26 Ottobre 2019, 10.00
Gavardo
Ambiente

Ancora fumi e odori alla Fonderie Mora: «Adesso basta!»

di Redazione

In una dettagliata e articolata lettera inviata al Comune e agli enti preposti alla tutela della salute, i cittadini gavardesi denunciano lo stallo sui provvedimenti che dovrebbe adottare l’azienda


Riportiamo integralmente la lettera, corredata da fotografie, inviata all'amministrazione comunale di Gavardo e agli altri enti sovracomunali di tutela della salute.


Il gruppo cittadini residenti e lavoranti
nelle zone limitrofe alle Fonderie Mora Spa di Gavardo, ora di proprietà della Holding Camozzi, insieme ad altri numerosi cittadini gavardesi dicono basta una volta per tutte!

Dicono BASTA alla grave situazione d’inquinamento che da anni sono costretti a subire continuativamente e sistematicamente a causa dell’attività svolta dall’Azienda!
Si vedono fumi uscire dai tetti mentre non dovrebbe essere così, odori asfissianti e intollerabili rilevati anche dal monitoraggio odorigeno ufficiale svolto due anni fa, polvere nera, rumore e vibrazioni sono all’ordine del giorno ancora oggi, dopo anni.
QUANTO DOVREMO ASPETTARE ANCORA?

Nel 2017 l’Azienda ha ricevuto il rinnovo dell’A.I.A. corredata di numerose prescrizioni; pensavamo bastasse per porre rimedio alla situazione
Nonostante quest’ultime la situazione non è assolutamente cambiata e l’Azienda continua la sua attività emettendo fumi dai tetti ed odori asfissianti che sanno di ammoniaca e ferro bruciato.
Odori che in questi ultimi giorni sono stati percepiti anche a chilometri di distanza!
Noi cittadini siamo quotidianamente esposti a sostanze quali fenolo, formaldeide, alcool furfurilico e benzene, non lo diciamo noi, lo dice ARPA.

Da tempo l’Azienda ha dichiarato di aver provveduto a fare quanto in suo potere, come ad esempio sostituire la resina contenente tali sostanze,  ma di fatto, la percezione esterna, l’intensità  e la qualità dell’aria sono sempre le stesse!

Medesima situazione dicasi per le vibrazioni ed il rumore così come per la polvere nera mai del tutto scomparsa dai nostri giardini, dai nostri pavimenti e da tutto quello che viene lasciato all’aperto.

I cittadini hanno provveduto a fare quello che gli è stato detto di fare,  segnalare agli enti la situazione corredata di fotografie e delle specifiche necessarie E GLI ENTI COSA FANNO?

Gli stessi appelli e segnalazioni sono stati inviati agli enti anche dai lavoratori di Aziende che operano da anni in questa zona. QUALCUNO GLI HA RISPOSTO?

Esasperati da una situazione che non trova una soluzione concreta viene da chiedersi quale sarebbe la risposta da parte degli enti nei confronti dì singoli semplici cittadini se quest’ ultimi si permettessero di produrre fumi e odori soffocanti seppur ad un livello inferiore rispetto a quello che loro sono costretti a subire quotidianamente, ci chiediamo con quale celerità enti e autorità provvederebbero ad intervenire con sanzioni e provvedimenti!

Facciamo notare che sul territorio operano da anni numerose Aziende che lavorano nel massimo rispetto delle regole e che hanno nel tempo, sostenendo sacrifici, effettuato numerosi investimenti che hanno reso possibile una convivenza sostenibile fra lavoro dell’azienda e cittadini nel rispetto delle regole, delle norme e della legge!

Ribadiamo con forza che nel 2019 le moderne tecnologie e i numerosi studi permettono un lavoro efficiente in termini di produttività e qualità della vita di chi vive fuori e lavora dentro.
Dopo numerosi proclami sulla salvaguardia dell’ambiente e della salute non sono più assolutamente accettabili situazioni anacronistiche come quelle alle quali siamo costretti a vivere noi di Gavardo ed i paesi vicini.

Nel 2012 il gruppo Camozzi ha rilevato l’Azienda ed ha cominciato a farla lavorare senza sosta. Il tempo concesso per insediarsi, investire per la produttività e per la realizzazione di quanto necessario per la tutela dell’ambiente e della salute è stato tanto. Abbiamo atteso con pazienza di vedere i risultati, però adesso basta!

E’ ora di mettere in campo sia da parte dell’Azienda che da parte degli enti tutto quanto sia davvero utile per risanare questa annosa situazione e se fosse necessario anche con la chiusura temporanea di reparti non a norma al fine d’ interventi seri e concreti, come è già stato fatto ai tempi del commissariamento del Comune, quindi non chiediamo la Luna, SI PUO’ FARE!

Il tempo è scaduto!
La pazienza non è infinita soprattutto quando di mezzo ci sono la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini e dei lavoratori.

Cordiali saluti.

Seguono le firme di cittadini e lavoratori



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