26 Giugno 2017, 16.35
Villanuova s/C Valsabbia
Salute

Prendere il sole senza danni alla pelle

di Carlo De Paoli

E' arrivata l'estate, la stagione ideale per vivere all'aria aperta, per sdraiarsi sotto il sole conquistare la tanto desiderata tintarella. Meglio però sapere bene cosa succede alla nostra pelle


 
Esporsi al sole è bello, fa bene anche all'umore perchè è fonte di effetti benefici, tuttavia anche l'abbronzatura va preparata e non sottovalutata.
La nostra pelle è un organo prezioso che dobbiamo curare e preservare sia dai danni immediati come rossori e scottature, che dai danni a lungo termine.
Il sole è responsabile del foto-invecchiamento che lascia sulla pelle segni indelebili come: macchie, perdita di tonicità e disidratazione intensa.

I raggi solari, meglio detti spettro solare sono composti da raggi infrarossi e da raggi ultravioletti.
I raggi infrarossi (IR) raggiungono il derma profondo inducono la formazione dei radicali liberi , provocano rilassamento cutaneo con conseguente formazione delle rughe.
I raggi ultravioletti ( UV) sono responsabili dello stress ossidativo e di gravi danni a carico del DNA e si differenziano in UVA e UVB. I raggi UVA penetrano fino al derma dove possono danneggiare il Dna e indebolire il sistema immunitario cutaneo. I raggi UVB raggiungono l'epidermide e attivano l'abbronzatura ma sono responsabili di eritemi e scottature.
 
Per una buona esposizione al sole dobbiamo cominciare per tempo a preparare la nostra pelle, non basta mettere la crema quando ci si espone.

Abbiamo bisogno di agire da un punto di vista alimentare, cosmetico e protettivo, per uno dei momenti più delicati dell’anno per la nostra cute.
Nei periodi di massima esposizione al sole vi è infatti nella pelle una eccessiva produzione di radicali liberi. 
Questi non sono sempre nocivi, ci danno energia, protezione dalle infezioni e non potremmo viverne senza. L’eccessiva produzione di radicali liberi però potrebbe essere dannosa per l’organismo e questo succede in misura diversa a seconda dei fototipi dei soggetti.

Se si ha la pelle scura e quindi si ha più melanina, questa ci protegge dalla produzione eccessiva di radicali liberi, mentre con una quota minore di melanina nella pelle e quindi con  la carnagione più chiara, si è più esposti al danno.
 
Ad esempio le persone rosse di capelli ricevono quasi un danno dalla propria melanina, per cui per questi soggetti è più rischioso esporsi al sole sia per possibili eritemi e scottature, ma anche per i danni cronici del sole, come il foto invecchiamento, l’invecchiamento precoce della pelle e anche per la comparsa di lesioni precancerose e cancerose cutanee, tra cui la più importante e temuta è il melanoma.
 
Quindi è molto importante proteggersi, ma è importante farlo in maniera 
differenziata, i soggetti con la cute chiara o rossa, dovranno proteggersi di più, mentre i soggetti con una buona pigmentazione, potranno proteggersi di meno.

Concretamente per proteggerci bene dal sole dobbiamo seguire tre fasi, tutte ugualmente importanti: un’integrazione alimentare, una preparazione di tipo cosmetico levigante ed emolliente, e una fotoprotezione solare adeguata al tipo di pelle e al momento dell’esposizione. 

La prima cosa da fare è cominciare con un’integrazione alimentare specifica, che va a potenziare le difese anti radicali  dell’organismo. Questo primo consiglio è rivolto in particolare ai soggetti con carnagione chiara e consiste nell’assunzione di sostanze antiossidanti come la vitamina E, come i carotenoidi, i pigmenti precursori della vitamina A, contenuti negli ortaggi dal colorito arancio-rosso come le carote. Un’altra sostanza molto importante in questo caso è il licopene contenuto nei pomodori. 

Questo tipo di integrazione ,da iniziare due mesi prima dell’estate intorno ad aprile, maggio, dovrà continuare per il tutto il periodo di esposizione al sole fino a settembre inoltrato. Cureremo la nostra alimentazione privilegiando il consumo di frutta e verdura di stagione ma anche assumendo integratori specifici che supportano le difese dell'organismo e con concentrazioni adatte di carotenoidi (beta-carotene, licopene), vitamine antiossidanti (C ed E), oligoelementi importanti per proteggere le cellule dallo stress ossidativo (zinco,rame e selenio). Questi integratori così formulati preparano, sublimano e prolungano l'abbronzatura, idratano e preservano la morbidezza della pelle, rinforzano la protezione cellulare.

