“Nel corso del 2018 la raccolta di plasma in Trentino è stata di 24.086 sacche, con un calo di 178 confezioni rispetto all'anno precedente”. A rilevarlo è stato Franco Valcanover, presidente degli avisini provinciali, lo scorso sabato a Condino in occasione dell'annuale assemblea dei donatori di sangue, i cui delegati erano 114.
All'auditorium (ex Rivadossi e ora Polivalente) erano presenti i sindaci Butterini e Pucci, la presidente ospitante dei donatori Eleonora Poletti nonché il parlamentare di Rendena Diego Binelli.
A parlare è stato poi Gabriele Pagliarini, che dell'Avis di Brescia è il presidente. “Sono qui non solo per portare il mio saluto agli amici trentini, ma anche per concordare con Valcanover e il suo vice Zapater un protocollo d'intesa circa le donazioni che le associazioni di Condino e Storo praticano da tempo a Brescia attraverso la sede di Bagolino”.
Valcanover espone una serie di numeri che riguardano l'Avis provinciale, e avverte che gli iscritti sono 19.517, di cui 348 risultano collaboratori o ex donatori”. Delle donazioni di sangue il presidente dice: “Da noi tale approvvigionamento ha permesso il raggiungimento dell'autosufficienza, ma purtroppo non si può dire altrettanto per la raccolta di plasma, che non ha permesso il conseguimento dell'obiettivo minimo previsto dal piano plasma nazionale. I punti di raccolta hanno funzionato egregiamente grazie alla risposta dei donatori e all'impiego di personale medico e paramedico aziendale che, per carenza di personale, ha spesso lavorato in condizioni di emergenza dove a supplire è intervenuta la direttrice sanitaria di Avis del Trentino dottoressa Bassetti”.
Arriva a questo proposito la proposta di affiancare medici e infermieri di Avis alla programmazione della raccolta di sangue, proponendo per tale incombenza le giornate di sabato e di domenica.
Ancora Valcanover: “Riconosco che ci sono stati dei disagi, dovuti per lo più alla mancanza di medici in particolare su Borgo, Pergine e Arco, il che ha comportato a una diminuzione della raccolta nella periferia, mentre invece c'è stato un aumento dalla raccolta preso la banca del sangue. L'Avis del Trentino ha sempre e comunque vigilato affinché fossero assicurate le condizioni della tutela della salute dei donatori, programmando la chiamata degli stessi in numero proporzionale alla presenza di personale medico”.
Nel frattempo qualcuno in sala interviene per chiarimenti e delucidazioni e dalla cabina di regia arrivano puntualmente risposte adeguate.
A lavori conclusi, era quasi metà pomeriggio, tutti a Palazzo Belli dove la Pro Loco e la fondazione gastronomica “La Contea” avevano disposto un pranzo a base di polenta e spezzatino.