Raggiungono quest’anno il mezzo secolo di vita i polenter di Storo, che nell’assemblea annuale hanno riconfermato i vertici del direttivo e si preparano a festeggiare l’importante anniversario con una serie di eventi
A Storo i polenter sono considerati una vera e propria istituzione. Al momento se ne contano 24, di cui quattro di recentissima investitura. Da cinquant'anni a questa parte, comunque, sono loro a fare differenza e sopratutto anche buona immagine sia in occasioni di feste che di altre manifestazioni gastronomiche e non. Annualmente si parla di almeno un centinaio di polente confezionate di cui ognuna equivale poi ad altrettante porzioni.
Quel gruppo di volontari, peraltro ben affiatati e con all'interno anche dei capi fuochi, si sono organizzati in modo da poter essere presenti anche ad iniziative fuori regione. “Siamo come una famiglia dove ognuno ha un ruolo e una parte. Poi nelle emergenze sappiamo sostituirci a vicenda senza creare dei vuoti”, confida il numero due Donato Candioli.
Nel corso del 2016 i polenter hanno partecipato a numerose manifestazioni, tra cui a Verona, Mantova, Lecco e in Alto Adige, ma sempre e solo utilizzando farina rigorosamente prodotta da Agri 90, i cui impianti sono dislocati in via Sorino poco a nord di Cà Rossa. Ma all'assemblea generale dell'altra sera i convenuti hanno parlato su quanto fatto e su quanto andranno a fare procedendo a loro volta alla nomina del direttivo. “In circostanze come queste - ribatte il presidente Zocchi - ci si parla chiaro senza ricorrere a tanti giri di parole”.
Dalla votazione sono risultati confermati il presidente Giorgio Zocchi, il vice con delega di segretario-tesoriere Donato Candioli e i magazzinieri Ermenegildo Mezzi e Salvatore Moneghini e Nico Ferretti.
La fondazione, che inizialmente faceva riferimento ai compianti Giuseppe Mezzi, Angelino Cortella e Valerio Giacomolli, oltre ai due Grassi e altri ancora, si avvale di un proprio statuto al quale tutti si devono attenere. Sempre loro dispongono di un mezzo furgonato, una infinità di taglieri e di una vasta gamma di paioli in rame in grado di sfornare da 100 a 300 porzioni per volta.
“In occasione della prossima estate, in coabitazione con la Pro loco, abbiamo in programma più iniziative legate al cinquantesimo di fondazione”, è quanto ribadisce il riconfermato segretario-tesoriere Donato Candioli.
Nel frattempo, aggiunge ancora il presidente Giorgio Zocchi, “abbiamo iscritto nel libro soci quattro nuovi “operatori” ed accettate a malincuore le dimissioni di due grandi veterani quali i fratelli Bruno e Francesco Grassi, che per ragioni di età si sono fatti da parte. Ambedue, in quasi cinquant'anni di appartenenza alla nostra fondazione, di polente sicuramente ne hanno cucinate molte”.
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