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martedì, 27 agosto 2024 Aggiornato alle 09:30Tiro a volo

Veronica tinge di iride il cielo di Sopraponte

di Giuseppe Ghidinelli

Ancora una volta Sopraponte sale sul tetto del Mondo.  In passato avvenne molte volte nel mondo del motocross, mountain bike e nel mondo cinofilo. Questa volta, nel Tiro al volo, grazie ad una giovane donna

Sopraponte, la frazione Gavardese che confina con Vallio Terme, riconquista il tetto del mondo.     

È il mondo “rosa”, ora, a donare all’intera comunità Soprapontina, queste immense soddisfazioni.

 

Veronica Bertoli, nata ventidue anni fa a Sopraponte dove ha sempre vissuto e tutt’oggi vive, dopo anni di impegni importanti, di sacrifici, di allenamenti estenuanti, ha inanellato in questo 2024 una serie rilevante di successi sportivi, che l’hanno portata fino al titolo di Campionessa Mondiale.

Il suo sport: il Tiro al volo, o tiro al piattello, nelle specialità: “Compak Sporting” e “Sporting”.

 

Veronica ha iniziato questa attività agonistica ben cinque anni fa, inizialmente seguita dal preparatore atletico, noto pluricampione del Mondo: Giovanni Zamboni.

Oggi approdata in un team di atlete con sede a Foligno (Perugia) dove ogni settimana si reca, in treno, per gli allenamenti.

 

Sempre migliorando nei suoi giovani anni e sempre ottenendo piazzamenti di tutto rilievo, quest’anno ha avuto quell’esplosione di maturità sportiva e tecnica che l’ha portata da gennaio ad oggi a qualificarsi in ogni gara dei massimi livelli nazionali ed internazionali, dove su venticinque gare partecipate è salita al podio ben ventidue volte.

 

E questi sono stati i risultati più eclatanti:

- nel mese di aprile, cat. Sporting, la squadra composta da tre donne Italiane tra cui la nostra Veronica, viene selezionata dalla federazione italiana Tiro al Volo ed a Malaga in Spagna, vince il Campionato Europeo. 

- nel mese di giugno, la squadra si qualifica per il Campionato Mondiale svoltosi a Minneapolis (USA), sempre nella specialità “Sporting” e le tiratrici Azzurre conquistano il terzo posto portando a casa una medaglia di bronzo strepitosa.   

- in luglio a Foligno, nella specialità “Compak Sporting” il sovrapposto Beretta calibro 12 della nostra Veronica, disintegra il maggior numero di piattelli, Lei mette in riga tutte le Italiane anche più grandi e più esperte, diventando così Campionessa Italiana.             

- in agosto la squadra, sempre nella specialità “Compak Sporting” in quel di Csakbereny (Ungheria) fa risuonare alto in cielo l’inno d’Italia e sventolare il Tricolore e le nostre tre “dame rosa” si laureano Campionesse del Mondo.

 

Quando chiamo Veronica per complimentarmi, mi dona subito nella sua casa di via Vrenda un’accoglienza meravigliosa, pienamente condivisa con quella di papà Graziano, di mamma Michela, del fratello Alessandro, dei suoi amati nonni Gino e Angela.

 

 

 

Una famiglia che oltre ad essere storica perchè radicata in Sopraponte da molti secoli è conosciuta da tutti in Paese per l’altrettanto storica laboriosità di tutti i loro componenti, per la loro disponibilità e generosità.

 

Ma mi dona in particolar modo: quel suo sorriso autentico di giovane donna, quella sua gentilezza nei modi di parlare e di ascoltare, quella sua quasi disarmante semplicità nel raccontare queste imprese delle quali non fa sfoggio spregiudicato come molte ragazze al posto suo farebbero.

 

Alla mia domanda su come mai sia approdata a questo sport, risponde diretta: “Tu lo sai che le tradizioni venatorie della mia famiglia e di noi Soprapontini che le amiamo gelosamente sono anche queste e fanno quasi parte del nostro Dna; il resto poi, me lo hanno trasmesso nonno Gino e papà Graziano cacciatori di questa nostra vallata e il grande aiuto morale ed atletico essendo anche Lui tiratore, del mio fidanzato Nicolò.    

Dedico tutti i miei traguardi a questa mia amatissima famiglia e a tutta la mia Sopraponte.

 

Grazie Veronica, solare e cara ragazza dai sani principi; il tuo esempio è un bel fiore profumato in mezzo a tanti prati di mediocrità.


 

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