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giovedì, 21 marzo 2024 Aggiornato alle 09:42Blog - 21 grammi di psicologia

Alessitimia

di Sabina Moro
Oggi vediamo insieme cosa significa la parola \alessitimia\

L’alessitimia è una particolare difficoltà che interferisce con il riconoscimento e l’elaborazione delle emozioni sia proprie che altrui.
Più che di \non emozioni\, si parla del non saper riconoscere e non riuscire a esprimere le proprie emozioni. A differenza, la persona anaffettiva non è in grado o fa molta fatica a provare emozioni.

Dal greco \a\ «mancanza», \lexis\ «parola» e \thymos\ «emozione», dunque mancanza di parole per esprimere il proprio stato emotivo. Questo termine è stato introdotto negli anni Settanta da John Nemian e Peter Sifneos per definire alcune caratteristiche di personalità riscontrabili nei pazienti psicosomatici.

L’alessitimia si manifesta con sintomi quali:

- Incapacità a differenziare tra le emozioni e le sensazioni corporee a esse associate: tendenza ad esprimere le proprie emozioni attraverso la componente fisica (ex. tremori, nervosismo, tensione muscolare, calore..) senza però riconoscere che gli aspetti fisici sono rappresentativi dell’emozione vissuta;

- Difficoltà nel comunicare agli altri le proprie emozioni: tendenza a descrivere le situazioni entrando nei minimi particolari ma rimanendo su un piano puramente descrittivo. Quando si fa notare loro che stanno provando o possono aver provato una determinata emozione in quella situazione, rimangono stupiti;

- Difficoltà a comprendere o sentire gli stati emotivi e i sentimenti di un’altra persona con conseguente difficoltà a formare e conservare nel tempo relazioni intime;

- Povertà dei processi immaginativi: difficoltà a ricordare i sogni, e quando ciò accade, si tratta di sogni che riproducono la propria storia di vita reale. Anche le fantasie o “sogni ad occhi aperti” sono molto scarse e povere di contenuto, o associate a eventi accaduti e preoccupazioni sul proprio futuro. La persona non riesce a lasciarsi andare in immaginazioni di situazioni astratte.

I pazienti alessitimici tendono ad avere un pensiero molto razionale che li porta a vivere la realtà senza investimenti affettivi anche se, in alcuni casi, possono però mostrare scoppi improvvisi di emozioni intense, rabbia, paura, pianto. L’impressione nella descrizione è che stiano narrando la storia di qualcun altro e non un proprio vissuto.

In ambito psicologico l’alessitima non è di per sé una patologia ma rappresenta una condizione che può essere connessa a diversi disturbi psicologici quali i disturbi psicosomatici e rappresenta uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi come anoressia e bulimia, abuso di sostanze, depressione e disturbi d’ansia.

Il trattamento prevede una parte iniziale di psico educazione di tipo emotivo, ampliando la conoscenza e la consapevolezza delle emozioni (dare un nome alle emozioni, imparare a riconoscerle in se stessi e negli altri, comunicazione non verbale, aspetti fisiologici delle emozioni) attraverso l’osservazione degli altri e autoriflessioni.


Dott.ssa Moro Sabina
3934107718
sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia

 

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