Chiusura del reparto nascite, quale impegno dei sindaci?
In merito alla chiusura del punto nascite all'Ospedale di Gavardo ci scrive Gian Paolo Mora, capogruppo di "Amiamo Gavardo". Pubblichiamo volentieri
Caro Direttore,
la chiusura del reparto nascite dell'ospedale di Gavardo meriterebbe quantomeno la stessa attenzione, lo stesso dibattito, suscitato dal depuratore del Garda.
Le duecento nascite annuali gavardesi non bastano agli standard metropolitani milanesi e ci chiediamo a cosa serviranno i milioni di euro di investimenti sul nostro ospedale se poi da Bagolino, per partorire, bisognerà raggiungere Desenzano o Brescia.
Il calo demografico che attanaglia la società europea è frutto di tante cause, alle quali possiamo far fronte in modi differenti, ma il più immediato è avere un nido vicino, accudente e professionale come quello che per molti anni ha reso Gavardo una gemma brillante nel mare azzurro verde della sanità lombarda.
Riflettevo su come si sono ridotti i nostri Sindaci, non solo quello gavardese, se fino ad oggi non hanno mostrato il necessario impegno per scongiurare tale chiusura.
Ing. Gian Paolo Mora
Capogruppo "Amiamo Gavardo"