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giovedì, 16 novembre 2023 Aggiornato alle 08:00Blog - 21 grammi di psicologia

Io, una brava mamma?

di Sabina Moro
Spesso essere genitori comporta sperimentare molteplici dubbi e paure. In questo articolo ne parliamo insieme alla collega Annalisa Condini, psicologa dell’età evolutiva

"Che cosa è essere genitori: è una delle cose più difficili che farai, ma in cambio ti insegna il significato dell'amore incondizionato”.

Essere mamma è il lavoro più difficile del mondo, i dubbi sono sempre dietro l’angolo: farò bene a lasciare il mio bambino al nido o dai nonni? Sarà giusto ritagliarmi del tempo per me? Forse sono egoista… e se il mio bambino avesse bisogno di altro? Magari di meglio… Qualcosa che io non sono in grado di dargli.

Ciò che ogni bambino può avere di meglio per sé è l’ascolto dei suoi genitori.
Per capire un bambino basta ascoltarlo: comprendere il suo modo di comunicare al fine di interagire al meglio con lui e rispondere in modo pronto ed efficace ai suoi bisogni.

Ogni bambino ha un linguaggio diverso che si sviluppa durante l'interazione con le sue figure di riferimento. I neonati piangono e si muovono in svariati modi fino a che, dopo qualche anno, imparano a usare i gesti e le paroline per poi passare prevalentemente al linguaggio di tipo verbale.

E’ importante però, non dimenticarsi di ascoltare e osservare i comportamenti e il linguaggio non verbale fatto di espressioni del viso, tono della voce, contatto oculare, silenzi, vicinanza/distanza fisica ed evitamenti.

Essere una brava mamma significa fare del proprio meglio per ascoltare i propri figli e soddisfare i loro bisogni creando un ritmo nella loro vita e mantenendo una giusta routine, limitando le possibilità di andare in allarme. Se un bambino infatti sin da piccolo viene abituato a svegliarsi, mangiare, giocare e poi dormire, ricercherà tale routine e ciò gli creerà sicurezza e voglia di esplorare l’ambiente, certo che la sua mamma e il suo papà ci saranno sempre per lui e sapranno leggere le sue necessità.

E se un giorno, appena sveglio, questo bambino non potrà mangiare inizierà a piangere e i suoi genitori conosceranno già il significato di questo pianto. Non è sempre facile comprendere il linguaggio dei piccoli, ma fermarsi, ascoltare e osservare permette a ogni mamma di essere una brava mamma, anche solo per il fatto di provarci!

Alcuni consigli utili:

1. Non paragonarti alle altre mamme, ognuna ha le sue competenze e fa delle scelte in base alla sua esperienza e in base ai bisogni del suo bambino perciò non vuol dire che la sua decisione sarebbe stata buona anche nella tua. Solo tu puoi sapere cos’è meglio per tuo figlio.

2. Quando sbagli riconosci l’errore e chiedi scusa: per essere una buona mamma non è indispensabile non sbagliare mai ma passare il messaggio che sbagliare è umano e che a ciò si può rimediare, riconoscendo le proprie responsabilità. Cerca inoltre di essere coerente con quello che chiedi al bambino e con quello che fai;

3. Prenditi il tuo tempo: Ricordiamoci che avere del tempo per sé fa stare bene la mamma e, di conseguenza, anche il bambino, perché sente che la sua mamma sta bene e lui è al sicuro. Anche tu hai bisogno di ricaricarti e anche l’amore della coppia ha bisogno di essere alimentato;

4. Mostra empatia: se non comprendi l’emozione che sta provando tuo figlio in quel momento perché la consideri esagerata, sposta il punto di vista e prova a metterti nei suoi panni validando la sua emozione, senza giudizio e punizione;

5. Non cercare di essere una madre perfetta: inizia a comprendere come essere una madre può comportare situazioni di difficoltà, imprevisti, caos e disordine. Non puoi tenere tutto sotto controllo e se anche le cose non saranno perfette, cosa potrebbe succedere di così terribile?

Dott.ssa Condini Annalisa
3408883955
annalisacondini@gmail.com
Instagram: psico_bimbi

Dott.ssa Moro Sabina
3934107718
sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia


 

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