I primi 20anni di Valsir

Che avessero una marcia in pi� lo si era capito da tempo diventando in vent’anni - poco pi� - di fatto il maggior gruppo industriale bresciano (almeno quanto a dipendenti, oltre 2mila, quasi 1 miliardo di ricavi), un player sul mercato europeo dei caloriferi in alluminio e delle caldaie oltre che - con la Valsir - un primario gruppo di riferimento per gli scarichi per bagni, riscaldamento a pavimento, tubi e raccordi.
E proprio alla Valsir, che del gruppo Fondital � una sorta di subholding cui fan capo le attivit� italiane ed estere in quei settori - l’altra sera, con una festa per mille invitati, di grande eleganza ma anche di eccellente sobriet� com’� nello stile della famiglia, si sono ricordati i vent’anni dalla fondazione, ma soprattutto - a conferma che la marcia integrale � sempre inserita - si � dato l’annuncio di un investimento: un nuovo stabilimento con 60 milioni di euro di investimento: una nuova �casa� pi� capiente, pi� funzionale, tecnologicamente avanzata avendo rispetto dell’ambiente circostante.

Il termine casa non � casuale.
L’altra sera, a Vobarno, casa ed azienda erano quasi sinonimi evidenziando una sfumatura originale di questa famiglia imprenditoriale che rappresenta al meglio il positivo stereotipo bresciano del casa e azienda.
Il nuovo edificio che ospiter� produzione, magazzino e amministrazione della Valsir, dovr� in qualche modo essere sintesi di un nuovo tipo di break-even, quello che sa coniugare efficienza e vivibilit�, perch� sa di dover essere una struttura che deve ottimizzare i costi e massimizzare i profitti ma - anche - mediare con la qualit� della vita perch� - come noto e come anche l’altra sera rimarcato - spesso si vive pi� in fabbrica che a casa.

�La progettazione di questo nuovo impianto � costata un anno di studi - dice Andrea Niboli, figlio di Silvestro e amministratore delegato di Valsir -. Siamo convinti di poter costruire qualcosa di buono che ci permetter� di aumentare la qualit� del prodotto e dei servizi offerti ai nostri clienti. Nel nostro settore siamo unici, per questo motivo l’obiettivo � quello di riuscir a rifornire i nostri clienti entro tre/quattro giorni dalla data di invio dell’ordine�.
L’obiettivo primo e dichiarato, dunque, � la speedy-fabbrica, l’azienda strutturata per essere in grado di produrre e di non fare magazzino perch�, per l’appunto, supportata da una logistica in grado di far giungere il prodotto in 72-96 ore.
A Vobarno si aspetta solo la licenza per costruire. Poi, dalla data di inizio lavori, prevista per met� 2008, si pensa di concludere il progetto entro cinque/sei anni, diluendo cos� l’impatto di un investimento di queste proporzioni (circa 60 milioni di euro) su pi� esercizi, in modo da far coincidere la crescita della struttura con quella di fatturato ed utili.

Il grande edificio che sorger� fra Statale e Chiese, avr� nella sua complessit� una forma dinamica, �a punta�; occuper� un’area di 95mila mq, 65mila dei quali coperti. La �notevole estensione del complesso e i suoi connotati morfologici consentiranno una percezione parziale e dinamica per frammenti dell’azienda�: il linguaggio degli architetti sta a significare che se la complessit� della struttura una volta ultimata avr� una sua logica, i vari �pezzi� che si andranno a costruire e che poi alla fine daranno l’intera nuova fabbrica, seguiranno la logica della funzionalit� per reparti fra di loro collegati da un sistema di percorsi aerei che permetter� agli operai e agli impiegati di accedere a tutte le zone dell’edificio senza mai attraversare i piazzali. In aggiunta, l’installazione di 25mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici consentiranno di ottenere una certificazione energetica di classe A con il 30% dell’energia ricavabile da fonti rinnovabili.

Come accennato agli inizi, il nuovo progetto � stato presentato sabato sera nel corso di una festa a ricordo dell’avvio ventennale della Valsir.
Con collaboratori, fornitori, clienti e rappresentanti delle istituzioni, attorno a Silvestro Niboli e signora c’erano i sette figli.
Erano in mille.
Scenografia di classe (un vecchio capannone, al soffitto drappo blu con lucine tipo stelle), ospiti eccellenti (fra gli altri Marco Melandri, pilota della Honda nel MotoGp) e con la Cesara Bonamici, volto del Tg5, a condurre la serata.

Erminio Bissolotti dal Giornale di Brescia

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