Addii, ricordi e sorrisi
L’addio a Claudia e ad Anna Tedoldi, 80 anni fa il bombardamento di Gavardo, Cèco Maioli scrive, Teresio Olivelli, lo spettacolo dei ragazzi di Soprazocco, 5 compleanni e vari eventi.
1) Una marea di persone ha dato l’addio a Claudia Pozzani, abbracciando il marito Mario, la sorella Margherita ed il fratello Gianni, la figlia Sara ed il genero Alberto.
Tutti hanno pensato ad Andrea, Marta e Mattia, i nipoti che Claudia ha amato e che dal cielo proteggerà per sempre: sono certo che conserveranno nel cuore la dolcezza ed i valori che la nonna ha donato loro.
2) La comunità gavardese ha salutato Anna Tedoldi, moglie di Franco Agostini e sorella del mitico Piero e di Gino, papà dell’amico Teddy. Ricordo che, quando con i miei familiari abitavo nel “grattacielo”, spesso ci recavamo a fare le compere presso la salumeria-drogheria gestita da Anna col marito. Era strapiena di prodotti e di specialità, ed a Natale acquistavamo l’anguilla marinata, di cui eravamo ghiotti io e mia nonna Margherita. La bella bottega era situata sotto i portici di Piazza Zanardelli: accanto c’era la cartoleria della signora Rizzi e poi quella del valente pittore Silvio Venturelli. In quella casa aveva abitato la venerabile Elisa Baldo, fondatrice della congregazione delle Umili serve del Signore. C’era poi il negozio di tessuti e abbigliamento “Novitex” di Dalmazio Tedoldi, simpatico papà della mia amica Laura. Anna, dall’aspetto minuto (mi ricordava mia zia Giulia) era sempre presente nella salumeria-drogheria, era gentile e precisa nel proprio lavoro. Ho saputo di una famiglia che era in gravi difficoltà economiche e non poteva pagare alcuni prodotti utili a guarire una persona; Anna non ha esitato un attimo ad aiutare quella gente ed ha esclamato: «Pagherì quand che püdì.». Il marito Franco è sempre stato un esperto apicultore, dalle quali ha sempre ricavato un miele eccellente. L’amico Antonio Abastanotti ricorda che Anna da ragazza aveva recitato, verso la fine del 1947, nell’operetta tutta al femminile “La piccola olandese”. C’erano state delle repliche sempre affollate presso il Salone Parrocchiale Pio XI: solitamente le ragazze rappresentavano le recite presso il Teatro di Casa San Giuseppe. Antonio inoltre racconta che la sua cara moglie Maria aiutava in negozio, stimata dai proprietari e dai clienti: era contenta di questo lavoro, che le dava anche modo di essere a contatto con tanta gente. La Messa è stata celebrata da don Luca Pernici e don Luca Galvani (giunto da Gussago) e presieduta dal parroco don Italo (corre voce che sere fa abbia sventato un furto in canonica…quasi come don Matteo!). I bravi coristi hanno dedicato ad Anna la stupenda canzone tratta da “Fratello sole sorella luna”
“Dolce è sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore
dolce è capire che non son più solo
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me
dono di Lui, del suo immenso amore…”
Al termine, la nipote Gabriella ha letto un breve, struggente pensiero e la nipote Anna Agostini ha ricordato la nonna (Anna come lei) con pensieri che hanno commosso tutti.
“Cara nonna, ho cercato le parole per salutarti in questo giorno così difficile per tutti noi e ho quindi pensato di partire proprio dalle ultime parole che mi hai detto lunedì, quando ci siamo salutate, senza sapere che sarebbe stato per l'ultima volta. Mi hai detto «Tutti noi abbiamo una storia da raccontare.». E la tua, di storia, cara nonna Anna, è davvero speciale: parla di una persona umile, buona, gentile, caparbia, che ha saputo spendere la sua vita a servizio della propria famiglia. Parla di una fede semplice ma ardente, di tanti sacrifici fatti senza lamentarsi ma, soprattutto, di un amore profondo, sincero, durato una vita intera, per il tuo adorato Franco. In questo momento in cui il distacco fa male e il disorientamento iniziale cede il posto alla consapevolezza di un saluto umanamente definitivo, non può che prendere spazio anche un sincero senso di gratitudine per il tempo, una vita, trascorso insieme. Ripenso alla mia infanzia, con le estati trascorse tra la tua cucina e l’orto, quando uscivo dicendo «Vado di là dai nonni», senza che il confine tra la nostra casa e la vostra esistesse davvero. Penso poi agli anni dell’adolescenza, quando il passare per un saluto non era più un appuntamento quotidiano, ma ogni volta che mi vedevi ti aprivi in un sorriso dicendomi «Anna! Grazie che sei passata a salutarmi.». Ma è solo in questi tempi più recenti, quando per te la fatica dell’età avanzava incalzante mentre per me e per tutti i tuoi nipoti la vita fioriva sugli anni più belli, che ci hai donato gli insegnamenti più preziosi. Niente frasi fatte, niente grandi cose, ma piccoli gesti quotidiani, esempio reale di una vita ricca saputa vivere in pienezza, nella semplicità. Da buona moglie di apicoltore, hai sempre lavorato instancabilmente, come una piccola ape operaia, senza per questo farti vanto del tuo impegno, e senza accorgerti che tu, per il nonno, ma anche per tutti noi, sei sempre stata l’ape regina. Hai tenuto fede alla promessa del ‘per sempre’ fatta al nonno ormai più di 66 anni fa con una devozione inspiegabile a parole... Ma chiunque abbia avuto la possibilità di vederti, ancora oggi, mano nella mano con il tuo Franco, con lui che ti accarezza il mento e tu che lo guardi con lo stesso sguardo di una ragazzina per la quale il tempo è ancora fermo là, come se non fosse trascorsa una vita intera, ha avuto la dimostrazione che l’amore, quello vero, dura per sempre. Quante persone sono passate a trovarti in questi giorni e su quanti volti, dietro agli occhi tristi e increduli, è comparso un sorriso spontaneo quando ti ricordavano come la persona generosa e accogliente che sei stata. Nella tua semplicità, sei riuscita a entrare nel cuore di tanti, guadagnando un affetto sincero e duraturo. «E’ stata la nonna di tutti» mi ha detto qualcuno in questi giorni: è proprio così. Una nonna, una mamma, che ha sempre saputo mettere gli altri prima di sé stessa. Grazie, nonna, per il grande esempio di vita che sei stata per tutti noi. Porteremo nella mente e nel cuore la fermezza delle tue decisioni, la gioia nel tuo sguardo quando vedevi uno di noi tuoi adorati nipoti (e non parliamo dei pronipotini!) e i tanti ceri accesi, presenza costante in tutte le nostre prove. Non ti ricorderemo perché hai fatto grandi cose nella tua vita, ma perché hai saputo rendere grandi le cose piccole, preziosi i momenti più semplici, perché hai dimostrato che volersi bene è possibile ed è davvero la cosa più importante. Dopo il matrimonio, quante volte, convinta, guardandomi negli occhi e stringendomi la mano mi hai detto «Vogliatevi bene, mi raccomando!». Ecco, nonna, se oggi siamo tutti qui e ci vogliamo bene tra noi, in questa grande, numerosa famiglia che tu e il nonno avete costruito nella vostra lunga vita insieme, è perché per prima tu hai voluto bene a tutti noi. Grazie nonna: da oggi siamo noi a dire a te «Passa per un saluto» e quando ci guarderai da lassù e noi ti vedremo nello sguardo del nonno, nella forza della zia Luciana e nel nostro essere qui tutti insieme, oggi, ci troverai col sorriso a dirti «Grazie che sei passata».”
Nel rileggere queste parole son qui che piango ancora. Mando un grandissimo abbraccio ai familiari, nipoti e pronipoti tutti!
3) Mi ha commosso anche leggere del concerto a Vallio Terme in ricordo degli Alpini Matteo Fumana e Rosario Ferandi, con il coro alpino “Rigoni Stern” Valle Sabbia Valtenesi diretto dal maestro Paolo Pasini, con la partecipazione del coro “La Valle” di Vallio Terme, nel quale cantavano tutti e due. Stupenda l’idea degli Alpini guidati dal capogruppo Giuseppe Montagni!
