15 Marzo 2019, 09.00
Vobarno
L'intervista

Per Lancini al primo posto le opere pubbliche

di Federica Ciampone

“Un’esperienza positiva, ma non priva di difficoltà”. Così il sindaco di Vobarno descrive il suo mandato, parlando delle emergenze degli ultimi anni nelle frazioni montane e dei numerosi interventi effettuati sul territorio. Gli abbiamo anche chiesto se si ricandiderà 


Al Municipio di Vobarno incontriamo il sindaco Giuseppe Lancini, che ripercorre per noi le tappe più significative dei suoi cinque anni alla guida del paese al centro della Valle Sabbia.
 
Come definirebbe la sua esperienza da primo cittadino di Vobarno?
 
“E’ stata un’esperienza positiva, anche se non priva di difficoltà. Occuparsi di un paese vasto, che comprende ben otto frazioni in gran parte montane (Carpeneda, Carvanno, Collio, Degagna, Eno, Moglia, Pompegnino e Teglie, ndr) non è certo impresa semplice, ma sono soddisfatto del lavoro svolto”.
 
Quali sono state queste difficoltà?
 
“Negli ultimi anni abbiamo affrontato diverse emergenze dovute a violenti nubifragi e alle conseguenti frane. Ricordo, nel 2016, la frana di una decina di massi dal monte Cingolo, finiti sull’ex provinciale di Carpeneda e nel capannone della Valsir, fortunatamente senza fare vittime. Un paio d’anni prima c’erano state due frane in Degagna, e in quell’occasione l’intervento dell’Amministrazione comunale era stato rapidissimo: in circa sei ore avevamo realizzato un ponte provvisorio con alcune grosse putrelle stoccate nella mia azienda e portate sul posto da un camion della mia ditta di trasporti, permettendo così una buona viabilità nonostante i tempi lunghi dell’intervento di ripristino. Siamo intervenuti ben cinque volte sulle strade della Degagna e di Teglie”.
 
Parliamo di opere pubbliche. Quali sono le principali che avete portato a termine?

“Abbiamo realizzato il doppio delle opere che avevamo prospettato nel nostro programma elettorale. Il vecchio Palazzo comunale è stato interamente ristrutturato ed è pronto all’uso; abbiamo sistemato il tetto della Biblioteca e riguardo all’edificio sono state avanzate diverse ipotesi progettuali di miglioramento della situazione – ancora tutte da valutare - dati i costi elevati di mantenimento dello stabile.

Abbiamo sistemato il Teatro e diversi parcheggi, siamo intervenuti con lavori di manutenzione sui cimiteri di Vobarno e Degagna, abbiamo recuperato l’area dell’Isola Bella – divenuta uno splendido giardino - e abbiamo sistemato via Prada. Abbiamo potenziato gli impianti di videosorveglianza per una maggiore sicurezza del territorio. Parlando invece di viabilità, abbiamo realizzato due nuove rotonde, una a Collio e una a Vobarno”.
 
Cosa ci dice, invece, della rotatoria da realizzare a regolazione dell’incrocio tra la strada di uscita della tangenziale di Vobarno sud e la via che porta all’Itis Perlasca?
 
“La questione della nuova rotatoria coinvolge non solo il Comune ma anche la Provincia, l’Anas e il proprietario di una porzione di strada adiacente. Il progetto è già stato finanziato dal Comune e dalla Comunità Montana di Valle Sabbia; abbiamo scritto ad Anas e siamo in attesa della risposta per poter procedere”.
 
Ci sono novità sul progetto di accorpamento delle scuole elementari e medie in un unico stabile, che ha suscitato tante polemiche e preoccupazioni nei mesi scorsi, anche riguardo all’idoneità degli spazi disponibili a ospitare un tale numero di alunni?
 
“Stiamo portando avanti il progetto di accorpamento, che vale circa sei milioni e mezzo di euro – afferma Lancini. “Abbiamo reperito dei fondi per il recupero della palazzina dell’ex Itis di via Castegnino – aggiunge il vicesindaco Paolo Pavoni – che potrà essere una sede provvisoria, aggiungendo circa 600 metri quadri di spazio a quello attualmente disponibile; nel frattempo stiamo cercando bandi per risolvere il problema della mancanza di una seconda palestra. Sono tutte cose a cui stiamo lavorando attivamente”.
 
Vobarno è stato uno dei paesi pionieri nella raccolta differenziata porta a porta.
 
“Da quando abbiamo intrapreso questa scelta il paese è visibilmente più pulito; Vobarno ha raggiunto quota 88%. All’interno del Comune è ora presente anche una spazzatrice, che permette un servizio di pulizia più mirato ove necessario. Parlando più in generale del contesto di vita in paese, sono molto orgoglioso del fatto che Vobarno di recente si sia classificato terzo, dopo Verolanuova e Brescia, per qualità dell’aria e della vita”.
 
Per finire, la domanda clou. Si ricandiderà?
 
“Vorrei ricandidarmi, ma lo farò solo se riuscirò a costituire la squadra giusta. Ci stiamo lavorando proprio in questi giorni. A prescindere da quello che sarà, voglio dire che sono fiero del mio paese e delle cose che sono riuscito a realizzare: mi sono sempre impegnato a intervenire sulle piccole cose, che poi sono le prime che contano nel quotidiano, e ho cercato di creare a Vobarno un senso di comunità che spero vi rimanga anche in futuro”.
 
 


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