Discarica vobarnese
Cassonetti stipati fino all´inverosimile. Immondizia lasciata per strada. Cittadini che protestano. E un assessore che chiede scusa. Piove, fa freddo, il cielo è coperto, ma a Vobarno l´estate dei rifiuti è a dir poco bollente.
Partiamo dalle scuse. Quelle di Claudio Zanoni, capogruppo di «Uniti per Cambiare», lista al governo del paese, e consigliere con delega all´Ambiente. Arrivate tramite una lettera aperta ai cittadini, dopo che da questi erano arrivati commenti piccati: «È questa la gestione virtuosa dei rifiuti che la nuova amministrazione ha intenzione di perseguire?». E ancora: «Dove sono le promesse fatte in campagna elettorale?». O infine: «È uno schifo, la situazione è peggiorata e non si può andare avanti così».
«Cari cittadini, avete ragione! In questo periodo sono aumentati i rifiuti fuori dai cassonetti, e questo perché la raccolta e la pulizia non sono state effettuate in modo adeguato, e di questo me ne assumo tutta la responsabilità. Ma fatemi spiegare il motivo».
Ecco le ragioni: «La raccolta e la pulizia attorno ai cassonetti era affidata alla cooperativa Laghi, con contratto scaduto a giugno. Sarebbe bastato rinnovarlo e tutto sarebbe proseguito come prima. Ma abbiamo scoperto che il servizio era già incluso nel contratto con Aprica, e non ci sembrava sensato sprecare 30.000 euro per una prestazione che, già pagata, ci è dovuta».
Quindi, non è stato rinnovato l´appalto.
«Abbiamo invece chiesto ad Aprica il rispetto del contratto sottoscritto. Hanno accettato. Ma lo svuotamento dell´indifferenziata avviene tuttora una volta sola a settimana, al sabato. E così negli altri giorni c´è l´accumulo dei rifiuti».
Allora il Comune ha incontrato i dirigenti di Aprica, e dopo lunghe trattative questa ha accettato le richieste del municipio: due svuotamenti a settimana con relativa pulizia attorno ai cassonetti, serate formative e informative ai cittadini e maggior controllo sul territorio, con venti uscite con macchine civetta per filmare gli irriducibili. In cambio a settembre saranno ridotti i cassonetti, con attenzione a farlo senza disagi. E aspettando Aprica, il secondo servizio settimanale di pulizia sarà a cura degli operai del Comune.
Ma dopo le scuse e le soluzioni, ecco la tirata d´orecchi.
«Ci dispiace che questo disservizio evidenzi lo scarso senso civico di una parte dei vobarnesi: l´abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori denota una mancanza di rispetto per l´ambiente, per Vobarno, per i cittadini.
E ogni nostro sforzo risulterà vano se non sarà accompagnato dall´impegno del singolo cittadino. In attesa di un sistema alternativo all´esistente - il porta a porta sostituirà i cassonetti a calotta - evitate di insozzare strade e parchi».
di Massimo Pasinetti - da Bresciaoggi