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martedì, 22 aprile 2014 Aggiornato alle 14:03LETTERE

I soldi non sono lo sterco del Diavolo, ma nemmeno la soluzione a tutti i problemi

di Dru
Perché schierarsi e con chi, se si vuole uno sviluppo sostenibile per il paese e il Lago?

Il Pregiudizio che combatte la conoscenza ha come scopo di rendere difficile l'attività della scienza, mostrando e dimostrando la malafede dell'azione dell'amministrazione nello svolgimento delle sue funzioni, in quanto la scienza non è altro che l'idea che trasforma il mondo e il pregiudizio la sua negazione.

Il pregiudizio della  comunità sarà sempre disposto a gettare fango sulla scienza, che l'amministra, ogni qualvolta gli si mostri l'opportunità, sottoforma di calunnia.

La Retorica in politica ha ancora un'influenza determinante, per questo motivo il linguaggio della politica è ridondante e sempre più lontana dai veri luoghi della decisione razionale, che ha il linguaggio rigoroso della scienza appunto.

Una volta raggiunta la  regola per il deflusso minimo, il compito è quello di contare per sorvegliare a che la regola venga rispettata e il pretesto non dovrebbe invece essere la regola, per inutili ancorché dannosissime e dissimulate battaglie ideologiche.

Decidere per  il Lago a prescindere significa uccidere il tutto per la parte, dicevo nel mio ultimo articolo, significa astrarre la parte dal tutto.

Sostituire la parte, seppur importantissima, al tutto significa al dunque contraddirsi, perché la parte non è il tutto, perché il Lago non può essere senza il contesto, perché il Lago è "del" contesto.

Il rischio attuale  di rimaner tagliati fuori dal contesto, che raggiungerà accordi e risorse invece nostra, deve far riflettere sull'opportunità di perseverare nell'errore, nell'ostinazione di condurre battaglie contro i mulini a vento.

In specifico Idro, il mio paese, manca di uno svincolo in entrata che consenta una viabilità umana e non disumana, come quella che vive oggi.

Lo svincolo, della super strada in progetto Vestone-Caffaro, se l'è aggiudicato Ponte Caffaro, proprio per i motivi detti nel precedente articolo.

Parliamo di 6,5 milioni di euro sfuggiti a Idro per quest'opera, che aggiunti ai 3,5 milioni rifiutati, nel  finanziamento della regione predisposto nell'accordo di programma, rifiutati per limiti ideologici, fanno un ammontare negativo di 10 milioni di euro, davvero un conto troppo salato per un comune che è sempre più isolato e povero di risorse.

Bravo il Melzani a Caffaro, ottima amministrazione la sua, atta ad accaparrarsi questi vantaggi strategici per la sponda nord del lago: il risultato è già visibile, oggi il caffarese, senza pregiudizi, non ha dubbi sul suo operato, se prima ne avesse anche solo avuti: sponde del lago rifatte, ciclabili e percorsi natural paesaggistici fanno da contorno ad un'amministrazione illuminata.

Ma il pregiudizio nel suo paese c'è e rimane..."lo ha fatto per far pagare il biglietto a quelli che vogliono disporsi con le roulotte sulla spiaggia, lo ha fatto per speculare", insinua il pregiudizio che si fa calunnioso, confondendo seppur ipotetici interessi legittimi dell'economia del paese con lo sterco del diavolo...

Oggi non mi schiero ancora, ma sto pensando seriamente di farlo, se la divisione sui programmi e loro punti è quella ideologica.

Se sarà così, se sarà ideologica, allora mi schiero con chi le guadagna le risorse per il lago e le sue comunità e non per chi le rifiuta, perché considero il pregiudizio ideologico l'anticamera dell'indolenza, il non fare sulle capacità di coloro che cercano di fare.

Dru

 

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