Tempi duri per decisioni importanti

A Villanuova si aspettano tempi duri per l’approvazione del progetto di riconversione della ex Grignasco, se è vero che già prima di presentare in Consiglio comunale una bozza di protocollo d’Intesa, il sindaco Ermanno Comincioli incassa già pesanti “distinguo”.
Fossero le minoranze a sparare ad “alzo zero” ci sarebbe poco di che stupirsi, fa parte del gioco.
A Villanuova invece si tratta di “fuoco amico”. Come da tradizione, verrebbe quasi da dire.

Il dissenso è infatti tutto “in casa”, all’interno dell’area del Centrosinistra: “Non vogliamo entrare nel merito del progetto, quello lo si vedrà in seguito, certo questo non è il modo di decidere il destino di un’area di importanza strategica come quella. Per Villanuova dove com’è noto è particolarmente limitata la possibilità di espansione di qualsivoglia struttura, ma anche per Gavardo che ne possiede un pezzettino e che comunque è lì a due passi” hanno affermato Ignazio Gereloni e Manuel Antonini, rispettivamente segretari Ds a Villanuova e a Gavardo.
“In Consiglio si vuol far passare un accordo programmatico con la Rialto Immobiliare (a Villanuova rappresentata da Carlo Dragoni), che a noi pare troppo vincolante nei confronti dell’Amministrazione e che lasci poco spazio alla definizione di un progetto condiviso” aggiungono.
In sintesi, puntano il dito sul mancato coinvolgimento della Provincia e della Comunità montana e di quanti altri sul territorio sono direttamente coinvolti nella realizzazione di una struttura che, già sulla carta, è destinata a cambiare di molto anche la fisionomia e l’utilizzo dell’intera area circostante.

In effetti il progetto, seppure definito per il momento solo nelle sue linee essenziali, si presenta assai “coinvolgente” per il territorio.
Sugli oltre 50mila metri quadrati che ancora sono da convertire alla ex Grignasco, con il nome di “La Filanda” che ricorda l’antica destinazione d’uso, Dragoni e soci intendono sistemare strutture ricettive come un acqua-park coperto, un cinema, spazi commerciali e altri dedicati alla gastronomia, un’area dedicata al fitness, un centro direzionale e un’area per la residenza di servizio.
“Sappiamo che Villanuova ha bisogno di fare cassa, ma non ci pare questo un buon motivo per fare le cose in fretta” ribadiscono i due segretari Ds.

Che dice invece Comincioli? “Dipende da come si vuol vedere la cosa. Quel protocollo d’intesa in realtà ci preserva da brutte sorprese. Nero su bianco abbiamo previsto tutta una serie di adempimenti che la società Rialto si impegna a mettere in pratica per permetterci di arrivare alla stipulazione di un piano integrato particolarmente vantaggioso per Villanuova” assicura il sindaco.
“Ci sarà anche lo spazio per parlarne con Gavardo, con la Provincia, con la Comunità montana e con quanti vorranno intervenire a dire la loro – ha aggiunto -. L’intenzione è quella di fare le cose per bene. Certo non possiamo, come vorrebbero alcuni, attendere i due anni necessari per la definizione del Pgt. Significherebbe tagliare fuori Villanuova da ogni possibilità di recupero. E’ vero che quei soldi ci servono, lo sanno tutti”.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche