Fra la fabbrica e il fiume: un percorso letterario lungo il Chiese

Si inaugura ufficialmente domenica 10 luglio il percorso “Il Fiume e la Fabbrica”. Un itinerario lungo la pista ciclabile fra Vobarno e Sopraponte di Gavardo. L’appuntamento è presso la biblioteca civica di Vobarno (ore 11) alla presenza dei sindaci di Vobarno, Carlo Panzera, di Roè Volciano, Emanuele Ronchi, e di Villanuova sul Clisi, Ermanno Comincioli, unitamente al coordinatore del progetto Marcello Zane.

Il progetto, che gode di un finanziamento regionale ed è stato scelto con altri sette sul territorio lombardo, intende proporre la possibilità di percorrere la pista ciclabile come una sorta di tuffo nella storia del lavoro e della letteratura. Si tratta infatti di un itinerario letterario dedicato agli scrittori del Novecento: lungo la pista ciclabile che affianca il corso del fiume Chiese, il progetto vede la realizzazione e l’allestimento di pannelli che illustrano la storia delle grandi aziende della zona, riportando pure alcuni spezzoni di racconti di quei luoghi.

La realizzazione di una guida dettagliata del percorso, la sistemazione di due punti sosta con tavoli, panchine, cestini e rastelliera per le bici; una pubblicazione con saggi e antologia di testi d una mappa per i turisti consentiranno di scoprire con nuovi occhi questi luoghi che hanno “fatto” la rivoluzione industriale valsabbina, ovvero I siti e le vestigia del Lanificio di Gavardo (1889), dei cotonifici di Villanuova (1883) e di Roè (1882), della Ferriera di Vobarno (1868) e dell’ex ferrovia Rezzato-Vobarno (1897).

Un recupero dell’identità e della memoria, fra letteratura, storia e natura, reso possibile grazie ad autori che nel corso del Novecento hanno narrato, nelle loro opere, di questi luoghi della natura e dell’anima, ma pure descritto le fabbriche che oggi costituiscono la memoria del lavoro del secolo scorso.

Inedite suggestioni permanenti, dettate dalla penna di scrittori come i gavardesi Eugenio Bertuetti (già direttore dl Radiocorriere e vincitore del prestigioso premio giornalistico “Saint Vincent” nel 1950 con Italo Calvino e Dino Buzzati) e Arnaldo Baruzzi, il villanovese Vittorino Ravasio, il gardesano Giuseppe Solito, il prandagliese d’adozione Lorenzo Gigli (critico letterario e inventore della Terza pagina preso la Gazzetta del Popolo di Torino) ed altri ancora, che nel corso del secolo scorso hanno editato racconti e volumi strettamente legati a questo angolo del territorio bresciano.

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