Nuovo progetto degli Alpini per i terremotati

Dopo il centro polifunzionale a Campotosto, inaugurato l’anno scorso in provincia dell’Aquila, nei mesi scorsi l’Associazione Nazionale Alpini ha dato il via a un nuovo cantiere ad Arquata del Tronto, paese in provincia di Ascoli Piceno, praticamente raso al suolo dal terremoto che colpì il centro Italia nel 2016.

È il secondo di quattro progetti portati avanti dall’Ana, grazie alla raccolta fondi attivata dai diversi gruppi alpini e dalle sezioni subito dopo il sisma: altri due interesseranno Accumoli (Rieti) e Preci (Perugia).

Anche in questo caso si tratta di un edificio polifunzionale che servirà alla popolazione che ora abita nelle casette prefabbricate, i cosiddetti villaggi SAE (Soluzioni Abitative d’Emergenza), come luogo di incontro.

Alla realizzazione di questa struttura collaboreranno come volontari i gruppi delle tre sezioni bresciane, che si sono impegnate a fornire manodopera per alcuni lavori.

Ad un primo appello della “Monte Suello”, alla ricerca di elettricisti, hanno risposto due alpini del gruppo di Vestone, gli inossidabili Ennio Begliutti e Marco Scaglia, entrambi ex capigruppo, che per tre giorni, dall’11 al 13 dicembre, hanno prestato la loro opera nel cantiere.

«Il nostro compito – spiega Begliutti – è stato quello di installare nell’edificio un impianto d’illuminazione provvisorio, in modo da consentire di poterci lavorare fino a sera, visto che adesso viene buio presto. Questo consentirà alle prossime squadre di volontari di proseguire con i lavori di finitura».

La struttura prefabbricata è stata costruita dalla ditta Moretti, di Erbusco. Ora buona parte dei lavori sarà completata dai volontari alpini.
Subito dopo le festività natalizie, anche un’altra squadra della “Monte Suello” scenderà per completare gli spazi interni con pareti in cartongesso.
«Quando si dovrà realizzare l’impianto elettrico definitivo ritorneremo anche noi», promette Begliutti.

Con i due alpini valsabbini c’erano anche due penne nere della sezione di Brescia: Maurizio Zani, in qualità di capocantiere, e Claudio Martini.

Nei tre giorni di permanenza hanno avuto l’occasione di vedere com’è la situazione in quei luoghi: i vecchi centri abitati sono praticamente distrutti; la gente vive nelle casette costruite in vari villaggi.

Il nuovo centro polifunzionale donato dagli Alpini è collocato nel villaggio Sae Borgo 2, in una zona baricentrica rispetto alle varie frazioni di Arquata. L’obiettivo è di consegnarlo per la prossima primavera.

In foto:
. Scaglia e Begliutti ad Arquata
. il centro polifunzionale in construzione
. gli elettricisti volontari bresciani
. uno dei borghi di Arquata distrutto dal sisma

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