo in modo positivo e la mozione è stata approvata all'unanimità anche dall'Assemblea della Comunità montana di Valle Sabbia.
Eccone il testo intergale:
La Rete Bibliotecaria Bresciana, che raccoglie le biblioteche di pubblica lettura a Brescia (198 biblioteche comunali, 15 scolastiche e di altra titolarità, una mediateca e 3 fondi documentari speciali), dal 1988 attua il principio di cooperazione bibliotecaria promosso dalla Legge Regione Lombardia n. 81/1985.
Con il Sistema Bibliotecario partner, quello di Cremona, nel solo anno 2013, la Rete ha servito 178.800 utenti attivi, prestando complessivamente 1.670.000 documenti.
Il patrimonio bibliografico (raggiungibile dal sito http://opac.provincia.brescia.it) sfiora ormai i 4 milioni di documenti, offerta che si amplia notevolmente se si includono le risorse digitali rese disponibili nell’ambito del network MediaLibraryOnLine, la prima biblioteca digitale italiana pubblica, ad accesso gratuito per gli utenti (http://brescia.medialibrary.it).
La pubblica lettura oggi più che mai ha bisogno di una spinta e di forti incentivi non solo da parte pubblica ma anche con il concorso di tutta la comunità poiché, come le statistiche dimostrano, essa contribuisce a far crescere le persone come uomini e donne e come cittadini, consapevoli del proprio ruolo all’interno della comunità e preparati a competere a livello internazionale.
Al conseguimento di questi ambiziosi obiettivi concorrono sicuramente due fattori:
1. L’istruzione di base (di competenza prevalente della scuola e della famiglia);
2. Le possibilità di apprendimento lungo tutta la vita, che si sostanziano non solo nella formazione e nell’aggiornamento professionale, ma anche nei consumi culturali, negli interessi attivi, nella capacità di vivere e gestire in modo qualificato il tempo libero (possibilità offerte dalle biblioteche di pubblica lettura).
La Rete Bibliotecaria Bresciana, in virtù della sua struttura tradizionale e delle competenze sancite nella convenzione istitutiva del 2011, ha nella Provincia di Brescia l’ente che fornisce servizi e risorse umane, supporto tecnico e operativo, coordinamento del lavoro dei Sistemi e che assicura sostegno anche finanziario all’attività dei sistemi stessi.
Con la Legge 07 aprile 2014, n. 56 recante «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» e il riordino dei diversi livelli di governo potrebbe venire meno quel ruolo di coordinamento che hanno avuto in molti casi le province nell’ambito dei servizi culturali.
Consapevole di questo problema, in data 3 aprile 2014 la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a garantire la sopravvivenza dei Sistemi Bibliotecari, anche in seguito alla riorganizzazione dei livelli amministrativi.
Ai sensi dell’art. 1, cc. 51-ss. della Legge 56/2014 i Sindaci dei comuni appartenenti alla provincia formano l’Assemblea dei Sindaci della provincia e il Presidente e il Consiglio della provincia saranno eletti dai Sindaci e dai Consiglieri dei comuni che appartengono alla provincia e quindi sarà possibile nei prossimi mesi operare scelte che concretamente diano stabilità alla Rete Bibliotecaria Bresciana facendo sì che essa continui a vivere e a operare come ha fatto in questi anni.
La Rete Bibliotecaria Bresciana è un valore per il nostro territorio in virtù del fatto che:
1. la gestione associata permette di contenere i costi e rendere più efficienti i servizi attraverso la condivisione di strumenti e di lavoro come mezzi informatici, acquisti coordinati, servizi di trasporto, condivisione del patrimonio librario ecc…;
2. la Rete Bibliotecaria Bresciana risponde a quanto indicato dal legislatore del Codice dell’Amministrazione digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successivi aggiornamenti, in particolare: articolo 68, comma 1. lettera c.), poiché utilizza strumenti tecnologici open source e cioè non soggetti a vincoli di proprietà (licenze), ma nella piena disponibilità dell'amministrazione.
Per questo la Comunità Montana invita Presidente e la Giunta, in accordo con il Sistema Bibliotecario, a porre in essere le più opportune strategie per favorire un passaggio di responsabilità e per mantenere vivo il coordinamento tra i comuni, in modo che i cittadini possano continuare a usufruire di questo servizio.
La Comunità Montana infine si impegna a promuovere una maggiore informazione sull’esistenza della Rete Bibliotecaria Bresciana, favorendo così un accesso e un utilizzo maggiori del servizio.