L’incendio si è sviluppato verso sera.
Ad accorgersene, intorno alle 21, alcuni ragazzi che scendevano lungo la Provinciale e che hanno notato un bagliore fuoriuscire dal tetto del grande ristorante, capace di ospitare 220 persone, che la sera apre solo nel fine settimana.
Sono stati loro ad avvisare i proprietari che abitano in una dependance distante solo poche decine di metri, e che non si erano accorti di nulla.
Il titolare della struttura, Stefano Butturini, che ne cura la gestione con i famigliari, ha subito chiamato i Vigili del Fuoco ed ha anche provato a darsi da fare con secchi e canna per l’irrigazione. Inutilmente.
Anche i Vigili del Fuoco giunti veloci da Vestone e poi da Salò, hanno lavorato per ore e ben oltre la mezzanotte prima di riuscire ad avere ragione delle fiamme, che si sono sviluppate in una camera da letto al primo piano, forse a causa di una stufetta difettosa, e si sono poi propagate a tutto il sottotetto grande circa 600 metri quadrati.
La difficoltà nello spegnere il rogo era dovuta al tipo di coibentazione del tetto, che da una parte garantiva ottimo isolamento, dall’altra certo non ha agevolato il lavoro dei pompieri.
A causare ingenti danni, ben oltre la copertura, la grande quantità d’acqua necessaria per estinguere le fiamme, che i Vigili hanno potuto recuperare con le pompe nelle vicina piscina.
L’intera struttura: il ristorante e il grande appartamento che ci sta sopra, sono stati dichiarati inagibili.
Disperato il proprietario, con papà Giovanni e mamma Bruna, che hanno visto andare in fumo il frutto di tanti anni di lavoro.