Viabilità e sicurezza a Vobarno e dintorni

Il crocevia dei Tormini era diventato un Calvario per residenti e automobilisti. Code e rischi dovuti oltre che al pericoloso innesto verso Desenzano,  anche al numeroso traffico di mezzi pesanti, segnale che un po' di ripresa c'è.

La riapertura dà sollievo, anche se accompagnata dalla preoccupazione che parziali chiusure possano interessare a breve anche il tratto Villanuova-Vobarno. In questa maledetta ipotesi oltre all'intasamento del crocevia Tormini, avremmo, come già successo, un traffico impressionante sulla bretellina che dalla rotonda di Collio porta alla tangenziale verso  nord.

In questo caso la preoccupazione maggiore riguarda Vobarno.
Infatti sulla bretellina ci sono due accessi per entrata e uscita dal paese, su uno dei quali sorge il complesso scolastico Itis e poco più avanti gli impianti sportivi.

Faccio notare che questo collegamento alla tangenziale è un lungo rettilineo in salita/discesa,  invitante alla velocità. Poichè chiusure temporanee si sono già verificate nel recente passato, si sa benissimo quali possono essere i rischi e pericoli della situazione.
Come minoranza all'epoca avevamo segnalato la pericolosità dell'incrocio, in un paio di interpellanze avevamo chiesto di fare la rotonda e di mettere dissuasori per rallentare la velocità.

La risposta fu, che non c'erano soldi per la rotatoria e che si sarebbe fatto qualcosa per dissuadere i piloti di formula uno.
Il delegato dalla Giunta di allora, commissionò uno di quei totem che non funzionano mai e posto il limite di velocità a 70 Km orari.
Tutti sanno che sulle piste di uscita da autostrade e tangenziali c'è il limite dei 40 Km ora, a maggior ragione in presenza di un incrocio come quello di Vobarno.
Altra interpellanza e il limite fu portato a 50 Km ora.

Il problema comunque rimane.
La rotonda e i dissuasori restano la soluzione urgente da adottare a costi di fare un mutuo da parte del Comune.
Infatti basta provare a uscire dal paese tra le 7 e le 9 del mattino, oppure tra le 12 e le 13 per rendersi conto della pericolosità della situazione.

Automobili, pullman che scaricano o caricano diverse centinaia di studenti (l'Itis si è molto ampliata negli ultimi anni), parcheggio selvaggio  all'uscita di scuola, ovviamente da aggiungere il traffico di uscita dalla tangenziale. Uscire dal paese è una lotteria, i cattolici si segnano, gli altri imprecano.
E' un miracolo che non ci sia ancora scappato un incidente grave (quelli lievi non si contano). Nè pare che l'intervento della polizia locale sia sufficiente a risolvere il problema.

Ad aggravare il tutto c'è la scarsezza di illuminazione dell'incrocio quando cala la sera e il buio.
Con quei lumini da cimitero non si vede nulla, spesso capita di trovarsi di fronte a veicoli che all'ultimo minuto piantano frenate repentine che è buono se dietro al c.... non hai nessuno che ti spinge.

Segnaletica carente e poi quei faretti con annesso pannello davanti alla scuola che da anni non si accendono. Invece l'incrocio andrebbe illuminato a giorno come fanno in tutti i paesi.
Così come andrebbe eliminato parcheggio selvaggio, e risolto diversamente il problema che è frequente data la densità di avvenimenti che riguardano la zona, scuola, bocciodromo e impianti sportivi.

Si provi una soluzione provvisoria con i jersey, si facciano due dissuasori.
Non è accettabile continuare così. Se davvero ci fosse un periodo di chiusura delle gallerie, per i vobarnesi sarebbe un bel cruccio, non dimentichiamo che siamo in stagione invernale e siamo sulla rotta delle Dolomiti.

Come fatto all'epoca dei lavori bloccati della tangenziale, con l'incompiuta del ponte di Clibbio, ci batteremo perché la sicurezza dei cittadini e degli studenti abbia la priorità assoluta e una risposta rapida.

Ernesto Cadenelli - 8 dicembre 2017

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