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venerdì, 11 gennaio 2008 Aggiornato alle 00:00Scuola Materna Gavardo

Lavori d'ampliamento in dirittura d'arrivo

di c.f.
Sono in dirittura d’arrivo i lavori di ampliamento della scuola materna G. Quarena di Gavardo. All'edificio esistente è stata aggiunta una nuova ala per allargare gli spazio a disposizione per la didattica e le attività libere.
Due nuove aule e i relativi servizi, la zona mensa e gli spazi per l’attività libera. C’è tutto questo nella nuova ala della scuola per l’infanzia “G. Quarena” di Gavardo.
Sono, infatti, in dirittura d’arrivo i lavori di ampliamento della scuola materna gavardese. L’edificio necessitava di un allargamento degli spazi per la didattica e le attività libere, visto anche il crescente numero di domande d’iscrizione.
La nuova ala dell’edificio, direttamente attaccata alla parte già esistente, copre una superficie di 450 metri quadrati.
«I lavori d’ampliamento – riferisce Sergio Franceschetti, presidente della fondazione che ha in gestione la scuola dell’infanzia – sono iniziati a maggio dello scorso anno ed ora sono in fase di ultimazione. Si stanno dando proprio in questi giorni gli ultimi ritocchi».

Un investimento di portata considerevole, 600mila euro a carico del Comune, perché l’area e l’edificio sono di proprietà comunale.
«A noi come fondazione – prosegue Franceschetti – spetta l’arredo delle aule, e non appena il comune ci darà il benestare la parte nuova sarà completamente arredata, e quindi messa da subito a disposizione dei bambini e delle insegnanti, già nel corso di questo anno scolastico».
I bambini iscritti alla scuola materna “G. Quarena” di Gavardo sono attualmente 134, suddivisi in cinque sezioni. A prendersi cura di loro sono undici persone, chi a tempo pieno e chi part-time: sette insegnanti e quattro di personale ausiliario, tra cui due cuoche, perché l’asilo è dotato di una propria mensa interna.
La nuova ala, illuminata di ampie vetrate, renderà l’intera struttura molto più funzionale. Le nuove aule e lo spazio per le attività libere permetteranno alle insegnanti e ai bambini di intraprendere anche nuove attività didattiche che richiedono più spazio.

 

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