Un Centro Diurno Psichiatrico a Nozza

Dopo la benedizione impartita da monsignor Serafino Corti, è toccato ad Onorina, la prima delle ospiti, di tagliare l’inaugurale nastro sull’uscio della “Stella del Mattino”, il Centro Diurno Psichiatrico che da ieri ha preso ufficialmente posto al terzo piano del nuovo stabile della Fondazione Passerini, quello edificato a fianco della storica Rsa che ospita 99 anziani.
“Un problema da tempo sul tappeto trova finalmente adeguata risposta, con questo ulteriore tassello che va ad aggiungersi alle tante iniziative rese possibili da questa struttura” ha affermato l’assessore regionale Mario Scotti, presente ieri pomeriggio con un nutrito gruppo di colleghi amministratori all’inaugurazione.

Alla presenza delle Istituzioni
Fra questi Margherita Peroni che ha ricordato la capacità degli operatori valsabbini del sociale di sperimentare forme nuove per dare risposte sempre migliori ad esigenze che aumentano”.
Il presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli ha messo invece l’accento sulla grande sensibilità nei confronti degli ultimi che istituzioni, volontari e privato sociale sono in grado di dimostrare quando si mettono insieme”.
“Ora la Valle Sabbia può guardare con più certezze al proprio futuro” ha aggiunto.

Sinergia pubblico-privato
Per l’Asl bresciana ha preso la parola il direttore sanitario Francesco Vassallo, presente con la direttrice dell’Aod Mara Azzi e con il dottor Saviotti, salutando con favore un’iniziativa che “grazie alla semiresidenzialità del servizio è rivolta non solo al paziente, ma anche alla famiglia, che in particolari condizioni di disagio ha la possibilità di provare indispensabili momenti di sollievo”.
Funziona così, già per 14 pazienti: il Centro Psico Sociale, in questo caso dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano, decide quali dei suoi 3 mila pazienti ed in particolare quelli valsabbini necessitano di maggiore assistenza e li avvia alla struttura di Nozza, dopo aver formulato insieme agli operatori che se li prenderanno in carico un progetto individuale condiviso.

Condivisione di ideali
“Per noi è un’articolazione in più rispetto al servizio che siamo in grado di erogare nelle nostre strutture – ci ha detto il dott. Gianluigi Nobili, primario dell’Unità operativa di Psichiatria -. Una bella sponda”.
Certo non è stato facile ottenere questo servizio “frutto di una sinergia fra pubblico e privato e della decisione di addivenire non tanto ad un accordo di scopo, quanto ad una condivisione di ideali” per dirla con le parole di Marino Crescini, presidente della Fondazione Passerini.

Una struttura polifunzionale
A rendere possibile il servizio la Cooperativa scoiale Onlus “Comunità Fraternità” con sede a Marmentino, che si è trovata nella disponibilità di gesture quindici “accrediti” in campo psichiatrico.
Una disposizione che su invito della Passerini ha deciso di utilizzare a Nozza, in una struttura che già ospita una Casa albergo con nove posti; il primo e forse unico Hospice presente in un comune non capoluogo, per otto pazienti; un Centro diurno integrato con 30 posti ed un vero e proprio bar, struttura quest’ultima che riveste un ruolo centrale nel favorire l’interscambio fra il “dentro” e il “fuori”.
Nel Centro Diurno Psichiatrico i pazienti, al massimo 15 contemporaneamente, dopo un momento dedicato all’accoglienza vengono impegnati in attività terapeutiche e riabilitative che vanno dalla manipolazione artistica alla cura del sé, fino alla risocializzazione sul territorio.

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