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mercoledì, 1 ottobre 2014 Aggiornato alle 07:00Nera

Sotto al letto, la lupara

di Salvo Mabini
Minaccia il fratello con un’arma clandestina, intervengono i Carabinieri. A finire nei guai un pregiudicato trentottenne di Gardone Riviera

La segnalazione è arrivata dai vicini di casa, allarmati delle urla che non lasciavano presagire nulla di buono nella discussione animata fra due fratelli conviventi, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio, contro la persona e inerenti gli stupefacenti.

L’apprensione è aumentata in modo esponenziale quando fra le mani di uno dei due è apparso un fucile da caccia.
Così sul posto sono arrivate diverse pattuglie, quella del Radiomobile salodiano, ma anche i colleghi da Salò, Gardone Riviera e Toscolano Maderno.

Al loro arrivo il 38enne, ancora parecchio alterato, si è calmato.
Nel frattempo si era anche disfatto dell’arma, che i militari hanno presto rinvenuto sotto il materasso del suo letto.

Si trattava di un fucile da caccia artigianale
cal. 20 con matricola abrasa, canna accorciata e calciolo modificato, per rendere lo sparo a distanza ravvicinata ancora più devastante e l’arma più facile da nascondere.
Secondo quanto hanno fatto sapere i Carabinieri, l'uomo aveva addosso anche otto cartucce calibro 20.

Arma e munizioni sono state sequestrate e sono in attesa degli esami tecnici di laboratorio.
Il pregiudicato è stato invece arrestato e in virtù dei suoi precedenti penali, è stato trasferito in carcere a Canton Mombello.


 

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