Caro Angiolino
Il Cse Arcobaleno della Coop. La Cordata lo ricorda con affetto e lo ringrazia per i momenti spesi per le persone più fragili
Caro Angiolino,
Ci hai lasciati in un attimo, come il vento d’autunno, facendoci restare tutti nell’incredulità. In questo momento, non siamo ancora in grado di renderci conto di quanto è accaduto. Scrivere due righe su di te è impossibile, ci vorrebbe un libro di pagine infinite per descrivere la meraviglia di luce che eri. Un uomo disponibile, altruista ed estremamente umano.
Sempre pronto a dare un aiuto, coinvolgendo tantissimi amici, un pilastro del CAI di Gavardo che ha saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore di tante persone con disabilità.
Ed è a nome loro, delle loro famiglie, di noi educatori che vorremo fermare le ali del tempo per dirti GRAZIE e ridonare l’amore ricevuto.
Ti siamo riconoscenti per tutto il bene che hai seminato, camminando, spingendo la joelette, educando, suonando, cantando e prendendoti cura dei più fragili.
Il tuo splendido sorriso e il tuo buonumore, resteranno sempre come sfondo delle nostre uscite, dei tanti bei momenti trascorsi insieme. Hai vissuto, lo hai fatto in modo pieno, lo hai fatto al massimo, guidato dalla tua illuminata intelligenza e dalla tua grande bontà con quel pizzico di pazzia e sana severità.
La tua famiglia è lo specchio di ciò che tu hai trasmesso in questa tua speciale vita: la condivisione, l’amicizia, l’onestà, tutte caratteristiche che continueranno a vivere con loro.
L’amore è l’elemento essenziale di una casa che unisce, di una realtà che accoglie, che fa sentire parte ogni persona, in ogni angolo.
Con la certezza che proseguirai a camminare nel verde di uno spazio infinito, che farai altre fotografie e sarai già occupato a intrattenere gli angeli e a inneggiare canti spensierati, noi non riusciamo nemmeno a immaginare come potremo fare senza di te.
Seguici, proteggici, splendi.
Un giorno ci ritroveremo.
Il Cse Arcobaleno della Coop. La Cordata