In attesa del “derby dell’alluminio”

Asco Vestone - Sporting Montichiari 4 - 1

La notizia più importante di questi giorni è che hanno chiuso l'ultima balera della provincia. Ci faranno dentro un lavasecco; gente che si macchia la camicia ce ne sarà sempre, dicono. E gente che balla no?! Comunque, d'ora in poi ci toccherà prendere su e andare a ballare a minimo tre giorni di cavallo, oltre il confine. Vuol dire che, tra l'andare e il tornare, si dovrà star via una settimana. Ci pare troppo, per dei valzer e qualche tango. anche se la dama di turno fosse Bo Derek in persona, e mezza nuda.
Proviamo comunque a parlare di calcio, anche se non siamo dell'umore adatto; lo stipendio che puntualmente l'editore ci passa obbliga questo vecchio topo di balera a fingere il nulla di grave.
Gli ospiti monteclarensi venuti ad esibirsi al Comunale, bisognosi di quel punto che gli garantisca la matematica permanenza nella massima serie, sono poca cosa. I Tromboni, freschi scudettati per la quarta volta, come dice la maglietta celebrativa che sfoggiano con la stupida fierezza del pavone, si dimostrano distratti oltre il concesso.
Con bel gol da fuori, apre le danze il solito Flocchini, puntuale come un cinghiale affamato: stop di petto e battuta di volo nel sette. Avrebbe avuto anche il tempo di fare una giravolta e poi un'altra, vista la premura difensiva degli ospiti.

Sembra partita da goleada, invece il non più giovane Piccinelli, intento a rimirarsi i capelli davanti alla specchiera, preoccupato forse di trovarne di grigi, si fa saltare facile concedendo al nemico il tiro da dentro l'area. Nulla può Perotti, tra l'altro disturbato da un attaccante che in pieno fuorigioco devia la palla in rete. L'arbitro dice che è tutto regolare: 1 a 1.
Prima dell'intervallo, sale in cattedra Lucky Luke Gottardi, che dal limite e senza guardare mette in area una palla alta per chiunque sia nei dintorni. Va a finire che colpisce troppo forte e viene fuori un pallonetto al portiere che, evidentemente zavorrato da qualche colomba pasquale che di nascosto dalla moglie ha squarciato nella notte, salta con grazia da ippopotamo. 2 a 1 che anche lo stesso Gottardi ha vergogna di festeggiare.

Secondo tempo. Tra una distrazione e l'altra, Guance Rosse continua a bearsi della maglietta celebrativa e concede agli ospiti più del dovuto; fortuna vuole che già di loro abbiano le polveri bagnate.

Amici miei valsabbini, è dura trovare la concentrazione necessaria alla battaglia, quando con la testa si è ai Caraibi a bere mohiti su spiaggia con fantastica creola a fianco che mena i fianchi. Vi capiamo, ci siamo passati anche noi, ma per tornare immediatamente a Mocenigo basta alzare la testa e dare un'occhiata alla Corna Blacca, che di Cuba e dintorni non ha nulla. Svanito il sogno esotico, ci pensa Bianchi, carro armato in pelle umana, a chiudere le ostilità. Non appena entrato dalla panchina, dov'era seduto per il cambio d'olio, fa partire due cannonate che vanno a finire in altrettanti gol. Goodbye baby!

Rimane solo il tempo per la solenne uscita dal campo del buon Rizzi, espulso senza avere commesso il fatto. Salterà il derby dell'Alluminio. A proposito, i cugini potrebbero aver bisogno di punti salvezza; laggiù, la situazione retrocessione pare sia ancora incerta. Comunque sarà derby vero, dove solitamente a spuntarla è chi sta peggio. Fate voi.

Armando Dell'Oca

Guance Rosse (4 - 4 - 1 - 1 allegro): Perotti; Rizzi detto Schicchi, Ebenestelli M., Zorzi, Piccinelli; Flocchini detto Tino, Simone da Bione, Benetelli detto Bitoceronte, Bordini detto Mino; Gottardi; Cappa il capitano detto Brucio
Entreranno: Bianchi detto Panì, Ghidinelli detto Ciuz, Corsini, Morghen
All. Crescini detto Ciki

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