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lunedì, 26 agosto 2024 Aggiornato alle 10:10Val del Chiese

Ciao “Chechi'“ de Stor

di Gianpaolo Capelli

Antonio Zontini “Pacio “ di Storo, classe 1947, ha compiuto settantasette anni venerdì 23 agosto è sabato mattina è andato avanti

I suoi funerali oggi a Storo nella parrocchiale di San Floriano alle ore 17.30.

 

Ricordare el “Pacio” vuol dire parlare di un personaggio unico nel suo genere, per il suo vissuto artistico nel paese di Storo.

 

Nella vita si può diventare noti e famosi per tante cose, Antonio Zontini nella sua umiltà caratteriale è diventato grande per le sue interpretazioni di attore dialettale nelle commedie in vernacolo storese del farmacista dottor Nino Scaglia e del professor Gianni Poletti, fondatore de “Il Chiese, regista delle tante interpretazioni teatrali del gruppo della filodrammatica “I Coquàdar”.

 

Lui, caratterista unico, con il gruppo di interpreti  hanno saputo valorizzare i testi dei due autori: Scaglia e Poletti, con interpretazioni storiche applaudite allora e riviste sempre con piacere su Cedis Tv di Storo.

 

Senza nulla togliere a nessuno degli interpreti, el “Pacio” si calava talmente nel personaggio che interpretava tanto da guadagnarsi anche il soprannome di “El Chechì” della commedia che ha interpretato “Chechì portom pazienza”.

 

La prima commedia risale al 1977: ”An da me ca comando mi”: successo travolgente.

 

Ne seguirono tante altre fino all’ultima dell’anno scorso autore Gianni Poletti.

 

Zontini ha collaborato anche con la filodrammatica di Ponte Caffaro interpretando due commedie di Paolo Bianchi, ma il meglio come attore l’ha dato nel suo paese natale di Storo.

 

Andando a ricordare il percorso artistico di Antonio, ecco cosa scrive il compagno di tante interpretazioni di allora e di adesso Alessandro Zontini ”Panina”.

 

Nino Scaglia ha sempre scelto giusto gli attori per le sue commedie in dialetto ma con Tonino ci ha azzeccato più che con tutti gli altri. È impensabile pensare ad un’altro “Chechì” che non sia Tonino dal Pacio!

 

Lui era più amico e mattacchione con il mèche Pierolù e con il Pierino de bianco ( amici fin da ragazzi) . Io , quasi 20 anni più giovane, ho debuttato con lui facendo la parte del suo nipotino Franco nelle commedia “ Chechì portom pazienza “ che era il proseguo della prima commedia “ An da me ca comando mi” . Non vi è mai stata a Storo una recita in dialetto ( commedia o poesie) senza il Tonino.

 

Qualche anno fa tornò in scena per una breve farsa trovata nei cassetti di Nino Scaglia:” I tri avari”. Fu un grande successo, forse l’unico che ricordano le giovani generazioni. Poi ancora pause dalle scene. Di tanto in tanto si sentiva la sua voce nelle scenette dei carri di carnevale.

 

L’ultima sua apparizione in assoluto è stata con “ Pifi e co cernù “ una breve recita di Gianni Poletti . Poletti non la vide , perché morì poche settimane prima della rappresentazione che avvenne all’oratorio di Storo e al teatro di Tiarno di Sopra in occasione delle pre assemblee del Cedis.

 

Persona sempre disponibile nelle tregue che li lasciava la malattia degli ultimi anni, anche alla guida della sua ape , quando recuperava un tavolo, una credenza, un quadro o un lampadario qua e là per allestire la scena della prossima commedia da interpretare , il rifacimento dei “I Merecani” di Gianni Poletti, ma el Chechì è volato in cielo con il suo autore...

 

Va ricordato che nel periodo del Covid sia su Cedis tv che sui social de “Il Chiese” il quartetto di attori Antonio Zontini Pacio, Alessandro Zontini Panina, Flavio Zocchi e con Giannina Pasi Binde apparvero per 40 giorni con le poesie di Nino Scaglia recitate dagli attori a casa propria, anche questo per tirar su il morale.

 

Ecco come ricorda “El Pacio” l’Associazione Culturale “Il Chiese” attraverso il suo presidente Gianfranco Giovanelli e il direttivo:

“Addio Caro Tonino! I teatri del cielo ti aspettano per tante nuove commedie: an dealet da Stor. Saludane el Spezial (Nino Scaglia) e al Preside (Gianni Poletti).

To su la fanela,ciapa el bastement. Viva la manganela!" (montagna sopra Storo).

 

El Tonino faceva parte anche del gruppo dei Lanzichenecchi locali e anche loro lo ricordano così:

E’ un giorno triste per la nostra famiglia, oggi abbiamo perso un grande amico socio fondatore e compagno di mille battaglie...fai buon viaggio...Tonino dal “Pacio”

 

Non mancano le condoglianze del gruppo Alpini di Storo, di cui faceva parte.

 

La vita di Antonio Zontini semplice: ha lavorato alla Condel di Darzo e alla Lowara di Storo.

 

Da pensionato lavori campestri con coltura del “formantas” del granoturco da macinare per lui e gli amici.

 

Vicinanza forte e sentita alla moglie Clara , ai figli Alessandro e Annalisa, alle sorelle Maria Pia e Daniela , al fratello Gianbattista, ai nipoti e parenti tutti.

 

Con Antonio Zontini se ne va uno spaccato di storia locale, ma le sue interpretazioni  rimangono anche per le nuove generazioni come antologia storica visiva da archiviare.

 

Grazie “Chechì” per quanto hai dato al tuo paese.

 

 

foto 1 Antonio Zontini

foto 2 Tonino con la moglie Giannina...nella commedia

foto 3 1977 gli interpreti della prima commedia:”En da me ca comando mi”

foto 4 La locandina della commedia

foto 5 El Pacio con i Lanzichenecchi

foto 6 Tonino contadino

a seguire foto delle recite di Antonio Zontini


 

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