Emanuele Mussi, artista poliedrico
Alle ore 11 presentazione e apertura della mostra presso la chiesa della Disciplina di Roncone, nel pomeriggio alle ore 17 quella allestita presso in Centro Studi Judicaria di Tione.
Presenti il Sindaco del Comune di Sella Giudicarie Franco Bazzoli e il presidente del Centro Studi Judicaria Danilo Mussi,
A presentare le opere dell'artista di Roncone, sarà presente l'esperto e critico d'arte Alessandro Togni di Tione.
Doveva essere presente anche il direttore della pubblicazione Judicaria il professor Graziano Riccadonna, purtroppo assente per motivi di salute.
Riccadonna vuol supplire a questa sua assenza e far sentire la sua vicinanza all'artista Emanuele Mussi con quanto relazionato qui sotto, con una esaustiva spiegazione sull'artista, delle sue opere e di quanto egli ha scritto negli anni.
Ecco quanto scrive il professor Riccadonna:
Un nuovo capitolo d’arte, è quello riservato da Judicaria a Emanuele Mussi.
In questo caso non il grande artista, ma l’artista poliedrico attaccatissimo al suo paese e alle tradizioni.
Emanuele Mussi (classe 1931, da Roncone) grazie al suo grande amore per l’arte si è appassionato a una determinata forma d’arte, quella dell’intaglio su legno, di solito cirmolo o tiglio, ma, occasionalmente, anche su altri legni come noce, olivo, cedro. Una passione che viene da lontano, ma che, da quando è iniziata l’età pensionabile nel 1983 ha avuto uno sviluppo incredibile. Tanto da portare il maestro Emanuele a tenere i corsi di “bassorilievo” alla scuola del legno di Praso.
“Bisogna imparare, prima di tutto, a creare nella testa le figure e le forme da scolpire, immaginare spessori e rilievi, abbozzare il disegno sulla tavola e poi dare mano alle sgorbie. Spesso capita di cambiare il disegno originale a causa di un nodo, o di qualche particolare forma apparsa improvvisamente nel legno, ma anche per colpa di errori” spiega il maestro Emanuele. “Fin da bambino vedevo mio padre intagliare le statuine del presepio con mezzi di fortuna, o scolpirle in blocchi di gesso con un punteruolo.
Era un contadino con la passione del disegno e si era iscritto ad un corso di disegno per corrispondenza con una scuola di Torino, solo per migliorare la sua cultura. Poi il destino non ha permesso che questa passione potesse svilupparsi perché partito da casa per motivi di lavoro quando avevo solo 4 anni è tornato definitivamente a casa solo a sessant'anni. Da lì il virus del disegno e della scultura e della passione per l'arte in genere...”
Emanuele è anzitutto un appassionato cantore della propria terra, che è l’intera Judicaria.
Sulla sua terra dal 1999 ha scritto numerose opere, tra cui Valle del Chiese.-La mia Valle, notizie storiche e varie per “Edizioni del Gruppo di Azione locale del BIM del Chiese. Progetto Leader II”. Quindi per il suo comune Correndo l’Anno del Signore riguardanti la storia della Comunità ; il primo volume (1995) riguarda le pergamene dell’archivio storico di Roncone, il secondo, Il 1700 e dintorni in collaborazione con la figlia Daniela, (1996), il terzo Da Napoleone a Mussolini (2000).
Altre opere sono: Din Don Campanon, poesie dialettali ronconesi ( 1991), “Altri tempi”, Storie del passato per i nipoti del 2000 – Inverno - Primavera.(1996), “Altri tempi” Storie del passato per i nipoti del 2000 – Estate - Autunno nel 1998, All’ombra dell’aquila, premio Giuseppe Papaleoni per la narrativa 2002.
Come storico locale, Emanuele Mussi ha scritto alcune opere importanti per la memoria della sua comunità, a partire da Altri tempi. Storie del passato per i nipoti del 2000: un paio di libretti agili, sul tema delle tradizioni da conservare a dispetto dei “tempi moderni” adombrati verso l’anno 2000.
Si interessa tra l’altro di toponomastica, sempre per il suo paese di Roncone.
Per un breve periodo, sotto la guida di un bravissimo artigiano Egidio Gottardi lavora con soddisfazione anche il rame, ma il il materiale troppo costoso non gli permette di continuare a “sciuparlo”.
Il legno costava meno e così comincia ad intagliando, con strumenti del tutto primitivi, radici e pezzi di legno trovati nei torrenti e nelle slavine durante le escursioni in montagna, per poi tentare con piccole figurine, e quindi i bassorilievi.”
Ricavare una scultura da un tronco d’albero con la sgorbia rientra certamente tra le esperienze più intense che l’artigianato può offrire. Non solo l’atto creativo stesso, ma anche il contatto intimo con questo prodotto, l’esplorazione della struttura a crescita organica e il contatto con il legno e il suo profumo appena tagliato rendono la scultura su legno un’esperienza unica nel suo genere. In questo processo creativo l’utensile, la sgorbia o sgolbia, rappresenta l’estensione dell’artista: nel corso del tempo si sviluppa un rapporto intimo tra strumento e scultore.
Ed ecco le sue “creazioni” fantastiche, come gli ippogrifi alati, ma soprattutto il nostro immaginario di abitanti di montagna, i lavori tradizionali e domestici, gli animali e la caccia, sullo sfondo di panorami che richiamano le nostre foreste e le nostre montagne.
La mostre saranno aperte tutti i giorni nel pomeriggio dalle 16 alle 18.30, la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e nel pomeriggio sempre dalle 16 alle 18.30.
Chiusa il giorno di Natale , di Santo Stefano e il primo gennaio 2023.
Gianpaolo Capelli
Apertura delle mostre dal 10 dicembre al cinque gennaio 2023.
foto 1 L'artista Emanuele Mussi nel suo studio
foto 2 Locandina dell' evento
foto 3 Ultima cena bassorilievo di Mussi
foto 4 Altre opere