26 Settembre 2012, 07.53
Valsabbia Provincia
Caccia

Deroghe impallinate in aula

di red.

Il Consiglio regionale ha stabilito che in questa stagione non ci sarà la caccia alle specie migratorie protette: nel carniere niente storni, fringuelli, peppole, pispole e frosoni.

 
Il Consiglio regionale ha stabilito che in questa stagione non ci sarà la caccia alle specie migratorie protette: nel carniere niente storni, fringuelli, peppole, pispole e frosoni.
Il progetto di legge sulla caccia in deroga approvato in Commissione agricoltura da Lega Nord, Pdl e Udc è stato cancellato: l’assemblea, votando le pregiudiziali proposte da Sel e Idv, l’ha bocciato prima ancora di discuterlo.
 
Il voto è avvenuto a scrutinio segreto: 42 a favore, 28 contro, 3 astenuti.
Molti i franchi tiratori nella maggioranza.
La Lega Nord, facendo nascere un caso politico, attacca gli alleati del Pdl. Anche il Pd si è diviso: alcuni consiglieri (fra i quali il bresciano Gianantonio Girelli) erano favorevoli all’esame del progetto. Compatti Sel e Idv nel sostenere la loro pregiudiziale.
 
Relatore della norma avrebbe dovuto essere il leghista bresciano Alessandro Marelli:«Sono amareggiato per il voto e l’inaffidabilità dei nostri alleati».
Mauro Parolini (Pdl), in aula ha difeso a spada tratta il provvedimento e non ha perso la speranza per il futuro: «La battaglia delle deroghe deve essere vinta sul piano giuridico a Bruxelles. Ci sono in tutti i Paesi, perché in Italia non possono essere ammesse? Occorre che da parte dei nostri governi cessi l’atteggiamento ideologicamente pregiudiziale nei confronti di questa caccia».
 
Gianantonio Girelli (Pd) attacca la maggioranza:«È evidente la sua impossibilità di rispettare l’impegno elettorale a favore della caccia in deroga. Paga la politica seguita in passato, con artifici e scorciatoie, senza affrontare nel merito la questione giuridica. Questa è una caccia popolare, che va difesa, anche per le sue implicazioni economiche».
 
Fra i protagonisti anche Vanni Ligasacchi (Pdl), che aveva dato il suo contributo alla norma bocciata.
«Il mondo venatorio - commenta - deve purtroppo rendersi conto che lo Stato, e adesso anche la Regione, non riescono a garantire le tradizioni venatorie. Ho suggerito una nuova strada: delegare alle Province la possibilità delle deroghe. Ma solo due l’avrebbero fatto. Perfino le organizzazioni dei cacciatori si sono dette contrarie alla proposta. Invece è l’unica via possibile».
 
Gianmarco Quadrini (Udc), anche lui favorevole al progetto, parla di «commedia con un finale tragico-comico. La presenza di Formigoni in aula era un ammonimento ai suoi, per ricordare i contenuti della sua lettera. La politica ha avuto un atteggiamento pilatesco».

Ma cosa prevedeva il progetto di legge bocciato?
Innanzitutto le Province potevano adottare provvedimenti di deroga relativi a storno, fringuello, peppola, pispola e frosone; il prelievo massimo complessivo per specie e per provincia sarebbe stato stabilito sulla base dei limiti complessivi regionali.
 
Il periodo di caccia era fissato tra il primo ottobre e il 30 novembre con il martedì e il venerdì di silenzio venatorio; ogni cacciatore avrebbe potuto prelevare al giorno e per stagione un numero massimo di dieci unità per ciascuna specie.
Si sarebbero potuti usare solo appostamenti fissi e temporanei; infine, l’utilizzo di richiami vivi appartenenti alle specie in deroga era consentito utilizzando capi di allevamento e muniti di anellino inamovibile.
 
Ieri anche l’Ente nazionale protezione animali ha detto la sua: «Apprezziamo il senso di responsabilità di molti consiglieri, che hanno scelto la strada della legalità e del rispetto delle regole. Nel 2010, siamo stati condannati per non averlo fatto e ci toccherà pagare presto pesanti multe».
 
 
Fonte: Giornale di Brescia
 


Commenti:
ID23226 - 26/09/2012 10:11:09 - (Ernesto) -

da ex cacciatore(ho smesso appunto per tutte ste stron..te) direi che l'anno prossimo si vada a caccia senza pagare un centesimo!!!!

ID23228 - 26/09/2012 10:23:14 - (bob63) -

La mancanza di capacit politica e pratica dei nostri rappresentanti in Regione rasenta l'inettitudine, in Italia abbiamo votato ben 2 referendum sulla caccia e entrambe le volte non stato raggiunto il quorum, segno che l'80% tanto sventolato dalla Brambilla degli italiani contro la caccia sono una farsa mediatica appoggiata da una ristretta e potente lobby.L'ISPRA ex INFS ( ente statale che dovrebbe valutare il reale stato di passaggio della migratoria) da anni non comunica i dati, questo istituto stato voluto dall'allora ministro Pecoraro attualmente inquisito, la mancanza di dati sono il primo impedimento alla possibilit di redigere una legge non attaccabile, a titolo informativo la tipologia di uccelli sopra elencata l'unica che passa dalle nostre valli con l'eccezione del tordo e del merlo, il ch equivale di per s che la caccia gi chiusa ovviamente dopo aver pagato 400 di tasse varie.Inutile parlare di indotto e posti di lavoro a chi pensa solo alla loro sedia d'oro.

