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sabato, 16 agosto 2014 Aggiornato alle 12:00Aiutiamoli a crescere

Matematica in mano

di Sara Bertolotti
Nel mesi di aprile e maggio, grazie ad una collaborazione fra il "Centro per l'Età Evolutiva di Gavardo" e "Il Sassolino" di Roè Volciano, si è svolto il progetto “Matematica in mano”

Un progetto è nato dalla collaborazione tra operatori che, in modi diversi, lavorano ogni giorno a stretto contatto con i bambini e cercano, talvolta faticosamente, un approccio all'apprendimento concreto, vicino a quelle che sono le loro esperienze e i  loro bisogni, a portata di mano.

Si puó giocare con i numeri?
Può essere divertente addentrarsi nel paese delle quantità e delle forme?

E' così nata l’idea di accostare l'approccio montessoriano a quella del potenziamento della naturale predisposizione del bambino al dominio delle quantità.
Gioco, curiosità e concretezza sono state le modalità per permettere ai bambini di avvicinarsi ai concetti di numero e calcolo, di sequenzialità e di ordine, alle forme e alle relazioni che ci sono tra di esse, in maniera divertente e adeguata per ciascuno.

Il nome del progetto, breve e indicativo, rappresenta un mondo e un modo di vedere le cose.
Come permettere ad un bambino di intuire cos’è il “mille”? Certo, si tratta di un numero composto da quattro cifre, un 1 seguito da tre 0 ma… cos’è veramente il numero mille?
Quanto è grande? Per imparare ad operare con i numeri è fondamentale la possibilità di vederli e dire con le quantità concrete prima che con i simboli, con le cifre.
Ecco perché “Matematica in mano”.

In questo progetto bambini di scuola dell'infanzia e di scuola primaria hanno avuto la possibilità di manipolare quantità e grandezze e di utilizzarle per costruire, operare, fare confronti.
È stato condotto da Annalisa Schirato, coordinatrice della “Casa dei Bambini” di Roè Volciano (scuola per l'infanzia paritaria di ispirazione Montessoriana) e dalla sottosctitta, Sara Bertolotti, riabilitatrice cognitiva presso il “Centro per l'Età Evolutiva-Gavardo", di cui è referente la dottoressa Margherita Achille.

L'obiettivo principale del progetto era il  favorire un atteggiamento di curiosità e simpatia per il mondo dei numeri e delle forme, Il potenziamento, invece, degli aspetti cognitivi è stato perseguito con interventi mirati e differenziati per ognuno dei bambini presenti, nel contesto di un gruppo disomogeneo per età e abilità raggiunte.
Ciò  ha permesso di attivare percorsi personalizzati e di sfruttare le potenzialità educative del gruppo.

Partendo dalle loro curiosità, i bambini sono cambiati nel corso del progetto, aumentando il livello di attenzione e concentrazione, con  maggiore consapevolezza di  competenze che si sono rafforzate.
Ciò che non è mai cambiato è stata l'operosità: osservando i piccoli matematici al lavoro sembrava talvolta di essere di fronte ad un formicaio, dove ognuno seguiva il proprio progetto o interagiva con altri.

Importante è stata la possibilità di scegliere. Ogni bambino ha tempi di apprendimento diversi e la scelta di lavorare individualmente ha permesso loro di fare e ripetere una attività fino a quando non ne erano veramente soddisfatti, ma anche di dire momentaneamente “no” ad una proposta che non si sentivano ancora in grado di affrontare o che preferivano osservare svolta da altri.

Si ripartirà con il progetto "Matematica in mano” anche il prossimo anno scolastico a partire da ottobre, per dare la possibilità ad altri bambini di sperimentare un angolo di piacere per la matematica e per offrire una proposta di potenziamento per tutti coloro che ne hanno il desiderio.



 

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