4) Quest’anno ricorre l’80° anniversario del tragico bombardamento di Gavardo, avvenuto il 29 gennaio 1945. Per ricordarlo la Città di Gavardo, col patrocinio della Comunità Montana Valle Sabbia, propone una serie di iniziative. Sabato 25 gennaio al Museo nella Sala Bruni Conter alle ore 17 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Immagini della nostra storia in memoria dell’80° anniversario del bombardamento” (orari apertura da lunedì a sabato 10-12/15-17, domenica 9.30-12.30/15-17, mercoledì 29 gennaio 10-12). Domenica 26 gennaio da Piazza Marconi si svolgeranno le visite guidate sui luoghi del bombardamento con gli encomiabili testimoni Antonio Abastanotti e Luigi Orlini. Al mattino ore 10.45-12.30 e al pomeriggio ore 14.15-16 (iscrizioni cultura@comune.gavardo.bs.it / 0365.377462 (max 20 persone a turno). Mercoledì 29 gennaio alle ore 20 si svolgerà la solenne Celebrazione nella Chiesa Parrocchiale ed alle ore 21 in Piazza De’ Medici la Commemorazione Civile in ricordo delle vittime del bombardamento, alla presenza di Autorità Civili e Religiose, delle Forze dell’Ordine, della Banda Viribus Unitis e delle molte Associazioni. Dopo il saluto del Sindaco e prima degli studenti dell’Istituto Comprensivo e della Scuola Parrocchiale, ho avuto l’onore di preparare il discorso commemorativo…spero di essere all’altezza…
5) Il Periodico Sezionale “Monte Suello” nelle Lettere al Direttore ha pubblicato questo scritto del mitico Francesco Maioli (Cèco) intitolato “L’amicizia di Cecco.” Eccolo: “Mamma Rosine vedova Mattia Foschiatti, 88 anni a ottobre, disse a sua figlia Mariucci: «Voglio andare a Gavardo a salutare Cecco Maioli». Il 21 agosto i coniugi Mariucci e Roberto da Taboga di Gemona nei fine settimana, ad aiutare sono venuti a trovarci, ma mamma Rosine no, forse per l’età avanzata? Con un grosso nodo alla gola non sono stato nemmeno capace di dire grazie a sua figlia. Abbiamo comunque fatto festa grande: dopo l’aperitivo nella Trattoria ‘Piazza Grande’ in Gavardo, siamo saliti in Monte Magno a pranzo da Bussi. Noi Alpini di Gavardo, con il terremoto del 6 maggio 1976, siamo partiti per i turni di una settimana con l’ANA Nazionale. Così per due anni consecutivi. Col nostro Gruppo siamo andati ancora più anni, nei fine settimana, ad aiutare le famiglie bisognose. La casa della famiglia Foschiatti per noi gavardesi era il punto di riferimento, tant’è vero che per un breve periodo io e Pierino (Guatta) abbiamo dormito con loro in una baracca, insieme a nonna Giovanna, ai coniugi Mattia e Rosine, alle figlie Giannina e Mariucci. L’avevamo battezzata la ‘Casa Madre’. Da allora siamo sempre stati in contatto: è bello che dopo così tanti anni da quel disastro di morte, mantenere ancora un’amicizia affettuosa e fraterna. Verso l’autunno del ’76 Mariucci, nonna Giovanna e il cugino Enzo Rizzi si erano trasferiti a Gavardo in casa di Luciano Goffi, con le due mamme Rosine e zia Nina che si alternavano per la logistica. I due giovani andavano a scuola a Salò. A metà dicembre nonna Giovanna e Mariucci sono rientrate in Friuli, mentre Enzo e gli altri sono rientrati a fine anno scolastico: lui è diventato ingegnere, lei ha proseguito gli studi di Ragioneria. A marzo 1979 si è sposata Giannina e siamo stati invitati a festeggiare. Ha avuto due figli: Fabio che ha militato negli Alpini, Mauro che ha frequentato l’Accademia a Modena e ora è Maggiore degli Alpini a Udine. Nell’ottobre 1983 si è sposato Tiberio Persavalli con la giovane friulana Carla Copeti che si è trasferita a Gavardo. A distanza di tanti anni, non è mancato anche di partecipare a più riti funebri di coloro che sono ‘andati avanti’.”
