Ferro fuoco e poesia

L’arte di Pozzi è un omaggio alla secolare tradizione metallurgica della nostra vallata e un richiamo antico al lavoro di suo padre Ettore, che nei decenni passati aveva lasciato la natia comunità di Treviso Bresciano per occuparsi in una delle tante realtà siderurgiche che punteggiano la Conca d’oro.

E proprio la tradizione familiare e comunitaria hanno avvicinato Francesco, ancora giovanissimo, alla lavorazione dei metalli: dapprima come collaboratore di l’azienda locale, poi come imprenditore artigiano, con la creazione di una propria realtà aziendale.
Dopo alcuni lustri, sul finire del Novecento, si avvicina alle lavorazioni artistiche, creando in particolare opere legate al mondo agreste.

Accanto a queste prime realizzazioni, partecipa a estemporanee in prestigiose località: alla trentina Arco alla veneta Feltre.
Grazie a queste esperienze, Francesco Pozzi affina il proprio patrimonio tecnico ma soprattutto la propria sensibilità d’artista: i pezzi che escono dalla sua fucina richiamo il forte legame che lo unisce alla natura e alla terra d’origine.

Una passione, quella per la nobile arte della lavorazione del ferro, che ha portato Pozzi a esporre i propri pezzi anche fuori dalla provincia bresciana, presso una rinomata galleria d’arte della città del Torrazzo.
Ora lo attende, dopo la chiusura della rassegna vestonese, un’interessante collettiva presso la sede dell’Associazione artisti bresciani, per tenere vivo il ricordo per questa plurisecolare tradizione valsabbina.

Giancarlo Marchesi