E' altrettanto importante poi curare la preparazione cosmetica e  quindi la protezione.
Prima dell’esposizione ai raggi solari, la pelle va ammorbidita utilizzando idratanti ed emollienti e dopo protetta con filtri e prodotti solari in misura progressivamente sempre più importante, che possono essere di vari tipi e formulazioni a seconda delle esigenze. E’ consigliato esfoliare un po’ la pelle andando a utilizzare degli agenti che fanno un po’ di peeling in modo da levigare la superficie cutanea, in questo modo si predispone il corpo ad un abbronzatura più omogenea. 

La scelta della protezione è legata al tipo di carnagione della nostra pelle.
Chi ha la pelle chiara che si pigmenta poco e non si abbronza facilmente corrisponde al primo fototipo, quelli invece con la pelle molto scura, che non si scotta al sole con pigmentazione elevata rappresentano l’ultimo fototipo.
 
Ovviamente ci sono dei fattori di protezione diversi per i vari fototipi. 

Il fattore di protezione oggi per legge comunitaria e europea non si distingue più solo  in base al numero, ma in base a un giudizio, possiamo avere infatti un fattore di protezione basso, medio, elevato e molto elevato.
La protezione dai raggi solari inoltre cambia anche a secondo del momento, a inizio stagione si ha una suscettibilità al sole maggiore e quindi bisognerà proteggersi di più, man mano poi si può abbassare il fattore di protezione solare anche dopo una settimana, dieci giorni di esposizione. Per una carnagione chiara ad esempio è necessario utilizzare una crema che sia particolarmente restitutiva e con un fattore di protezione molto elevato 50 o 50+. Se la cute è secca, meglio utilizzare una protezione conuna formulazione più grassa in crema o lozione, se invece è più grassa si potranno utilizzare degli spray, con una formulazione più leggera.. 

In commercio ci sono poi i solari di nuova tecnologia,protezioni solari in olio secco spray con azione progressiva, un unico prodotto anche per le pelli più sensibili con l'applicazione da ripetere in tre fasi,  in successione ogni tre minuti per raggiungere il massimo della protezione. 
E per i patiti dei tatuaggi esistono anche i solari prodotti studiati apposta per proteggere il colore, la brillantezza e la definizione dei tatuaggi.
 
Una particolare attenzione dobbiamo averla per le persone soggette alla formazione di macchie, le donne che assumono la pillola o in gravidanza e soprattutto ai bambini, che hanno una cute molto più delicata della nostra e quindi vanno protetti in maniera più intensa. 
E’ importante ricordare, per non sottovalutare il problema, che il danno che noi riceviamo dal sole per una cattiva esposizione è di tipo cumulativo, man mano che andiamo avanti questo si registra nel tempo e si accumula, al punto che potremmo anche esaurire il nostro capitale solare e cioè il tempo che possiamo spendere al sole senza riceverne un danno.
 
Proteggerci dal sole è importante quindi per poter coglier tutti i benefici che invece dal sole ci vengono.

E’ importante capire che il sole in generale, non è nocivo per la nostra salute, basta saperlo prendere. Con l’esposizione al sole durante l’estate il nostro corpo produce vitamina D, che poi viene sfruttata durante l’inverno, momento in cui ne prendiamo meno.
La vitamina D non è solo importante per le ossa e per la crescita, ma ha un’azione molto protettiva nei confronti dell’organismo, riducendo infiammazioni, i processi autoimmunitari e proteggendo persino dal cancro, quindi è importante avere dei livelli adeguati di vitamina D nel sangue.

La conversione della vitamina D avviene nella pelle proprio grazie alle radiazioni solari.
Se ci proteggiamo troppo e non scaliamo mai il fattore di protezione, rischiamo di non immagazzinare questa vitamina, il che a lungo andare potrebbe portare ad avere problemi di ipovitaminosi D. Per approvvigionarci di un’adeguata scorta di vitamina D per l’inverno, gli scienziati consigliano di stare una mezz’ora all’aria aperta, d’estate, in short e maglietta, senza l’utilizzo di filtri, quindi al mattino presto o il pomeriggio tardi, quando i raggi solari non sono forti, in modo tale da avere comunque un beneficio da queste radiazioni ultraviolette.
 
L’esposizione solare è anche l’unico modo naturale e gratuito che abbiamo di approvvigionarci di questa vitamina in forma attiva, quindi è bene sfruttarlo.
Senza paura esponiamoci al sole , non nelle ore più calde, ma sempre ben protetti.
 
dott. Carlo De Paoli Ambrosi


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