Il mitico Cèco mi ha inviato questo messaggio: “Maestro John, non ti è mai capitato di vedere alla TV sul piazzale antistante al Palazzo Chigi, sui lati del portone centrale di Montecitorio, due sentinelle che quando entrano i politici scattano sull’attenti, e loro non rispondono al saluto e non le guardano, tranne Sergio Mattarella che gentilmente risponde al saluto con una lieve alzata della mano destra. Tutti gli altri entrano con la testa bassa o stanno telefonando, oppure entrano dialogando tra Senatori, Parlamentari e Deputati. Oltre a questa grave mancanza, quando i conducenti dello Stato quando caricano i Governanti, si vedono salire nell’auto senza allacciare le cinture di sicurezza, poi la legge dice che è uguale per tutti! Cordiali saluti Ceco Maioli” Grazie caro Cèco: credo che non ci sia bisogno di alcun commento a quanto scrivi.
6) A proposito di alpini, sono felice che venerdì scorso il Gruppo Alpini di Salò abbia ricordato il beato Teresio Olivelli, alpino e partigiano delle Fiamme Verdi, a 80 anni dalla morte nel lager, con la presentazione del libro “Teresio Olivelli: Ribelle per Amore” del bravissimo Anselmo Palini. Teresio Olivelli scrisse la celebre “Preghiera del Ribelle” che rappresentò un grande sostegno per quanti nella clandestinità erano impegnati nella lotta per la libertà. Padre David Maria Turoldo ha indicato Olivelli come «uno degli uomini più intelligenti che io abbia mai conosciuto, un giovane meraviglioso» e don Primo Mazzolari lo ha definito «lo spirito più cristiano del nostro secondo Risorgimento». Olivelli aveva esortato a contrastare il nazifascismo, poiché «non vi sono liberatori, ma uomini che si liberano», come a dire che di fronte al male ognuno deve fare la propria parte senza aspettare interventi salvifici. È quanto sosteneva anche don Mazzolari in “Impegno con Cristo”, quando scriveva che non ha senso avere le mani pulite se si tengono sempre in tasca.
7) Ho assistito allo spettacolo “Non ci ho capito un tubo!”, la nuova commedia dei ragazzi dell’Oratorio di Soprazocco. Teatro Salone stracolmo, che bello! Recitavano anche due attori che hanno partecipato al Gruppo Teatrale Gavardese, Mattia Zanelli e Francesco Poletti. La storia, che mescolava italiano e dialetto, raccontava in modo ironico la balzana idea del maxidepuratore del Garda. Ritmo travolgente, comiche battute, veloci cambi di scena (anche tra il pubblico), proiezione di un video (con la straordinaria e simpatica partecipazione del sindaco Comaglio), colpo di scena finale: cosa si vuole di più? Diego Savoldi, ingegnere con la testa e teatrante col cuore, appassionato di videomaking e regia, cinema e montagna, mi ha gentilmente inviato il cast scritto in modo divertentissimo.
“Personaggi e Interpreti.-
Sindaco: Alex Poli. Politico di trincea come pochi, attento ai “bisogni” della comunità (in tutti i sensi). Un solo aggettivo per descriverlo: “esimio”!
Assessore: Federica Poli. Puntualità e dedizione alla causa sono il suo mantra, mantiene i piedi saldamente ancorati a terra, anche nella peggiore delle evenienze secessioniste!
Negoziante: Mattia Zanelli. È l’influencer che tutti ci invidiano, tra un etto di mortadella e una fetta di Caprice des Dieux è in grado di spostare le opinioni delle folle!
Moglie del negoziante: Marialisa Cargnoni. Stratega nella stanza dei bottoni della società, la vera mente dietro l’idea assurda più concreta dai tempi di Napoleone III.
Cliente freddolosa: Gentille Rovida. L’inverno avanza e il freddo va combattuto: c’è chi alza il termostato…chi il gomito!
Cliente freddoloso: Lorenzo Maruelli. C’è chi prende il discorso del riscaldamento davvero sul serio, e trova la sua soluzione: flessioni, una marea di flessioni!
Cliente freddolosissima: Angelé Rovida. Sì sì sì sì, non c’è che dire: la voglia di fuggire all’estero, magari ai Caraibi, c’è. Ma poi chi pensa al cane?
