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domenica, 25 marzo 2018 Aggiornato alle 23:59Ambiente

Testa bacata

di val.
Un quintale di olio esausto è stato sversato nella “Pozza di Meder”, una delle ultime rimaste all’interno del Monumento Naturale di Cariadeghe, a Serle. Decine i volontari in campo nel tentativo di salvare i rospi

Quattro fusti da 25 litri ciascuno, di olio esausto, sversati nella pozza di Meder che serve anche alle aziende agricole della zona per abbeverare il bestiame.
La stessa che la sera precedente era stata visitata nell’ambito della manifestazione naturalistica “Notte da rospi”, ideata per sensibilizzare alla salvaguardia degli anfibi ed in particolare di quelli a rischio estinzione come i rospi.

Proprio in questi giorni, nella Pozza erano in riproduzione centinaia di animaletti.
Una mente bacata, chissà, forse indispettita dalla presenza sull’Altopiano di parecchi naturalisti, ha fatto scempio di questo angolo di natura ancora incontaminato.

Un’azione di terrorismo ambientale che ora è sotto l’occhio indagatore dei carabinieri forestali che hanno posto sotto sequestro le taniche e che cercheranno di risalire al colpevole o ai colpevoli di questo disastro.

Ieri numerosi volontari
del posto, ma anche del resto della provincia, si sono dati il cambio nel tentativo di salvare più rospi possibile dall’asfissia a causa dell’idrocarburo ed iniziare la bonifica dell’area.
Andranno comunque perse gran parte delle uova già deposte e fecondate, chissà se in futuro gli animali potranno tornare ad abbeverarsi o se anche questo angolo di natura sarà stato sacrificato all’idiozia umana.

La speranza di tutti è che i responsabili possano essere identificati
alla svelta e punici in modo esemplare.

«Il fatto che la sera prima nel sito si sia svolto l'evento "Notte da rospi" lascia pensare che tale atto indegno e vergognoso sia stato realizzato da qualcuno sia contro l'attività di salvaguardia dei rospi sia contro l’amministrazione comunale che da anni la sta portando avanti – ha detto il sindaco Paolo Bonvicini -. Mi chiedo che senso possa avere compiere un gesto di una così alta inciviltà e crudeltà che danneggia l'intera collettività».


 

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