Ritorno alla Degagna

La frana è precipitata nell'alveo dell'Agna a metà novembre. Uno di quegli smottamenti difficli e costosi da sistemare.
Sotto la sede stradale, infatti, si era formata una vera e propria caverna: c'era da ricostruire la scarpata, ripidissima, per qualche decina di metri.

Poche ore è durato il blocco della circolazione, col permesso di transito a senso unico alternato solo per i mezzi più leggeri, con A2A che interveniva per bypassare l'acquedotto che a causa di una grossa perdita aveva esso stesso (aiutato dalle insistenti piogge) provocato la frana.

Un paio di giorni, sono poi stati sufficienti all'amministrazione comunale vobarnese per far montare sulla voragine un ponte provvisorio, forte di cinque grosse travi d'acciaio lunghe 25 metri e di un impalcato in assoni di legno, che hanno garantito il transito a senso unico alternato anche per i camion del trasporto del latte e per l'approvvigionamento delle azianede agricole a monte del blocco.

Il sindaco Beppe Lancini, in occasione di un successivo incontro avvenuto nella ex scula elementare della Degagna, l'aveva poi promesso: «Per Natale facciamo conto di ripristinare la viabilità a doppio senso di marcia».

E così è stato: la sera del 23 dicembre, la strada è stata riaperta.
Per raggiungere questo obiettivo, i mezzi adatti al movimento terra guidati dall'ufficio tecnico comunale, hanno dovuto farsi largo nell'alveo del torrente, raggiungere la base della frana e ricostruire il pendio con adeguata palificazione di sostegno.

«Dobbiamo ancora sistemare il guard rail e l'asfaltatura arriverà a primavera, con le giuste temperature per farla al meglio. L'obiettivo dichiarato l'abbiamo però raggiunto» ci ha detto Beppe Lancini, giustamente orgoglioso per come lui e i suoi sono riusciti a gestire l'operazione.

Una strenna natalizia sicuramente assai gradita da tutti gli abitanti della valle dell'Agna.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Commenti:

Vedi anche