Usciere: Sara Gamba. Distinta ed elegante, pronta a coordinare in compostezza la moltitudine di sudd…ehm, di cittadini che affollano il palazzo del potere!
Ragazza rivoluzionaria e atleta: Anna Poli. L’azione è il suo mestiere, a colazione mangia pane e lotta! Ma il pomeriggio si rilassa e, nonostante sia un po’ “en giande”, va a percorrere km di corsa!
Atleta di Prevalle: Gloria Venturelli. Sa tutto ciò che è successo in quel piccolo paese confinante ma, tra uno squat e uno skip, stenta a crederci: sarà vero poi?
Ragazza rivoluzionaria: Nicole Apollonio. Pronta a tutto per la causa, anche a legarsi ad un palo, o scrivere sugli striscioni che “ciò che amiamo, va difeso!”
Ingegner Turbini: Mario Piccoli. Il conte Mascetti ha un erede: eccolo, il nostro giovane ingegnere, il funambolo delle conferenze…come mena lui la polenta non c’è nessuno!
Signora delle pulizie: Lorenzo Bertocchi. Mamma mia, here I go again
My, my, how can I resist you? Ed è subito Woodstock!
Paggio: Filippo Delai. Ogni evento solenne ha bisogno di cura dei dettagli, di portamento ed esperienza! Chi meglio del saggio della compagnia per questo compito!
Uomo sul water e giornalista de “Le Figaró”: Francesco Poletti. Cerca di spingere fuori con forza la m…, vera insidia di questa storia, ma quando si tratta del suo lavoro è preparatissimo!
Tecnici Audio, Luci e Video.- Luigi Piccoli e Alessandro Rovida. Eroi del mixaggio, giocolieri delle luci, incantatori di led, dj sapienti, registi della corrente…base solida di questo spettacolo!
Sarte.- Franca e Mirna Ferrari. Mani sapienti le loro, che fanno di tanti piccoli pezzi una cosa sola, conferendo vita a ciò che prima era solo un pezzo di semplice stoffa!
Acconciatrice e Truccatrice.- Mary Palanca. Alchimista del capello e fine pittrice del trucco! Nei momenti che precedono lo spettacolo, agisce sugli attori come gli spinaci su Braccio di Ferro!
Drammaturga.- Alba Pavoni. Seneca diceva “La vera ricchezza è la capacità di godere di quello che si ha”. E Alba scrive un testo che ci da molto, e ci lascia un po’ più ricchi di prima!
Regia.- Diego Savoldi. Impasta ingredienti di primissima qualità, e come un fornaio, si gode il fragoroso profumo del pane che prende forma sul palcoscenico!
Cantrice e Menestrello.- Ramona Andreis e Luca Rassu. Aprono il sipario con la loro musica d’autore, colonna sonora viva degli anni del Presidio 9 Agosto!”
Le offerte libere sono andate all’Oratorio di Soprazocco e al gruppo “Mamme del Chiese”. Lo spettacolo sarà replicato sabato sera 25 gennaio al teatro di Muscoline e sabato 22 febbraio al teatro di Prevalle.
Approfitto per ricordare che domenica 9 febbraio alle ore 18 nel teatro Salone di Gavardo il “Presidio 9 agosto” invita allo spettacolo “Libera uscita” con Paola Rizzi a sostegno delle iniziative contro il progetto del mega depuratore del Garda.
8) Lunedì auguri all’alpino Gianpietro Facini ed a mio cugino Emilio Comini di Salò (classe 1946).
Martedì compie gli anni in cielo il mio coscritto e amico Gianni Faini (21 gennaio 1952-19 giugno 2003).
Giovedì auguri a Daniele Meschini, che abita nella “mia” Livemmo con la simpatica mamma Graziella (che saluto). Daniele è una persona piena di idee: ama scrivere e fotografare, con l’Associazione culturale “Riflessi di Luce” propone il bel Lunario e si impegna per il riconoscimento della disabilità e della diversità come valore. Auguri Daniele, spero di incontrarti a Livemmo quest’estate (se ghé só amó…).
Venerdì auguri e tanti sorrisi alla bella e scatenata Sofia Comini, figlia di Sandra Moraschetti e di mio nipote Stefano: non studiare troppo, mi raccomando!
