Ubi Banca, banca unica

Con la stipula degli atti di fusione, in data 2 febbraio 2017, ai quali sono seguite con le relative iscrizioni degli atti stessi presso i competenti registri delle imprese, e con decorrenza degli effetti verso i terzi dalla data odierna, sono state perfezionate le operazioni di fusione nella capogruppo UBI Banca S.p.A. di Banca Popolare di Bergamo S.p.A., Banca Popolare di Ancona S.p.A., Banca Carime S.p.A., Banco di Brescia San Paolo CAB S.p.A. e Banca di Valle Camonica S.p.A.

Dal punto di vista operativo, nei giorni scorsi si sono concluse con successo le migrazioni di tutte e cinque le Banche rete sul sistema informativo di UBI Banca, ed è stata garantita sin dal primo giorno di attività la piena operatività di tutte le filiali migrate.

Le migrazioni hanno riguardato un totale di circa 1.150 filiali e punti operativi, 8.300.000 anagrafiche di clientela, 2.450.000 conti correnti, 1.470.000 depositi titoli e hanno coinvolto circa 6.000 dipendenti nella fase preparatoria e post migrazione.

Con la fusione e la migrazione delle cinque banche rete, che seguono l’avvenuta integrazione a novembre 2016 di Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Regionale Europea si è sostanzialmente completata l’esecuzione del progetto di “Banca Unica”, in anticipo di alcuni mesi rispetto alle previsioni di piano industriale.

Poco cambia per i clienti, a parte il codice Iban e il blocchetto degli assegni.