Da ormai sedici anni l’Associazione Culturale “Choros”, presieduta da Gaia Mombelli, propone questo importante festival di cultura canora, organizzato e supervisionato artisticamente da Walter Spelgatti.

Come ha ricordato proprio Gaia nel presentare l’evento in una Chiesa gremita di persone, il canto della stella è una tradizione culturale unica in Lombardia, che testimonia l’inculturazione della sensibilità cristiana nelle precedenti tradizioni popolari. “Il canto della stella aiutava a passare con un po’ più di gioia, calore e speranza nel cuore, il buio e freddo inverno” - ha sottolineato.

In effetti, la gioia e il calore evocati dalla presentatrice si sono percepiti durante tutta la serata in cui hanno cantato a turno la loro versione della Stella i cori di Agnosine, Comero, Mura, Pompegnino e Tignale. “La stella di Betlemme ci ricorda – ha commentato il parroco don Nicola Signorini – che Gesù Cristo non solo è nato, ma che dobbiamo sapere della sua nascita”. La stella è un promemoria per noi uomini in cerca della luce di Dio. 

A rendere il clima ancor più gioioso e intenso ci ha poi magistralmente pensato l’ospite d’onore della serata, Charlie Cinelli, che, fra un coro e l’altro, ha allietato i presenti con alcune sue canzoni collegate al senso del Natale: “El papagalì”, “La monega”, ecc... L’entusiasmo di Charlie si è trasformato, infine, in raccolta e silenziosa commozione quando ha cantato “Che bèla la lüna”, canzone a cui l’evento era ispirato. 

Alla manifestazione erano presenti anche il Sindaco di Bione, Franco Zanotti insieme all’amministrazione comunale (a cui Charlie ha dedicato uno speciale medley al termine della manifestazione), il consigliere regionale Floriano Massardi e il presidente della Comunità Montana Giovanmaria Flocchini. Il tutto si è concluso con la famosa polenta taragna del Gamana, condivisa presso l’Oratorio.

La registrazione di questo evento verrà trasmessa nei prossimi giorni da Teletutto.