Alcuni eventi:
* oggi, domenica, a Bagolino ore 17 la simpaticissima Compagnia teatrale “I Maläoä” (dopo il successo di “Portóm päsienzä!! Englom stä desgrasiä miä tegnilä!!”) nella commedia in 2 atti “La bale le ghà le gambe cürte” (obbligo prenotare presso “La casa da Paola” in Piazza Marconi) repliche venerdì 24 e venerdì 31 ore 20 30 e domenica 2 febbraio ore 15.30)
* mercoledì a Gavardo al Centro Sociale di via Mangano dalle 14.30 alle 16.30
laboratorio del cuoio con il mitico Cisco
* mercoledì a Gavardo in Oratorio nel salone al 1° piano ore 20 Torneo di Burraco 4 smazzate: 3 turni Mitchell, pausa con lauto rinfresco, 1 turno danese, 15 € a coppia, iscrizioni: Mariagrazia 3475616298, Mariangela 3467829964, Giovanni 3394996199 (solo messaggi WhatsApp) stop al raggiungimento di 23 tavoli
* giovedì a Vobarno in Biblioteca ore 20.15 “Prendere decisioni, quanto siamo consapevoli?” con la Psicologa Federica Podda (per “Emotiva-Mente” incontri a cura dell'Università dei Genitori)
* venerdì a Villanuova al teatro auditorium “Eleonora Duse” ore 20 film “The gift” per “Cinema d’altri mondi” rassegna sulle migrazioni proposta dal progetto SAI di Comunità Montana di Valle Sabbia e gestito da Cooperativa Area Migranti e migrazioni (proiezioni gratuite in lingua originale con sottotitoli in italiano)
* sabato a Gavardo al Museo nella Sala Bruni Conter ore 17 Inaugurazione della mostra “Immagini della nostra storia in memoria dell’80° anniversario del bombardamento” (orari apertura da lunedì a sabato 10-12/15-17, domenica 9.30-12.30/15-17, mercoledì 29 gennaio 10-12)
* sabato a Muscoline nel teatro ore 20.30 “Non ci ho capito un tubo!” bella commedia dei ragazzi dell’Oratorio di Soprazocco (ingresso a offerta libera, il ricavato andrà all’Oratorio di Soprazocco)
* domenica a Gavardo in Oratorio Festa di San Giovanni Bosco: ore 10.30 Messa solenne in parrocchiale, ore 11.30 Marcia della Pace con sbandieratori e il drappo “Tessere Comunione”, conclusione con Angelus in Oratorio, ore 12 Pastasciuttissima primo-secondo e contorno (prenotare entro giovedì 23/1 al Bar Oratorio o Laura 333.6945472 Adulti 10€, bambini 5€) ore 15 giochi per tutti i bambini, ore 16.30 Merenda per tutti, ore 17.30 Vespri Solenni in Santa Maria per Catechisti, Educatori e tutta la Comunità (sabato 8 febbraio al Salone ore 20.45 “Te Le Canto”)
* domenica a Gavardo da Piazza Marconi visite guidate sui luoghi del bombardamento con i testimoni Antonio Abastanotti e Luigi Orlini, ore 10.45-12.30 e 14.15-16 (iscrizioni cultura@comune.gavardo.bs.it / 0365.377462 (max 20 persone a turno)
* domenica a Polpenazze nella Sala Consiliare ore 20.30 “Te recordet i temp endré” con Andrea Giustacchini, John Comini, Luca Lombardi e la partecipazione straordinaria di Santino Maioli (canzoni della tradizione popolare condite da racconti e battute in dialetto per trascorrere un’ora in allegria e leggerezza)
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) Claudia Pozzani (la seconda in piedi da destra) alla gita a Roma nel 2018
2) Anna Tedoldi (a sinistra) col marito e alcuni familiari
3) Cèco Maioli accanto all’amico Antonio Abastanotti ad un evento del CAI Gavardo
4) Gli scatenati attori di Soprazocco
5) I comicissimi sindaco e assessore
6) Gianpietro Facini da alpino a Re Magio
7) Mio cugino Emilio con alle spalle mio fratello Dino a Livemmo nel 1961
8) Daniele Meschini in… mostra