Due giri di pista

L’autodromo di Castrezzato è brulicante di persone per la giornata dedicata alla mototerapia.
Parcheggiata l’auto ci dirigiamo all'ingresso. Il rumore, la vibrazione e lo scoppiettio dei motori da cross, accompagnati da un quasi piacevole, per le mie narici, puzzo di gasolio: mi accende.

Poco prima Ubaldo mi stava raccontando che avrebbe voluto tanto incontrare il suo amico Luca Guerzoni conosciuto in Umbria durante una manifestazione motociclistica.

Detto-fatto, dopo qualche minuto dal nostro ingresso incrociamo Luca: è sempre bello trovare persone a noi care, e personalmente sono stata molto contenta di poter fare la sua conoscenza, perché a parte la simpatia che mi ha saputo trasmettere fin da subito, ho capito quanto fosse forte e innata per lui la sua passione per le moto da corsa.
Dimenticavo di dirvi che Luca ha subito l'amputazione di un braccio a seguito di un incidente in moto.

Comincio subito la mia avventura salendo a cavallo di una moto da cross, un paio di minuti vibranti e molleggiati in sella a questo cavallo scalpitante e motorizzato mi hanno subito divertita molto.

Una leggera ingordigia e voglia di sperimentare cose forti l'ho sempre avuta: vengo da una famiglia che ha al suo attivo due piloti di macchine da rally per cui non potevo esimermi dal provare a stare seduta accanto ad un rallysta.

Mi caricano in macchina, mi mettono le cuffie, mi stringono le cinture di sicurezza, e via che si parte... dico al pilota di esprimersi ai massimi livelli: Io non ho nessun tipo di paura.
Sento il rombo del motore, le gomme che strisciano sull'asfalto, lo spostamento del mio peso corporeo quando il pilota prende una curva. È fantastico!!!
La macchina sta ruggendo come un leone, peccato che la mia altezza mi limiti un po' nella visuale, in quel momento avrei desiderato 10 cm in più solo per poter vedere il circuito oltre il cruscotto.

Per provare il top della mia passione avrei dovuto attendere ancora circa un'ora. Ero scalpitante.
Il tempo, in compagnia di Ubaldo, non fa fatica a passare.

E’ arrivato il momento, la moto da corsa.
L'adrenalina mi sale nel corpo. Mi infilo il casco e mi caricano in sella.
Abbraccio il pilota che diventerà il mio compagno di viaggio, mi sento subito in sintonia ci capiamo al volo, con la sua mano tocca la mia per darmi più sicurezza possibile, mi dà delle indicazioni per l'inclinazione da seguire. Sono in sella, sto correndo in moto: un altro dei miei sogni realizzati, quasi non ci credo.
È un emozione fortissima!!!!

Alla fine del primo giro il mio amico pilota si gira verso di me e mi chiede: “vuoi fare un altro giro? vuoi andare ancora più forte?”.
Non ha nemmeno aspettato che io finissi di annuire per riprendere il giro. Sui rettilinei sento la sua mano girare sull'acceleratore. E’ bellissimo!!!
Mi sento in libertà totale, senza alcun limite, senza alcuna disabilità.

Grazie Amico mio, per la splendida giornata trascorsa insieme.

Vanessa Gabusi

.in foto: Con Ubaldo e Luca; sulla moto da cross; nell'auto da rallye; sulla moto, pronta ad affrontare in piega le curve del Daniel Bonara.

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