Idee per una valorizzazione turistica

Sono arrivati buoni spunti dalla serata organizzata dalla Comunità montana dedicata al futuro della Rocca d’Anfo.
L’incontro prevedeva la presentazione di due tesi di laurea in architettura di tre studenti valsabbini, discusse pochi anni fa, che presentavano dei progetti di recupero e di valorizzazione in chiave turistica della fortezza valsabbina.

Un’occasione per gli amministratori per trovare spunti e ragionare su possibili progetti concreti per dare vita al complesso architettonico di indubbio valore, considerato a ragione un sito di notevole potenzialità turistica.
È intenzione di Claudio Ferremi, vicesindaco di Sabbio Chiese e delegato alla Cultura per la Comunità montana, ideatore della serata, proporre altre serate come questa per discutere diverse tematiche di interesse per l’intera Valsabbia.

La prima tesi è stata presentata da Luca Tognoli, di Sabbio Chiese, che con Andrea Butturini, di Vestone (assente per altri impegni), ha realizzato un progetto di restauro con un originale percorso per i visitatori.

Dopo aver illustrato gli aspetti storici delle rocche di difesa valsabbine, ha presentato l’evoluzione architettonica della fortezza, con gli ampliamenti realizzati dalla Serenissima, da Napoleone e in epoca post unitaria.

Il loro progetto prevede l’accesso dalla Batteria Statuto, la struttura sotto la strada e vicina al lago, facilmente raggiungibile anche dalla pista ciclabile e dal lago stesso. Nella loro idea qui potrebbero trovare collocazione di diversi servizi per i visitatori e anche una sala riunioni.
Il collegamento con la parte della fortezza sopra la strada potrebbe essere realizzato con una passerella.

Lungo il percorso si potrebbero creare delle piazzole di sosta per ammirare il paesaggio e dei camminamenti con doghe in legno antiscivolo. È stata individuata anche uno spazio per eventi, pannelli informativi, spazi museali in una delle fortezze.

Il progetto ideato per la tesi da Davide Toselli, di Vestone, prevede di seguire il percorso già utilizzato fino a pochi anni fa dalle guide del Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro, con la zona accoglienza e servizi per gli utenti collocati nella Caserma Zanardelli. Fra i servizi offerti ai visitatori Toselli avrebbe pensato a un ostello della gioventù, un ristorante e un campeggio nell’area a lago, con servizi presso la Batteria Statuto. Originale l’idea di una funicolare (sull’esempio del Forte di Bard) per raggiungere la parte alta del complesso monumentale.

Pur essendo lavori ideati senza vincoli di budget, non si tratta di progetti faraonici (probabilmente il più costoso parrebbe essere quello della funicolare) e sono piuttosto concreti. Infatti sono stati apprezzati sia dagli amministratori della Comunità montana sia dal pubblico presente.

Al termine del breve dibattito seguito fra amministratori e pubblico, il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini e l’assessore al Turismo, nonché sindaco di Idro, Giuseppe Nabaffa, hanno detto che terranno in considerazione le idee emerse da questi lavori per i futuri progetti di recupero.

In merito ai possibili progetti concreti e di futura gestione, tutto dipenderà dalla capacità di reperire risorse. Il passaggio di proprietà della fortezza per vent’anni dal Demanio alla Regione fornisce garanzie per interventi di recupero.

Per Flocchini bisognerà procedere per fasi. «Un progetto di recupero dell’intero complesso realizzato alcuni anni fa dalla Comunità montana – ha spiegato il presidente – aveva un costo preventivato di 50 milioni di euro. Una cifra impossibile da ottenere di questi tempi».
Bisognerà quindi partire dalle priorità e man mano recuperare strutture che possano essere impiegate per ottenere un ritorno economico.

In foto:
. i giovani architetti Davide Toselli e Luca Tognoli
. il tavolo dei relatori con gli amministratori valsabbini