ID23229 - 26/09/2012 10:40:52 - (bob63) - continua

Le sanzioni Europee non sono mai arrivate, solo il nostro eurodeputato Zanoni ne sventola la possibilit minacciando addirittura i relatori delle deroghe della possibilit di doverne rispondere di persona, non mi risulta che ci metta tanto impegno nel fare attrettanto con il problema rifiuti in Campania, altro tasto dove l'Italia rischia grosse sanzioni dall'Unione Europea. Dovunque si intromessa la politica non ha fatto altro che creare guai, vedi il caso nutrie, prima intoccabili, ora paghiamo la gente per eliminarle. Per sfatare pregiudizi solo 2/3 anni f il passo dei tordi stato pi numeroso che nel 53, ci vuol dire che non la caccia la causa di sterminio cavallo di battaglia dagli ambientalisti dell'ultima ora. Ora pi che mai bisogna creare un istituto regionale per il reale controllo del passo degli uccelli, e che non sia in mano al politico di turno ma controllato anche da cacciatori o loro eletti.

ID23233 - 26/09/2012 11:31:07 - (sonia.c) - cari cacciatori ..potreste chiedere una deroga per...

si aggirano maiali-cinghiali molto grossi e pericolosi fra le stanze del senato.(uno è stato identificato,il peso è notevole )non solo in "itaglia", anche a Madrid..e le forze dell'ordine sparano hai bersagli sbagliati:i cittadini vittime dei maiali...c'è qualcosa che non và...curioso! non ho mai le3tto la fattoria degli animali di orwell..ma girano abbastanza citazioni ...

ID23235 - 26/09/2012 11:55:13 - (Matteo) - Quindi?

Quindi quante sono adesso le specie cacciabili? E soprattutto, è proprio così necessario che lo siano? Quanti spiedi in meno mangeremo? La caccia è una passionaccia di tanti, e si sa, e io stesso non disdegno per nulla un buon pasto a base di cacciagione. Ma fatico sempre a capire come sia possibile che si facciano battaglie politiche, campagne elettorali intere, crociate ideologiche sulle deroghe (o meglio, lo so benissimo, ma mi fa cascare le braccia). Diciamocelo: la caccia non è più un'attività indispensabile per il nostro sostentamento, ma è ormai diventata un passatempo. Senza volerla vietare, dico comunque che di principio una deroga a una normativa consolidata si dovrebbe applicare solo quando ci sono condizioni di necessità e utilità per la collettività. E questa non mi sembra una situazione del genere. Forza, cacciatori, ce la potete fare anche senza fringuelli!!!

ID23236 - 26/09/2012 11:56:38 - (Matteo) - Correggo

Correggo la seconda domanda: "... è proprio così necessario che lo siano anche queste 4-5 specie?"

ID23243 - 26/09/2012 13:05:11 - (Giacomino) - Fringuelli, peppole, pispole, frosoni, formigoni ecc.

con il non recepimento della deroga siamo proprio sicuri che potranno scorrazzare indisturbati nei boschi senza temere per la propria incolumità?. Io ho dei dubbi.

ID23248 - 26/09/2012 13:30:58 - (bob63) -

Non indispensabile nianche la pesca, e sembra nianche la carne in genere, c' chi sostiene che nel prossimo secolo il cibo dominante siano insetti e baccarozzi vari.Il punto che quotidianamente vengono erose piccole libert conquistate dai nostri avi, ogni giorno nasce un nuovo ente di controllo, sar la casualit ma il settore caccia l'unico dove hanno un ruolo dominante un esercito di volontari, cosa non consentita in nessun altro campo.Un grande dilemma antico cita : chi controller i giudici?.Dimenticavo le speci cacciabili sono 4 : tordo: il passo dura 15 giorni,il merlo, il tordo sassello e la cesena che da noi passa poco e in maniera irregolare (perch condizionata dal grande freddo e neve)

ID23250 - 26/09/2012 14:52:52 - (Matteo) - Chiaro

Ok, in effetti il cambiamento con queste mancate deroge è importante a livello di specie cacciabili. Comprendo la rabbia dei cacciatori, anche perchè è in effetti vero che la cesena è una rarità e che anche degli altri tordi non si può dire che ci sia un esercito. Ma mi fermo qui, e resto dell'idea che una maggioranza in consiglio regionale messa in crisi per una legge sulle deroghe venatorie mi fa molta rabbia, confermo che i cacciatori possono comunque andare a caccia e mangiarsi tutti gli spiedi che vogliono, e aggiungo che vorrei vedere il consiglio regionale scannarsi per le leggi idiote che regolamentano altri settori (uno per tutti: la disabilità; ma si sa che i disabili sono meno dei cacciatori, e per di più tanti di loro non votano...)

ID23251 - 26/09/2012 14:59:05 - (ottone) - incapaci e inutili

sono incavolato nero e non tanto perchè quest'anno le specie migratorie protette non saranno cacciabili. queste decisioni vanno prese prima dell'inizio della stagione venatoria,perchè col cavolo che avrei versato 360 e passa euri. O forse mi sono già risposto da solo?! per l'ennesima volta la classe politica italiana ha mostrato la sua più totale inutilità e incapacità.

ID23264 - 26/09/2012 21:37:36 - (delirio) - cari cacciatori....

vi prendo proprio in giro..... cacciate i polli ittici

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