I tigli non ci sono più... e meno male

Ed ecco cosa avevamo scritto il 9 novembre del 2008.

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Erano all’incirca le 15 e la prima la botta è stata contro un tiglio sulla destra, poi ecco il secondo che fa da trampolino e la Mercedes che si ribalta e invade la corsia opposta, ruotanto e strisciando sul tettuccio.
Prima di terminare la carambola con le ruote per aria, l’auto ha fatto in tempo ad urtare la fiancata di una piccola Lancia che saliva dalla parte opposta, condotta da una signora di Sabbio Chiese che se l’è vista proprio brutta.

Dentro all’auto ribaltata due nonni col nipotino di soli quattro anni che scendevano la Valle Sabbia. L’incidente, violentissimno come accade sempre quando a fermare la corsa di un’auto è una pianta di quella stazza, è avvenuto ieri lungo la Provinciale IV a Carpeneda di Vobarno, poco prima del ponte sul Chiese che porta alla frazione di Clibbio.

Fra i tre occupanti, tutti residenti a Borgosatollo, ad avere la peggio è stata nonna Giuseppina, 63 anni, che sedeva dalla parte del passeggero, quella che ha dovuto assorbire in pieno l’urto.
Per lei il 118 ha inviato sul posto l’eliambulanza che è atterrata nel prato poco distante ed è ripartita alla volta dell’ospedale Civile.
Qui, nonostante le iniziali proccupazioni, la donna è stata ricoverata in corsia per una frattura esposta alle gambe.

Per nonno Luciano di 61 anni ed il piccolo Riccardo, qualche escoriazione e tanta paura. Per sicurezza l’equipe dell’ambulanza medicalizzata intervenuta da Nozza ha deciso per il ricovero di entrambi all’ospedale di Gavardo.
Particolare che ha reso certamente ancora più drammatica l’esperienza della famigliola, specie del bimbo, il fatto che a quanto pare la mamma è venuta a mancare poche settimane fa proprio a causa di un incidente stradale.

Il bambino ad ogni modo stava bene: “Lo abbiamo tenuto noi in auto e l’abbiamo fatto parlare finchè non sono arrivati i soccorsi” ha raccontato una coppia di testimoni residenti a Lavenone, i primi ad arrivare sul posto, dietro alla Lancia.
Sul posto i Vigili del fuoco di Salò, gli agenti della Polizia Locale del Consorzio valsabbino per i rilievi e i colleghi della Stradale per dare una mano a gestire il traffico, che si è fatto subito intenso. Entro poche decine di minuti le code chilometriche in entrambi i sensi di marcia hanno potuto muoversi a senso unico alternato.
Ci sono poi volute quasi due ore perché la strada potesse essere completamente liberata dai rottami dell’auto.